C.D.G.C. A RITMO LENTO


Sinora poche, ma buone, le adesioni

Ancora pochi, ma comunque tutti di elevatissima qualità, gli iscritti al C.D.G.C., il COMITATO PER LA DIFESA DEI GIORNALISTI CORRETTI, nuovo ente costituito agli inizi del 2016, finalizzato al rispetto di tutti i Signori Lettori.
Tra i probabili motivi del parziale insuccesso di una delle promozioni socio-educative tra le più meritorie partorite negli ultimi tempi nel mondo della stampa, sono certamente da evidenziare i rigorosi requisiti richiesti per i potenziali aderenti, e cioè:
-bisogna diffondere notizie vere;
-bisogna saper scrivere di proprio pugno (o di propria tastiera);
-bisogna sapersi esprimere con parole proprie;
-bisogna conoscere la grammatica e la sintassi;
-bisogna non aver mai fatto copia ed incolla selvaggi;
-bisogna non aver mai firmato con il proprio nome e cognome comunicati stampa e delibere di enti pubblici ricavate dai siti internet istituzionali;
-bisogna sapere che vanno sempre citate le fonti: direttamente sulle foto o nel corpo dell’articolo, a seconda del materiale rubato;
-bisogna aver ben inculcato nella mente che il RISPETTO PER I SIGNORI LETTORI e per chi scrive con onestà è il principio fondamentale di un corretto esercizio dell’attività di informazione.
I promotori dell’iniziativa, mossi, come noto, dallo scopo di salvaguardare a tutti i costi la razza in estinzione dei giornalisti corretti, hanno annunciato che a breve organizzeranno un convegno pubblico al riguardo.

(Nella foto, il logo del Comitato per la Difesa dei Giornalisti Corretti)