“IL GRANO DELLA PLEBE...”


Secca replica del segretario dei C.I. alle accuse di Basile: “Dipinge una realtà che non esiste!"
 

 

Riceviamo e pubblichiamo questo articolo di Salvatore Motta in risposta alle dichiarazioni di Francesco Basile pubblicate su questo sito e su altro quotidiano di Caserta.

«Non distorce la realtà chi la descrive così come appare, ma chi la dipinge per quella che non è!
Ogni riferimento, nella fattispecie, non è puramente casuale, ma è volutamente inviato all’indirizzo del consigliere comunale di maggioranza, Dr. Franco Basile, a seguito di sue dichiarazioni apparse su “il Giornale di Caserta” del 24 dicembre scorso.
Il Consigliere Basile nell’articolo afferma, all’indirizzo dei rappresentanti della cosiddetta sinistra radicale (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi), che essi “fanno solo demagogia elettoralistica e commenti distorti, raccontano barzellette e calpestano l’intelligenza dei cittadini, mistificano e distorcono i fatti, esternano una frustrazione e una voglia di passare per illusionisti difensori delle loro tasche (dei soli amministratori o anche dei cittadini? Boh!), gracchiano improvvide sciocchezze per scopi elettorali”.
Sono gravi e deliranti dichiarazioni, ma c’era d’aspettarsele, di chi errante della politica e ripudiato dal circolo cittadino di Alleanza Nazionale ha scelto l’ala protettiva del Sindaco.
E in cambio di che cosa?  Solo di servigi in qualità di portavoce! Deve solo assumere un comportamento alla Bondi o alla Schifani, con lo scopo di difendere, con repliche offensive, come quelle prima riportate e ogniqualvolta necessitano, l’immagine e l’operato del “reuccio” dalle critiche politiche mossegli dai rappresentanti dell’opposizione sia in seno al consiglio comunale sia dall’esterno, anche con la distorsione della realtà dei fatti.
Ma sulla gestione dei rifiuti non si capisce con quale presunzione Basile possa negare:
-l’inefficienza cronica del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, sia attuato dal Consorzio CE3 che effettuato in conto proprio;
-l’inesistenza di una seria raccolta differenziata degli R.S.U., che abbiano abbattuto gradualmente i quantitativi da inviare al C.D.R., come previsto dal Decreto Ronchi;
-la cestinazione, da parte dell’attuale amministrazione, del progetto di raccolta differenziata porta a porta, preparato nei dettagli (finanziari, nelle risorse umane e operativi) dal precedente governo cittadino, presieduto dal Sindaco Tiscione;
-il fallimento dell’Unione dei Comuni “Calatia”, che, annunciata in pompa magna dal sindaco da oltre un anno attraverso i mass media, per ragioni incomprensibili stenta a decollare;
-la presenza dei gabbiani sul territorio comunale (e non solo per le discariche site in località Lo Uttero di Caserta), a causa del sito di trasferenza provvisorio dei rifiuti che, nel periodo dell’emergenza, viene puntualmente individuato e realizzato nell’area dell’ex-Macello di San Nicola la Strada, penalizzando i soli residenti del circondario;
-l’utilizzo di mezzi per la raccolta a nolo e non di quelli comunali parcheggiati in deposito;
-l’aumento del 25% sulla tassa dei rifiuti (TARSU) per l’anno 2004;
-la mancata conversione del tributo TARSU al sistema della tariffa, che terrebbe conto, oltre e in minima parte delle superfici delle unità abitative, anche del numero ed del reddito  degli occupanti.
E ancora. Sull’invio ai cittadini degli avvisi di pagamento da parte del Comune per i mancati introiti TARSU, quale integrazione di quelli già versati, e riferiti agli anni 2001, 2002, 2003 e 2004 e per quei mq delle proprie abitazioni non dichiarati con la precisione certosina di un tecnico, il Consigliere Basile come può negare che, per la stragrande maggioranza dei cittadini, l’inesatta comunicazione (all’epoca accettata dall’impiegato comunale anche con dati approssimativi della superficie dell’unità abitativa) altro non sia stato che una mera e piccola imprecisione (e non un’allarmante evasione), anche se ciò possa aver determinato nel corso degli anni un mancato introito per le casse comunali, che solo oggi il governo cittadino abbia inteso riscuotere per sopperire alle carenze finanziare da esso create.

Consigliere Basile, non sarebbe stato più plausibile e opportuno rideterminare le superfici delle unità abitative con le correzioni dei dati e, come succede ogni tanto per l’edilizia, applicare per i “trasgressori” una sanatoria con aliquote simboliche da pagare e proporzionate al mancato introito, invece di “stangare” ulteriormente i cittadini?
Se evasione c’è stata, questa è stata voluta e perpetrata solo da pochi cittadini, e va sicuramente accertata e severamente perseguita!
Gli accertamenti, però, andavano fatti negli anni addietro (infatti, alcuni controlli già si stavano svolgendo durante l’amministrazione Tiscione, iniziando in modo specifico dagli esercizi commerciali) e non in modo strumentale oggi, e ciò per 2 motivi principali:
1) per evitare l‘accumulo nel tempo di grandi somme da pagare per il cittadino (le bollette si aggirano in media tra i 300 e i 600 Euro); 
2) presupponendo pagamenti regolari negli anni addietro, per evitare anche l’aumento della TARSU del 25% nel 2004.


Gabbiani in attesa di involarsi sui rifiuti depositati nell'ex-Macello comunale

Nonostante ciò, il Consigliere Basile, cinicamente, nega l’evidenza dei fatti e non manca occasione per denigrare sugli organi di stampa coloro che denunciano situazioni simili e per come esse realmente appaiono. Sono nelle sue affermazioni qualunquistiche che si ravvisano chiari elementi demagogici, finalizzati alla propaganda elettorale. Bene farebbe, invece, se lo stesso consigliere desse concretezza alla sua azione politica già con l’iniziare a denunciare (più appropriato del termine “elogiare”) l’inoperosità dell’amministrazione Pascariello da lui sostenuta, in particolar modo inesistente sulle problematiche sociali e di interesse collettivo.

In ogni modo, su tale tema (ed anche su altri), lo scrivente, in rappresentanza dei Comunisti Italiani, è disponibilissimo ad un serio e pacato confronto politico, in dibattito pubblico e/o alla presenza di rappresentanti della carta stampata, e nelle sedi, nei modi e nei tempi, che il Consigliere Basile riterrà più opportuno proporre.

Egregio Consigliere, è dato sapere che “il gracchiare è un verso fonetico, che scaturisce dalla trasmissione via etere di onde sonore che soventemente provengono dall’alto delle torri dei castelli e dei manieri durante i festini organizzati dai corvi e ... dai potenti signori, e che, non a caso, hanno in comune oltre la dimora e il linguaggio, anche la stessa fonte di ricchezza: il grano della plebe!”.
A buon intenditore poche parole.  

Il Segretario di Sezione P.d.C.I.
Salvatore dr. MOTTA»