Giornata internazionale dell’infermiere


Flashmob organizzato dagli studenti di scienze infermieristiche di Aversa

 

Un’occasione per far sì che la professione sanitaria infermieristica parli un po’ di sé!

In occasione della giornata internazionale dell’infermiere (12 maggio), gli studenti del corso di Laurea in infermieristica del polo didattico di Aversa, sede distaccata dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con entusiasmante e costante lavoro hanno messo in scena un vivace flashmob sulle note di “Everybody Needs Somebody” dei Blues Brothers.

Attraverso questo flashmob, il cui significato sta per “Movimenti ed azioni veloci”, hanno voluto rappresentare la dinamicità e l’evoluzione della professione, le cui fondamenta poggiano sulla solidità del codice deontologico; a tal proposito è stata scelta questa canzone per sottolineare che tutti abbiamo bisogno di qualcuno, come specificato anche nell’art.3 di tale codice, che cita rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo.

Altro tema centrale del flashmob è stata la Legge Gelli, recentemente approvata; accanto al più importante tema del lavoro di equipe e continuità assistenziale che i nostri futuri professionisti hanno adottato come punto cardine e che li ha motivati nella realizzazione di questo progetto.

Il tutto ambientato nella suggestiva cornice dell’Ex Ospedale psichiatrico della Maddalena di Aversa, area che racchiude parte del prezioso patrimonio storico e culturale della città, non a caso considerato il primo manicomio d’Italia, fondato da Gioacchino Murat nel 1813.

E’ stato scelto il 22 maggio perché in tale giorno cade la ricorrenza della nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle scienze infermieristiche moderne.

La federazione Nazionale collegi Ipasvi (1992) coglie questa occasione per sottolineare ogni anno l’impegno degli infermieri italiani sui temi di solidarietà ed alleanza verso i pazienti e le famiglie.

Questa antica professione è stata spesso al centro di polemiche e gravi fatti di cronaca, purtroppo a causa della negligenza e della crudeltà di alcuni addetti ai lavori. Rari episodi non devono però impedire alle persone di avere ancora fiducia. Si tratta di una missione, che merita rispetto. La si svolge con corpo e anima ma soprattutto con il cuore. Forse è una delle attività più belle al mondo, perché spesso questi operatori regalano sorrisi gratuitamente e tanta speranza, il tutto condito da una straordinaria umanità, merce rara di questi tempi e fondamentale bisogno per tutte quelle persone che vivono momenti difficili.

Giovanna Angelino