“Il falò dell’amore”

Emozioni e partecipazione alla “Lummenera” 2016.
Vito Marotta e Carletto D'Andrea: “Mai dimenticare le tradizioni del nostro paese” .

UN “FUOCO” CHE NON DEVE MORIRE MAI
Che bello sentirsi VERAMENTE sannicolesi!!!


Lunedì 5 dicembre, nel tardo pomeriggio, nel magico e meraviglioso scenario della Villa Comunale S. Maria delle Grazie, nei pressi dell'Osservatorio meteorologico, si è svolta la tradizionale “Lummenera 'e Santu Nicola”.
Grazie alla Pro Loco di San Nicola la Strada in collaborazione con la Protezione Civile, ai volontari della Villa e al Comune patrocinante, anche quest'anno è stato possibile realizzare questo antico rito propiziatorio. La “Lummenera” viene accesa proprio per far sì che il Santo Patrono della nostra città sia portatore di prosperità e di benessere.
Ad inaugurare la manifestazione è stato il Parroco Don Franco Catrame, che, dopo aver benedetto la fiaccola, l'ha posta nelle mani del sindaco Vito Marotta, che si è accinto a dare vita al falò, emozionando tutti.
Molti i bambini presenti, che hanno assistito esterrefatti dalla fiamma che poco a poco diventava sempre più alta e sfavillante, inondando il cielo di luce magica.
Il Primo cittadino ha salutato e ringraziato i tantissimi presenti, affermando che “La presente fiaccola è da considerarsi la fiaccola dell'Amore, l'amore per le tradizioni del nostro paese che non dovranno essere mai dimenticate”.
Presenti all'evento anche la consigliera Eligia Santucci e l'assessore alla cultura Maria Natale, che ha colto l'occasione per ribadire che “La Lummenera è un falò dell'amore, di quella passione degli organizzatori nel tenere sempre viva la fiamma delle tradizioni della nostra San Nicola la Strada”.
La fiaccola è stata poi portata dai sempre presenti e disponibili podisti dell'Atletica San Nicola per
alcune strade cittadine, con rientro, alla fine del percorso, nella Villetta comunale.
La bellissima ed affascinante serata si è conclusa con i volontari della Pro Loco che si sono adoperati cucinando, con le proprie mani e la propria passione, la tradizionale famosa squisita pasta e fagioli, offrendola ai presenti, accompagnata anche da un buon bicchiere di vino rosso. Il tutto reso ancora più magico dalle dolci melodie di canti popolari.
Come la tradizione vuole e come il presidente della Pro Loco Carletto D'Andrea ha fatto ricordare, soprattutto ai tanti che a San Nicola la Strada ci abitano da poco o che poco conoscono della sua storia e della sua luminosa tradizione, “A Lummenera 'e Santu Nicola era un momento per stare tutti assieme, raccontando storie antiche di un passato molto importante, condividendo attorno al fuoco scoppiettante un piatto caldo di fagioli, le allesse (castagne lessate) e un bicchiere di vino, per poi cantare filastrocche fino a notte fonda”. 

La manifestazione “’A lummenera ‘e Santu Nicola”, organizzata dalla Pro Loco di San Nicola la Strada in collaborazione con il nucleo della Protezione Civile e con il patrocinio del Comune, è probabilmente la più vecchia delle tradizioni sannicolesi legate ad un evento religioso. Si svolge la sera del 5 dicembre, alla vigilia dell’annuale ricorrenza di San Nicola, Santo Protettore della città, con l’accensione, su un suolo del territorio comunale, di un grosso falò realizzato con legna preparata da volontari. La “lummenera” era, anticamente, un rito propiziatorio celebrato con la speranza di ottenere dal Santo in arrivo prosperità e gioia. La sera del 5 dicembre, “ispirati” dai versi della filastrocca “Suonno si viene, viene alla buon’ora all’ora ca’nasceva Santu Nicola”, tutti gli angoli delle principali strade del paese venivano illuminati dai falò. Al “Tuorno” e al “Trivice” (i due quartieri storici di San Nicola la Strada, ovvero la Rotonda e la Piazza) si faceva a gara a chi riusciva a realizzarli più grandi, più luminosi, più durevoli. Ma era soprattutto un momento di gioia per gli abitanti. Tanti i racconti (i “cunti”, episodi per lo più di vita vissuta) che i vecchi e saggi anziani porgevano ai presenti; tante le nuove conoscenze che si intessevano tra gli abitanti; tanti gli assaggi di vino nuovo, tante le “mangiate” di prodotti (pasta, pettole, fagioli) dell'artigianato gastronomico locale, tante le abbuffate di dolci fatti in casa, tanti i giochi organizzati non solo dai fanciulli ma anche dalle persone adulte; tanti i balli e le tammurriate che allietavano la serata. Momenti, indubbiamente, di grande, concreta socializzazione per tutti, vissuti all’insegna della semplicità. Una tradizione, insomma, che gli organizzatori (Comune, Pro Loco, Protezione Civile) tendono a salvaguardare e conservare, a tutti i costi, quale ricco patrimonio della cultura e delle tradizioni di un paese che, nonostante i notevoli cambiamenti degli ultimi decenni, vuole fortemente rimanere legato alla sua storia.

Che bello amare la nostra San Nicola la Strada! Che bello mai dimenticare le sue tradizioni.
Che bello sentirsi veramente sannicolesi!

Giovanna Tramontano



 

 

 

 

 

 

 

 

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