Caserta, una città … capitozzata

Il Wwf denuncia: “Piante potate contro le normative per la tutela del verde urbano”



Il Wwf Caserta è sconcertato.

«Nonostante le ripetute segnalazioni» -si legge in un suo comunicato stampa -«rileviamo costantemente interventi radicali di potatura al patrimonio verde nelle nostre città. E’ avvenuto recentemente e la storia si ripete. Infatti, in molte strade della città, gli alberi che le arredano sono stati potati ancora una volta con il sistema di drastiche “Capitozzature”».
Più che esauriente la precisazione:
«Praticamente le piante vengono spogliate completamente di qualsiasi foglia e ramo, facendo perdere del tutto la loro funzione primaria ecologica e sanitaria, di produzione di ossigeno e di assorbimento degli agenti inquinanti atmosferici. Inoltre questo sistema di potature, così come sostenuto dai nostri volontari esperti, espone gli alberi ad essere attaccati più facilmente da agenti fitopatogeni. Purtroppo ancora una volta siamo costretti a ricordare che questo tipo di potature sono in contrasto con le normative per la tutela del verde urbano».

Per tutti questi motivi, la sezione casertana del massimo organismo ambientale chiede al Sindaco di Caserta (sì, avete letto bene, proprio quello lì che vuole costruire, sempre perché ama l'ambiente, un biodigestore nella massacrata zona Lo Uttaro... -nota di Nicola Ciaramella) e agli assessori competenti:

-l’immediata attuazione di misure idonee affinché la ditta responsabile della manutenzione del verde urbano rispetti le linee guida coerenti alla valorizzazione del patrimonio verde urbano e che, quanto prima, venga adottato un regolamento comunale che sia un vero e proprio Piano Regolatore del Verde - così come è avvenuto a Venezia, Parma e Bologna che hanno adottato il piano già dal 2000, a Prato e Palermo dal 2001, Milano e Cagliari dal 2002 e Reggio Calabria dal 2004;

-di sospendere immediatamente i lavori di potatura, fino a quando gli operai addetti alla manutenzione del verde urbano non saranno guidati da un esperto agronomo;

-di convocare le associazioni ambientaliste e tutti gli interessati alla consulta per l'ambiente, per discutere di questi argomenti e nello stesso tempo di rifiuti, inquinamento, e di tutti i temi che rientrano nelle nostre competenze/interessi;

-di conoscere l'iter del corretto smaltimento dei rifiuti, ottenuti dalle suddette potature.

Lidia Marino