All’Arena con “I Vari…età”

Sabato 30 luglio in scena alla rassegna teatrale la Compagnia di Vittorio Di Tommaso. In scaletta due atti unici di De Filippo, la declamazione “interpretativa” di versi eduardiani ed un esilarante sketch: tutto da ridere e gustare in un clima di amicizia e simpatìa.


In scena la compagnia di Vittorio Di Tommaso.
Sabato 30 luglio, alle ore 20.30, la bellissima rassegna teatrale “R...ESTATE A SAN NICOLA”, promossa dall’Amministrazione comunale di San Nicola la Strada e dalla ProLoco con la direzione artistica di Stefano D'Ambrosio, si arricchisce dello spettacolo presentato da un altro grandissimo nome del teatro sannicolese. Sul palcoscenico dell’Arena Ferdinando II salirà, per offrire una serata di spassoso divertimento, la Compagnia «I Vari...età».
La scaletta non darà tregua alle risate. In programma, due lavori tratti dal prestigioso repertorio di Eduardo De Filippo, la declamazione di famosi versi eduardiani, nonché uno sketch elaborato dalla vena artistica di Vittorio Di Tommaso.

Ad iniziare lo spettacolo “SIK-SIK, L'ARTEFICE MAGICO”, una commedia in atto unico composta nel 1929 che diede l’avvio al fortunato cammino artistico dei Fratelli De Filippo.
Sik-Sik (interpretato da Domenico Palmiero) è un illusionista che si esibisce assieme alla moglie Giorgetta (Mariapaola Dell’Anno) che lo accompagna in teatri di infimo livello. Per la riuscita di uno spettacolo, il mago è costretto all'ultimo momento a sostituire Nicola (Raffaele Longobardi), assentatosi inopinatamente, con Rafele (Francesco Di Tommaso). La cosa provoca un'imbarazzante situazione allorquando Nicola rientra e la lite inscenata con Rafele causa lo smarrimento del lucchetto di scena; tutto ciò porta al misero fallimento dello spettacolo, con la moglie di Sik-Sik che rimane prigioniera nel baule e viene liberata con difficoltà dal mago.

A seguire, un altro famoso comicissimo atto unico del grande Eduardo, “PERICOLOSAMENTE” (scritto nel 1938), interpretato da Domenico Palmiero, Rita Migallo e Domenico D’Angelo.
Questa la trama: Michele, vecchio amico di Arturo, torna dopo quindici anni di lavoro in America a Napoli. È in cerca di una camera in affitto e Arturo si offre di ospitarlo in casa propria, dandogli un appuntamento per fargli vedere la stanza. Ad attenderlo, trova la moglie di Arturo, Dorotea, donna sciocca e capricciosa che egli ha sposato due anni prima.
I due si intrattengono in una conversazione nel corso della quale Dorotea confessa all’allibito Michele che il marito, ogni giorno, le spara con una rivoltella nei momenti d'ira, senza, fortunatamente, riuscire ad ucciderla. Arturo rientra a casa e si scusa per l'assenza. Chiede due caffè alla moglie ma Dorotea, stizzita, risponde che non ha intenzione di fare la serva. Arturo, irato, prende dalla tasca la rivoltella e le spara. La donna, ringraziando il cielo per essersi salvata dal colpo, cambia improvvisamente atteggiamento con il marito, mostrandosi premurosa e preparando due caffè come richiestole. L’episodio si ripete in occasione di un altro “servizio” (la cucitura di uno strappo nella giacca) che il marito richiede alla moglie… Michele, esausto e spaventato, afferma di voler denunciare l'uomo alla polizia per il suo comportamento. Arturo lo prende, però, da parte, spiegandogli la situazione: "Dorotea -gli dice- ha un carattere difficile da domare a parole… Il giorno del nostro matrimonio, nel corso di una lite tra il primo ed il secondo piatto, avevo in tasca una scacciacani e feci per sparare contro di lei con l'intento sia di scherzare sia per la rabbia. Dopo lo sparo, notai il cambio comportamentale di mia moglie... mi convinsi che quello potesse essere l'unico modo per tenerla a bada… Ovviamente, la pistola è solo una scacciacani caricata a salve…". Michele, attonito, comprende la situazione ed acconsente di uscire a cena su invito dell'amico. Dorotea, però, si oppone, sbarrando loro il passo verso la porta. Nuovo colpo di rivoltella, incitato da Michele che ha fretta di andare a mangiare, e la donna, mutando subito atteggiamento, augura a loro buona serata... Un attimo prima di uscire, però, Arturo si gira e spara altri tre colpi contro la moglie… L’amico Michele gli chiede perché, visto che stavolta non aveva fatto niente... La risposta di Arturo è delle più esilaranti… Tutti gli spettatori certamente la conosceranno… ma vorranno riviverla ancora una volta!

Il terzo momento della serata, “L'ANGOLO DELLA POESIA”, vivrà sulla spettacolare lettura “interpretativa” da parte di Domenico Palmiero di un grandissimo poemetto (“De Pretore Vincenzo”) scritto da quel grande maestro di vita e di cultura che è stato Eduardo De Filippo.
Personaggio dell’omonima commedia, De Pretore è un ladruncolo che, per non essere più arrestato, si sceglie come Santo protettore S.Giuseppe…

L’ultima parte in scaletta è lo sketch “STUDIO LEGALE”, interpretato dal Maestro e fondatore della compagnia, Vittorio Di Tommaso, con la storica attrice del gruppo, Rita Migallo, che è anche la presidente dell'associazione culturale sannicolese a cui fa capo la compagnia.

La regia dello spettacolo è, naturalmente, di Vittorio Di Tommaso, che si avvarrà della collaborazione dei due giovanissimi tecnici audio/luci Angela Caiazzo e Lorenzo Sparaco.

 

 

 

 

 


Vittorio Di Tommaso e «I Vari…età», quando a comandare è la passione…

Uomo di teatro, sublime artista anche nel disegno. La battuta sempre pronta ed efficace: la capacità di raccontare con ironia e di far sorridere ad ogni parola delle sue recitazioni, in ogni gesto della sua regìa, in ogni tratto della sua matita.
Nato a Napoli il 29/10/52, Vittorio Di Tommaso è diplomato all’Accademia di Belle Arti del capoluogo campano. Dal 1985 insegna all’I.S.A. di San Leucio di Caserta. Il teatro è la sua passione. Ha iniziato a recitare all’età di quattordici anni in una compagnia parrocchiale al corso Vittorio Emanuele a Napoli, insieme ad altri amici poi diventati famosi, fra cui Benedetto Casillo, Marisa Laurito, Guglielmo Marino e Mario Maglione. Con essi, negli anni ’70, formò una compagnia semiprofessionistica aprendo un piccolo teatro al Vomero in via Giacinto Gigante, il “Teatro Club”. In questa esperienza si inserirono nella compagnia altri attori come Marinella Gonfalone, Ghita Sestito, Francesco De Rosa e Guglielmo Guidi. Con questa compagnia prese parte a due lavori teatrali, “ Virata di Bordo” di Titina De Filippo e “Le Metamorfosi di un Suonatore Ambulante” di Peppino De Filippo con la regia di Carmine Servino. Agli inizi degli anni ’70, in coppia con Guglielmo Marino, lavorò anche con i registi partenopei Armando Cavaliere e Gerardo Panipucci. Nel 1977 assume l’incarico di insegnante all’Istituto D’Arte di Massa Carrara, dove nel biennio 1980-81 entra a far parte della “Compagnia Stabile Teatro Città di Massa”. Nel 1985 si trasferisce a San Nicola la Strada, dove con alcuni amici (Stefano D’Ambrosio, Tonino Daniele, Enzo Russo) forma una compagnia parrocchiale che poi diventerà la compagnia “Arcobaleno” (con Mariano De Matteis, Giuseppe Battaglia e Rodolfo Mastroianni). In coppia con Tonino Daniele forma, poi, il “Duo della Rotonda”: insieme si esibiscono per un breve periodo nelle feste di piazza con Mario Maglione, Dario Baldan Bembo ed Eugenio Bennato. Nel 1994/95 insieme a Tonino Daniele e Vincenzo Mazzarella recita al teatro Izzo di Caserta in “Fuochi Fatui” dello stesso Mazzarella, al suo debutto come autore teatrale. Dal 1998 è responsabile del laboratorio teatrale dell’I.S.A San Leucio, con cui ha partecipato al “Settembre al Borgo” sotto la direzione artistica di Gigi Proietti. Altre esperienze come attore: finalista alla rassegna “Nuovi Talenti per lo Spettacolo” di Telese Terme presentato da Daniele Piombi, direttore artistico Nunzio Gallo; partecipazione al programma televisivo su Rai Uno “Ci Siamo” presentato da Gigi Sabani; breve apparizione nel soap “Un Posto al Sole”; partecipazione al film “Promessa di Matrimonio” del regista casertano Bruno di Marcello. Non solo attore, cabarettista ed uomo di spettacolo, Vittorio Di Tommaso, simpaticamente noto anche con l’appellativo di ‘O Professore, è anche un eccellente vignettista (spesso ama firmarsi Vi.Di.), con l’arte dell’ironia nel suo dna. I suoi rinomati disegni rappresentativi di personaggi, vicende e situazioni di tutti gli aspetti della vita sociale, politica e sportiva sono stati pubblicati sui più importanti giornali nazionali e locali.
Nell’estate del 2007 la tappa da lui forse più amata della carriera. Incapace di resistere al richiamo del suo vecchio amore per il teatro, vittima predestinata della sua passione, ha fondato, con Massimo Basso, la Compagnia Teatrale “
I Vari...età”, catturando con il suo forte carisma la passione di giovani alle prime armi nel teatro e alle loro prime esperienze nel nome della socializzazione, della solidarietà e dell’aggregazione culturale. Grandioso il progetto artistico che ne è scaturito: un teatro “leggero”, sulla falsariga di uno storico genere di intrattenimento, il varietà, appunto, che ha tenuto a battesimo decine di nuovi talenti di tutte le età. Amore per la recitazione e divertimento alla base dell’impegno, solidarietà come fine supremo di un nuovo percorso artistico: i Vari..età non vanno in scena per professione, ma solo ed esclusivamente per beneficenza. Sempre stracolmi i teatri dove si sono tenute le loro performance. Dopo lo straripante debutto avvenuto il 5 aprile 2008 al teatro Izzo di Caserta con “Non vi resta che ridere”, lo spettacolo “Amicizia, risate e solidarietà” del 16 gennaio 2009 al Don Bosco di Caserta (incasso devoluto alla Mensa della Fratellanza di Don Oreste Farina), poi l’esibizione al Qua…si Teatro di San Nicola la Strada del 28/29 marzo 2009 (incasso in seguito devoluto ai terremotati d’Abruzzo) nonché lo spettacolo “Meglio tardi che mai” rappresentato il 30 aprile 2010 al Teatro Città di Pace di Puccianiello (incasso devoluto ai padri missionari Saveriani della Sierra Leone).
Poi, dopo la conquista di una nomination al Sannicolese d'Oro 2009, e come accade a tutti i grandi artisti, un’altra, solita lunga pausa. Fino al luglio 2015, quando Vittorio Di Tommaso torna, sornione, a disegnare con la sua sempre attenta matita la sua San Nicola la Strada. Quella di oggi. Quella che da sempre gli è nel cuore. ‘O Professore è di nuovo in cattedra. Quando a comandare è la passione…