E SE NOI FOSSIMO “IL CANCRO DEL PIANETA”?


Ipotesi inquietante nell'ultimo libro di Bruno Sebastiani
 

Esce in questi giorni nelle librerie “Il Cancro del Pianeta” di Bruno Sebastiani, edito da Armando Editore. Si tratta di un saggio a metà tra l’antropologia e la filosofia, che si prefigge, nientemeno, di demolire tutte le certezze su cui si fonda la nostra civiltà. L’elemento sul quale l’uomo ha da sempre basato il convincimento della sua presunta superiorità, l’intelletto, viene individuato come l’origine di tutti i mali. Secondo il Sebastiani, scrittore milanese trasferitosi a vivere ai margini di un bosco in Liguria dopo una vita lavorativa trascorsa al Credito Italiano, l’evoluzione avrebbe commesso un errore, avrebbe imboccato una via senza uscita nel momento in cui, nella notte dei tempi, ha consentito al cervello dell’uomo di crescere a dismisura, mettendolo in grado di contravvenire alle stesse leggi di natura. Partendo da questo assunto l’autore analizza, capitolo dopo capitolo, come la nostra specie si sia allontanata sempre più dallo stato di natura, distruggendo e devastando in misura crescente tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino. Questa opera nefasta, che richiama alla mente l’azione che le cellule tumorali compiono ai danni delle cellule sane nel corpo degli ammalati di cancro, sarebbe ormai giunta in prossimità dell’epilogo. La curva della crescita della popolazione mondiale, l’aumento dei consumi individuali e la limitatezza delle risorse del pianeta non lasciano scampo ad alcuna illusione. Oramai le dimensioni del male sono tali da avvolgere l’intero pianeta (la famosa globalizzazione!). Che fare allora? Abbandonarsi al più cupo pessimismo? In uno degli ultimi capitoli del libro il Sebastiani lascia aperta una porta alla speranza: al “pessimismo cosmico” egli dice va affiancato un “ottimismo individuale”. È possibile cambiare vita, abbandonare i ritmi frenetici della città e del consumismo e ritirarsi a vivere in una dimensione più a misura d’uomo. Egli ne fornisce l’esempio: ha lasciato Milano e si è ritirato a vivere in una casetta ai margini di un bosco, dove gestisce, insieme alla moglie, un B&B a cui ha dato nientemeno che il nome di “Joie de Vivre”. Il saggio in definitiva offre seri spunti di meditazione e stimolerà certamente nel lettore delle riflessioni nuove e per nulla scontate.

(Corriere di San Nicola)


Bruno Sebastiani è nato a Milano nel 1949. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sull'antiurbanesimo, ha sviluppato i suoi studi in campo sociologico e filosofico, dedicandosi in particolar modo ai problemi dell'ambiente. Lasciata la città, attualmente vive in una casa ai margini di un bosco a Calice Ligure, in provincia di Savona.

Secondo la teoria centrale del suo libro, la Terra è ammalata di cancro e noi uomini siamo le cellule impazzite di questo tumore. L'origine della malattia risiede nelle nostre accresciute capacità cerebrali che nel corso dei secoli ci hanno spinti a depredare il pianeta in modo sempre più violento. Questo saggio ripercorre le tappe di tale processo analizzando il pensiero dei maggiori filosofi, uomini politici e scienziati sull'argomento. Viene così enunciata per la prima volta in modo organico la dottrina "uomo=cancro del pianeta", sinora espressa solo in modo sporadico e per lo più sotto forma di aforisma.