Il Giubileo delle Parrocchie di San Nicola la Strada

Sabato 8 ottobre i fedeli di Santa Maria degli Angeli e Santa Maria della Pietà in pellegrinaggio al Duomo di Caserta, dove saranno accolti dal Vescovo.

I fedeli di Santa Maria degli Angeli e di Santa Maria della Pietà, con in testa i parroci Don Franco Catrame e Don Filippo Frattolillo ed i rispettivi Diaconi Don Alfonso Tiscione, Don Biagio Ferrante e Don Lino Tiscione, parteciperanno, sabato 8 ottobre, al Giubileo delle Parrocchie di San Nicola la Strada, che si terrà nella Cattedrale di Caserta.
L’appuntamento è fissato alle ore 17 presso l’area parcheggio di Via SS. Cosma e Damiano, da cui partiranno i pullman diretti a Piazza Vanvitelli. Tutti gli intervenuti si ritroveranno, quindi, presso
la parrocchia di S.Sebastiano, all’inizio di Via Mazzini, da dove inizierà il pellegrinaggio a piedi verso il Duomo, sul cui uscio saranno accolti dal Vescovo.
Qui, S.E. Mons. Giovanni D’Alise porgerà il suo saluto alle Parrocchie e attraverserà con i fedeli la Porta Santa della Cattedrale.
A seguire, il momento centrale della Solenne Concelebrazione Eucaristica.
Al termine della funzione, i fedeli raggiungeranno Piazza Vanvitelli per risalire sui pullman che li riporteranno a San Nicola la Strada.

Nicola Ciaramella

Sul significato del Giubileo e sul Giubileo della Misericordia in particolare, il parroco Don Franco Catrame ha scritto questo messaggio, che integralmente pubblichiamo:

Qual è il significato del Giubileo, in generale?
Il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, attraverso l’Indulgenza.
Qual è il significato del Giubileo Straordinario della Misericordia?
Il tema, ampiamente spiegato da Papa Francesco, nella Bolla pontificia Misericordiae Vultus : il volto della Misericordia (Gesù), caratterizza il pontificato di Bergoglio fin dalla sua elezione.
«Sentire misericordia, questa parola cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo padre misericordioso che ha tanta pazienza» aveva detto il Papa durante il suo primo Angelus. La bolla Misericordiae Vultus chiarisce ulteriormente il concetto. Ed è anche un messaggio ecumenico: «La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio».
Il Giubileo straordinario della Misericordia si svolge dall’8 dicembre 2015, con l’apertura della Porta Santa, nella Basilica di S. Pietro, fino al 20 novembre 2016. Perché è stato scelto l’8 dicembre, come data d’inizio?
"Ho scelto la data dell’8 dicembre, dichiara Papa Francesco, perché è carica di significato per la Storia recente della Chiesa. Aprirò infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II". L’8 dicembre, poi, si celebra la Solennità dell’Immacolata Concezione, Dogma proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus),
Il primo giubileo della Storia della Chiesa cattolica si è celebrato nel 1300, voluto da Bonifacio VIII. Il Giubileo ordinario si celebra ogni 25 anni.
Che cos’è l’indulgenza?
Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, il peccato grave ha una duplice conseguenza: la privazione della comunione con il Signore (pena eterna, l’inferno) e l’attaccamento malsano alle creature (pena temporale da scontare in purgatorio). Al peccatore pentito Dio, attraverso la confessione, concede il perdono dei peccati e la remissione della pena eterna.
Con l’indulgenza, la misericordia divina condona anche la pena temporale per i peccati confessati.

Il Cristianesimo ha trasmesso al Giubileo ebraico un significato di perdono generale, un'indulgenza aperta a tutti, che il Papa concede sotto determinate condizioni ai fedeli. E' fondato sul valore delle indulgenze e sul potere che la Chiesa ha di elargirle.

Il Giubileo cristiano affonda le sue radici sia nella tradizione religiosa e culturale giudeo-cristiana, sia in un contesto storico-religioso centrato sulle idee e sulla prassi del pellegrinaggio e della penitenza.

Il pellegrinaggio è metafora del vero "cammino dell'uomo", per sua naturaviaggiatore, in cerca di se stesso, del suo 'dove', della sua casa, che non sempre è dove egli si trova con il corpo, ma dove il desiderio del suo cuore lo attrae e lo conduce. Il pellegrinaggio quindi come un percorso di pentimento e di preparazione al rinnovamento interiore che il fedele compie sulle orme di Gesù. Si tratta di un itinerario spirituale ma anche “di opere di misericordia corporali”. Per ottenere l’indulgenza giubilare oltre a recarsi a Roma in una delle quattro Basiliche maggiori(San Pietro; San Giovanni in Laterano; Santa Maria Maggiore; San Paolo fuori le Mura),si può andare anche in ogni chiesa particolare, nella Chiesa cattedrale della Diocesi.

Papa Francesco mette in condizione a chiunque, di essere pellegrino secondo le proprie possibilità. Nelle intenzioni del Pontefice, il nuovo Giubileo non deve escludere nessuno.

Un Giubileo per tutti, decentrato, inclusivo.

La porta santa che si apre, simboleggia il passaggio che ogni cristiano deve compiere per passare dal peccato alla Grazia.

Gesù infatti dice «Io sono la porta» (Giovanni 10, 7).

Il solo pellegrinaggio, però, non è sufficiente a garantire l’indulgenza. 

Francesco ci ricorda che si devono compiere gesti di carità nei confronti dei meno fortunati. 

Un'occasione straordinariadi meditazione, come il Giubileo,sulla natura dell'uomo, sul peccato, sulla redenzione e sulla misericordia; spinge Papa Francesco ad un richiamo forte su temi di grande attualità, con la condanna della criminalità organizzata e della corruzione.

Le sue parole, potenti ed inequivocabili, "Per tutti, presto o tardi, viene il giudizio di Dio a cui nessuno potrà sfuggire" richiamano quelle altrettanto forti pronunciateda Giovanni Paolo IIad Agrigento nel 1993 nei confronti dei mafiosi e purtroppo rimaste finora inascoltate:

"Nel nome di questo Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via, verità e vita. Lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio!"

 

 
(Nella foto, le due chiese di San Nicola la Strada e i parroci Don Filippo Frattolillo e Don Franco Catrame)