Una generazione che non vuole andare via!

Non si spengono gli echi dell'interessante dibattito organizzato da Albino Di Chiara e Alessia Tiscione, due giovanissimi impegnati in politica, insieme con i rappresentanti del Liceo Diaz di San Nicola la Strada, Liborio Ciavattone e Linda D'Anna.
L'entusiasmo del conduttore Nicola Ciaramella: "
La chiave del futuro sta nella certezza che i giovani hanno linfa per alimentare le speranze molto più di quanto oggi facciano i grandi. La nostra società, depredata dalle brame degli ingiusti e degli inetti, ha bisogno di giovani che mettano in prima linea se stessi, con coraggio e determinazione, animati ed ispirati dalla insuperabile forza della libertà. Quelli con cui ho avuto l’onore di parlare nel dibattito alla Rotonda ne sono preziosissimo esempio”.

 

Tra i dibattiti organizzati nell’ambito della recente V Festa Democratica che si è svolta alla Rotonda di San Nicola la Strada, uno è stato dedicato al complesso problema reale dei giovani studenti che, una volta finiti gli studi, a causa della carenza di posti di lavoro in Italia e soprattutto in Campania sono costretti ad emigrare in altri paesi d’Europa, dove ci sono più occasioni di impiego.
Lo sguardo dritto e aperto nel futuro: Una generazione che sogna di non dover andare via”: questo il tema fortemente voluto dal segretario cittadino dei Giovani Democratici (GD) Albino Di Chiara e dalla consigliera comunale delegata alle politiche comunitarie (nonché vicesegretaria provinciale dei GD) Alessia Tiscione, che hanno partecipato, domenica 24 settembre, insieme con i rappresentanti di istituto della sezione distaccata del Liceo Scientifico Armando Diaz di Caserta, Liborio Ciavattone (frequentante l’ultimo anno) e Linda D’Anna.
A “moderare” l'incontro, davanti ad un pubblico attentissimo, con il sindaco Vito Marotta e la senatrice Lucia Esposito in primissima fila, il giornalista Nicola Ciaramella, direttore del "Corriere di San Nicola", che, attraverso vari momenti di riflessione, ha posto numerose domande ai relatori.
Giovani… lavoro… opportunità…: sono parole che riempiono gran parte, oggi, dei discorsi politici, dei programmi che si enunciano a tutti i livelli... Bene…Riempiamoli anche noi questi discorsi…ma dalla parte dei giovani”.
Ciaramella non ha esitato ad accendere la miccia, scoprendo subito sul tavolo dei lavori il filo conduttore del dibattito e passando poi il microfono ai giovani presenti, tutti prontissimi, preparatissimi e senza timori, nell’esprimere il meglio del loro pensiero, non foss’altro quali soggetti che vivono e soffrono la delicata e complessa problematica.
Gli spunti per spingere Di Chiara, Tiscione, Ciavattore e D’Anna a buttar fuori tutte le loro considerazioni, le loro speranze, le loro critiche, i loro proponimenti sono venuti da una serie incalzante di domande poste, con visibile partecipazione, dal conduttore del convegno (che non ha esitato a definire "glorioso" il Liceo Diaz, che lo vide studente tra la fine degli anni '60 e gli inizi del '70). 
Come le parole del presidente della Bce Mario Draghi al Trinity College di Dublino (“I giovani non vogliono vivere di sussidi, ma di opportunità. I governi diano risposte!”) che Ciaramella ha voluto ricordare con particolare enfasi.
Come un necessario “ringiovanimento” di fatto della politica alla luce dell’ingresso nei posti di comando di un numero sempre maggiori di giovani.
E come i tantissimi strumenti contenuti nel “pacchetto Europa” da diffondere, comunicare adeguatamente e rendere concreti a favore degli studenti.
Ciaramella ha, inoltre, sottolineato l’impegno profuso da Alessia Tiscione in questi due anni nel campo delle politiche comunitarie attraverso la promozione di frequenti iniziative incentrate sui temi dell’Europa; ha ricordato dettagliatamente i compiti dei rappresentanti di istituto, ottenendo la convinta risposta di Ciavattone e D’Anna nel considerarlo fondamentale per migliorare i rapporti tra docenti e studenti.
Ai due liceali ha anche chiesto il loro grado di conoscenza (definito dagli stessi soddisfacente) per l’accesso al programma di mobilità studentesca dell’UE, Erasmus, del quale ha prima tracciato le linee principali riguardanti il suo significato e i suoi obiettivi.
Albino Di Chiara, primo ed unico segretario nella storia dei GD sannicolesi, eletto nel 2012 e rieletto nel 2016, ha risposto con visibile entusiasmo, convinzione e dovizia di motivazioni alla domanda concernente l’importanza che riveste per un giovanissimo come lui la militanza in un partito politico e l’impegno nella politica come esperienza di vita.
Quindi, altro momento clou della serata.
Dall’ingente archivio del "Corriere di San Nicola", Ciaramella ha tratto brevi cenni di storia del Centro Giovani Comunale (istituito nel 2004 ai sensi della Carta Europea per la partecipazione dei giovani alla vita della loro terra) e del Forum Giovanile, organismo che dal 2008 ne ha preso il posto e di cui dal 2013 non si hanno più tracce.
La domanda rivolta ai partecipanti al convegno è stata, opportunamente, preceduta dalla lettura di un importantissimo passo delle dichiarazioni programmatiche del sindaco Marotta enunciate il 15 ottobre 2015 in consiglio comunale: “San Nicola la Strada è una città poco ospitale per i giovani: pochi spazi, pochi locali, pochi punti di ritrovo. Oltre alle parrocchie e a qualche circolo non esistono altre occasioni di incontro, di aggregazione, di discussione sui problemi e sui pericoli che quotidianamente i giovani si trovano ad affrontare”.
Quale importanza possono avere, oggi, gli organismi di partecipazione aggregativa e le sinergie tra gli enti associativi per un giovane che guarda al futuro e che ha scelto di rimanere a San Nicola la Strada?
Nuova domanda a Tiscione: “Può riuscirci l’Europa là dove continua a fallire l’Italia?
L’ottimismo della giovane Alessia si è tagliata a fette. E’ qui l’essenza del suo incessante impegno in politica che sta portando avanti con ininterrotta tenacia. L’interesse alla questione è stato altissimo. Forse nemmeno Ciaramella se lo sarebbe aspettato. Unanime la risposta: dove manca la possibilità di aggregazione c’è aridità nella crescita delle iniziative culturali e diventano ancora più carenti le opportunità per i giovani. Nessun dubbio, insomma, sulla necessità di “ripristinare” l’attività di questi organismi: Alessia Tiscione, in primis, si è impegnata a fare tutto il possibile per riportare alla luce il Forum giovanile e le sue belle potenzialità.
Domanda finale. Da nostalgico dei grandi poeti musicisti di un passato sempre presente, Ciaramella non poteva non formularla così: «Luigi Tenco, che non so quanti di voi conoscano, scriveva che …”appena s’alza il mare gli uomini senza idee per primi vanno a fondo”… Immaginando che il mare sia l’enorme mole di problemi riguardanti l’occupazione giovanile, quali idee ovvero “armi” pensate che occorrano, oggi, per far sì che non si anneghi e che il sogno di cui si parla nel titolo di questo convegno si trasformi veramente in realtà?».
Eccellenti tutte le risposte.
Tiscione: “Largo alle Start-up!”; Di Chiara: “Partecipazione dei giovani!”; Ciavattone: “Dare spazio alle idee dei giovani”; D’Anna: “Ascoltare i giovani”.

Considerazioni finali di Nicola Ciaramella, raccolte a fine dibattito e ribadite in ogni passo del suo pensiero: “La chiave del futuro sta nella certezza che i giovani hanno linfa per alimentare le speranze molto più di quanto oggi facciano i grandi. La nostra società, depredata dalle brame degli ingiusti e degli inetti, ha bisogno di giovani che mettano in prima linea se stessi, con coraggio e determinazione, animati ed ispirati dalla insuperabile forza della libertà. Quelli con cui ho avuto l’onore di parlare nel dibattito alla Rotonda ne sono preziosissimo esempio”.

Giovanna Tramontano