Una “risorsa per Caserta” sulla pelle dei sannicolesi


Biodigestore a Ponteselice, un atto di irresponsabilità

 


Si è svolto a Caserta (presso l’Hotel Europa in Via Roma), giovedi 25 maggio, il primo di una serie di incontri-dibattito voluti dall’amministrazione comunale della città capoluogo sul tema della gestione del ciclo dei rifiuti urbani.
Come è noto, la Regione Campania ha fatto, al riguardo, una scelta “strategica” con l’idea guida di una impiantistica che favorisca la differenziazione della raccolta dei rifiuti solidi urbani e ha chiesto alle città di offrire la loro disponibilità per accogliere gli impianti. In questa ottica, la città di Caserta ha dato la propria disponibilità per l’insediamento di un impianto in una delle sue aree industriali. La giunta e poi il consiglio comunale avevano ridefinito la localizzazione dell’impianto in zona ASI – Ponteselice dopo che l’Area “Lo Uttaro”, inizialmente scelta, era stata riconosciuta fortemente inquinata.
Gli interventi dei relatori sono stati tutti imperniati sulla necessità di implementare e perfezionare il ciclo dei rifiuti urbani cogliendo l’opportunità offerta dalla Regione Campania con i finanziamenti messi a disposizione per la realizzazione degli impianti.
Tante le rassicurazioni dei relatori circa la sicurezza, il controllo delle emissioni, l’impatto ambientale e sulla viabilità; da tutti è stato messo in risalto il giovamento in termini di risparmio dei tributi che tale impianto può portare ai cittadini di Caserta.
Già, i cittadini di Caserta….
E ai cittadini dei comuni limitrofi (San Nicola la Strada in primis) che ne subiranno maggiormente i danni e i disagi chi ci penserà?
Il sindaco Marino nel suo "spassionato" (che tenerezza...) intervento a difesa dell’impianto ha tenuto a puntualizzare i benefici che ne deriveranno alla collettività e ha ribadito con forza che si batterà fino in fondo contro quei cattivoni che vogliono ostacolare la fattibilità dell’impianto, pur valutando, però, e qui merita un grande applauso, tutte le controindicazioni, specialmente quelle relative alla localizzazione, che le verranno contestate.
Che desolazione sentir parlare questa gente che qualche anno fa, quando non comandava, faceva le marce di protesta contro i biodigestori e lottava contro le ingiustizie sociali perpetrate dai politici al potere…
Mamma mia!...
Quale sconcerto ti assale quando senti costoro parlare di “effetti benefici” per la salute e per l’ambiente donati da un biodigestore a 48000 centimetri dal centro abitato di San Nicola la Strada…
Fortunatamente, nello stesso istante in cui parlavano questi “gotha della coerenza”, il consiglio comunale di San Nicola la Strada, all’unanimità, votava una delibera in cui si condividevano tutti i passi di una protesta a livello istituzionale che il Primo Cittadino Vito Marotta ha giustamente definito “una battaglia da fare a tutti i costi”.
I “casertani” non credano assolutamente di essere più forti della voglia dei sannicolesi di battersi con tutte le armi che la civiltà e la democrazia mettono a loro disposizione per salvaguardare il proprio diritto alla salute.
I sannicolesi sono abituati a queste battaglie: lo testimonia la storia di questa città sempre calpestata in tema di ambiente. La lotta sarà dura e lunga; non si sa come finirà: speriamo, però, che nel frattempo nessuno possa ammalarsi.


Nicola Ciaramella