“Un’offesa per tutti i sannicolesi educati”

Condivisibile commento del sindaco a proposito degli ancora troppi proprietari di cani che non rispettano l’ordinanza emessa un anno fa in materia di obbligo di raccoglierne le deiezioni.  

 

Troppi ancora sono i verbali elevati nei confronti dei proprietari e/o detentori di cani che non rispettano gli obblighi, i divieti e le prescrizioni comportamentali. Il mancato rispetto delle Ordinanze, ed in particolare di quelle che attengono ai divieti ed alle prescrizioni in materia ambientale, sono un'offesa per tutti i sannicolesi volenterosi, che stanno dalla parte del vivere civile. È tempo di invertire la rotta! Percorriamo uniti la strada del ripristino del decoro”.
E’ il primo, più che condivisibile, commento del sindaco Vito Marotta (espresso lo scorso 8 settembre sul suo profilo facebook) a distanza di dieci mesi dalla emanazione dell’ordinanza n. 3 del 10/11/2015 riguardante divieti e prescrizioni comportamentali per i proprietari di cani, più specificamente l’obbligo di raccogliere le deiezioni canine e l’obbligo di portare con sé dispositivi per la loro raccolta.
Nella sostanza, il primo cittadino ricordava ai padroncini di cani (obbligatoriamente, per legge, da registrare all’anagrafe canina con inserimento di microchip) che è vietato abbandonare le deiezioni depositate da questi ultimi in spazi pubblici o di uso pubblico e che chi porta a spasso un cane ha l’obbligo di portare con sé palette e sacchetti e di utilizzare sempre il guinzaglio di misura non superiore a metri 1,50.
Nello stesso provvedimento veniva precisata, inoltre, l’entità delle multe comminabili, e cioè da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro: bassissime, per la verità, quasi irrisorie, considerata la continua e selvaggia trasgressione di queste disposizioni che avviene a San Nicola la Strada, città dove uno degli sport più praticati e quello delle tortuose “gimkane” per evitare di poggiare le scarpe sulla cacca quando si cammina sui marciapiedi, per strada o nei giardini pubblici.
A corredo dell’ordinanza, ricordiamo, fu pubblicata una locandina con una simpaticissima foto di un cane che raccoglie i propri escrementi: un segno di civiltà e di rispetto per i cittadini che è certamente più sentito dalle stesse amorevoli bestie che non da molti animali che le posseggono.
Insomma, come pensammo di parafrasare un celebre detto latino, ...”Cave dominos!”, altro che “cave canes”...

Nicola Ciaramella

(nella foto: a sinistra, la locandina contestuale all'ordinanza sindacale n. 3 del 10/11/2015; a destra, un segnale molto esplicativo che abbiamo notato in una città non troppo lontana e che potrebbe costituire uno spunto per gli amministratori sannicolesi al fine di rendere, giustamente, sempre più dura la vita agli incivili...).