“Il misero patrimonio arboreo comunale viene come sempre rovinato da praticoni”

 

 

 

 Ci scrive il delegato Lipu della Campania Matteo Palmisani   

 


Riceviamo e pubblichiamo:

«Siamo alle solite: nuova amministrazione vecchi problemi. Il misero patrimonio arboreo comunale viene come sempre rovinato da praticoni. 
In una città dove non vengono affrontati seriamente problemi quali la cultura, il sociale, gli impianti, le strade, i marciapiedi, l'illuminazione, i rifiuti, ecc. ecc. si ha il lusso addirittura di "curare" il verde pubblico, spogliando i piccoli alberi sempreverdi delle loro chiome? 
Mi sembra una cosa esagerata abbrutire una città già di per se brutta togliendo le chiome che per fortuna si erano salvate solo per mancanza di soldi e non per l'attenzione dovuta.
E mi spiego: gli alberi ornamentali per loro natura devono ornare la città con le chiome. Il loro aspetto abbellisce le strade, crea riparo facendo ombra d'estate e le rinfresca. Ma soprattutto fungono da spugna per il rumore e le famigerate polveri sottili.
Tutto ciò sembra che a qualsiasi amministrazione non interessi.
Gli alberi sono cose inutili: non rendono!!! 
Se fossi il sindaco di una città piccola e gestibile impiegherei questi soldi letteralmente buttati dalla finestra per cose più utili, quali l'incremento di aree verdi e la piantumazione dei marciapiedi lì dove sono sguarniti. Siffatti interventi sugli alberi sono dannosi perché aprono ferite sui rami che danno la possibilità a patogeni di penetrare, inutili perché gli alberi ornamentali non sono come quelli da frutta che devono essere per forza potati perché altrimenti non producono e dispendiosi.
San Nicola invasa dal cemento non ha bisogno di altri danni ma semplicemente di cose normali. Il delegato Lipu della Campania Matteo Palmisani».