Antonio Megaro ospite di “Un caffè con…”

Il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici quinto protagonista della brillante serie di incontri con gli amministratori promossa da Laura Ferrante e Dea Bendata.

 

Una splendida mattinata di sole ha fatto da cornice all’appuntamento numero cinque di “Un caffè con …”, la seguitissima iniziativa promossa dal binomio, rivelatosi decisamente vincente, costituito tra il sontuoso Gran Caffé-Betting Center “La Dea Bendata” di Via Milano e la bravissima giornalista Laura Ferrante.
Dopo gli incontri, già avvenuti, con quattro esponenti dell’area Pd (Natale, Mazzarella, Marotta e Vaccari), è stata, domenica 15 novembre, la volta del vicesindaco Antonio Megaro, che ha risposto alle domande dei giornalisti Nicola Ciaramella ed Antonio Miele oltre a quelle rivoltegli dal numerosissimo pubblico presente.
Il fondatore del Movimento Strada Nuova, pedina fondamentale per la schiacciante vittoria di Marotta al ballottaggio dello scorso giugno, ha affrontato con attenzione e senso di concretezza tutti gli argomenti proposti, soffermandosi più particolarmente su quelli inerenti alla sua delega di assessore ai Lavori Pubblici, palesando dovunque la schiettezza e la genuinità che lo caratterizzano.
Occorre che il cittadino ci dia una mano. Compito dell’amministrazione è certamente quello di predisporre le cose nel modo migliore, corredate da tutti gli strumenti possibili, ma poi ci deve essere anche l’educazione ed il senso civico di tutti nel fare in modo che ci sia rispetto per quanto realizzato e per i provvedimenti adottati”: il riferimento è ai continui atti di vandalismo con cui vengono trattati taluni beni pubblici (cestini, tabelloni, piante, ecc.) e allo sversamento selvaggio dei rifiuti in alcune zone del paese (Via Torricelli, Via Trivicillo ed altre), che rende vani gli sforzi dell’amministrazione tesi, oltre che a tenere una città pulita, soprattutto ad assicurare il raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata tali da poter sperare in forti ribassi di costi, traducibili in minori esborsi sia per il Comune che per i contribuenti.
Antonio Megaro, da poche settimane cinquantaquattrenne, nato e sempre vissuto a San Nicola la Strada, dove svolge la professione di meccanico, conosce a fondo la città, i suoi problemi, i governanti passati, le attese dei cittadini. Volto perplesso, occhi abbassati e labbra strette quando ha parlato della ormai nota incompletezza della piscina (argomento principe in tutti gli incontri sinora tenuti presso la Dea Bendata), di manutenzione degli spazi pubblici, di rete fognaria inadeguata, ecc., argomenti per i quali ha espresso la volontà dell’amministrazione di intervenire con sollecitudine, pur nella amara e giustissima considerazione che non esiste ancora un bilancio preventivo su cui lavorare.
ll Mef, infatti, ancora non ha chiuso i numeri del precedente, quello relativo alla dichiarazione di dissesto, predisposto dai signori commissari che in sette mesi di governo hanno solo pensato ad aumentare le tasse e a riscuotere puntualmente i loro cospicui stipendi. Tutto secondo legge, per carità, ma senza preoccuparsi più di tanto, nonostante continue sollecitazioni provenienti dallo stesso Megaro e da altri, di intervenire per risolvere anche i problemi più spiccioli dei cittadini.
Candidato a sindaco del Movimento Strada Nuova, Antonio Megaro ha ottenuto nelle scorse consultazioni il 13.62% dei consensi, che gli è valso il quarto posto della graduatoria degli aspiranti sindaci partecipanti alla competizione elettorale 2015. Nel turno di ballottaggio ha appoggiato, accordandosi senza apparentarsi ufficialmente, il poi eletto Vito Marotta. Ha lasciato il posto di consigliere comunale, conquistato quale candidato a sindaco non eletto, al consigliere non eletto Raffaele Della Peruta.
Megaro, sannicolese “purosangue”, ha vissuto due esperienze
in amministrazione prima di quella attuale. Nel 2006 fu candidato consigliere non eletto nella lista Insieme a sostegno del candidato a sindaco Pascariello (subentrò in consiglio comunale ad altro candidato eletto che optò per la giunta). Nel corso di quella consiliatura si dimise dal gruppo Insieme per aderire prima ad AN e poi confluire nel nuovo Pdl, sempre schierato in maggioranza. Nel 2011 fu eletto, con ben 362 preferenze (secondo dei più votati di tutte le liste), consigliere comunale del Pdl. Durante il mandato, in cui rivestì la carica di presidente del consiglio comunale fino al maggio 2013 (quando decise di passare all’opposizione), fu promotore del nuovo gruppo consiliare Strada Nuova, costituitosi in Movimento nel novembre del 2012.
Tornando alla conversazione che Megaro ha intrattenuto con giornalisti e pubblico, si è poi parlato anche della recente ordinanza sindacale relativa agli obblighi da osservare da parte dei proprietari dei cani e di isola ecologica (sorgerà in zona Cimitero).
Giornalisti, pubblico e Megaro si sono quindi soffermati in modo particolare sulla pulizia delle caditoie, questione molto sentita alla luce di frequenti allagamenti di strade nel passato, nettamente diminuiti da quando lo stesso Megaro si è fatto promotore di più assidui ed efficienti interventi e monitoraggi del problema.
Chiari e limpidi i pareri emersi su codesta annosa questione nel corso dell’acceso dibattito partecipato da gran parte dei presenti. Aver costruito tanti palazzi che in maniera anomala e senza controllo si sono collegati al nostro sistema fognario per lo smaltimento delle acque non aiuta il deflusso delle acque meteoriche, specialmente quando queste superano una quantità di pioggia in poco tempo: questo, nella sostanza, il nodo da sciogliere. La soluzione sarebbe quella di verificare l'idoneità dell’intero sistema di collegamento tra le caditoie, i tombini e le nostre fogne. Verificare, in altre parole, la idoneità dei collegamenti fatti in aggiunta dai costruttori ad un sistema già vetusto e sotto dimensionato. È normale che questo prevede una spesa per l'adeguamento dei tratti fognari non funzionanti, i quali andrebbero demoliti e adeguatamente ricostruiti con l'aggiunta di nuove caditoie. Anche con il contributo di quei costruttori "distratti".
Ma una soluzione che attenuerebbe certamente il problema sarebbe quella di far eseguire una più attenta manutenzione urbana. I nostri tombini e le nostre caditoie sono per la maggior parte letteralmente ostruite; all'interno sono cresciute piante e radici che insieme a fogliame e rifiuti hanno ristretto o addirittura ostruito sia il tombino che il tubo di raccolta. Con Megaro e la Protezione Civile e con alcuni cittadini volontari in prima linea si è finora provveduto a ripulire ben 400 delle 3000 caditoie censite sul territorio comunale. Un salto di qualità, non c’è dubbio, se pensiamo che sono state poco più di zero quelle sottoposte a ripulitura nell’ultimo decennio. È mancata, insomma, negli anni, una manutenzione seria e continuativa sia del sistema fognario che dei tombini e delle caditoie. Megaro ha sottolineato la necessità di interventi di pulizia radicali e risolutivi, interventi che paradossalmente sono da sempre inseriti negli appalti di pulizia pagati da noi cittadini ma mai effettuati.
Tra gli altri argomenti trattati, non poteva essere sottaciuta l’iniziativa partita da Strada Nuova finalizzata alla richiesta di maggiori controlli sul territorio in termini di sicurezza e di lotta alla microdelinquenza. Al riguardo, dopo vari incontri tenuti dal sindaco e dai consiglieri comunali Santucci e Della Peruta con il prefetto e le autorità delle forze dell’ordine, Megaro si è dichiarato soddisfatto dei primi passi compiuti (“La collaborazione tra la polizia locale ed i carabinieri si sta vedendo, ma è ancora troppo presto per dare un giudizio sui risultati. Ci vuole tempo e fiducia e noi ne abbiamo”).
Inevitabili altre domande sulla situazione di Viale Carlo III, a cui Megaro ha risposto con grande realismo (“Purtroppo solo San Nicola la Strada vive veramente e quotidianamente il Vialone, ma sono quattro i comuni a dover decidere cosa fare per risolverne gli annosi problemi legati alla prostituzione, al degrado e alla delinquenza…”).
Si è, infine, parlato anche di “censimento” delle abitazioni date in affitto agli immigrati, di potatura delle migliaia di alberi di proprietà comunale, di eventuali idee relative al recupero del Mulino Palomba e di scuola. A tale ultimo riguardo ed a conclusione della lunga chiacchierata, interessante proposta lanciata dal presidente di Strada Nuova, Giuseppe Stellato, presente all’incontro con i vertici del Movimento: “Perché, oltre a quelli con i cittadini adulti, non si organizzano incontri anche con gli studenti delle scuole sannicolesi, durante gli orari didattici, al fine di informarli sulle attività amministrative e sulle problematiche della nostra città?”. Un’idea senza dubbio originale e molto succosa finalizzata alla “partecipazione” alla cosa pubblica da parte degli adolescenti, ossia i futuri protagonisti del nostro sviluppo e della nostra storia. Certamente da sostenere!
Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”: è una celebre frase del grande scrittore Italo Calvino che campeggia nel programma presentato da Strada Nuova in campagna elettorale. Megaro, sempre sincero e disponibile, ha risposto a moltissime domande. A tantissime altre è chiamato a rispondere nei prossimi mesi. Forte del suo impegno di “contribuire fattivamente a far uscire la città da quelle logiche di partito da cui è stata governata negli ultimi anni, fino allo sfascio in cui si trova oggi”.

Nicola Ciaramella