Maria Rosaria volò in cielo un anno fa

Domenica 12 novembre la ricorderanno Don Stefano Giaquinto e la sua amatissima Comunità di S. Michele Arcangelo in Casagiove, dove svolse per anni la missione di catechista.


L’avevo conosciuta da pochi anni, ma mi sembrava di conoscerla da sempre.
Le mie parole riuscivano a darle coraggio. A dettarmele era la mia esperienza personale. Il primo a crederci ero io. Mai avrei saputo fingere su queste cose. Si era creato un patto spontaneo: mai demordere, perché la scienza avanza e bisogna assolutamente crederci. Davanti aveva l’esempio più calzante.
Finché Dio vorrà.
E qui si aprivano i più luminosi dei discorsi. I suoi occhi si accendevano improvvisamente di un bagliore prima sconosciuto. A sostenerla, allora, accorreva il ricordo di quegli anni dedicati alla sua prediletta missione di catechista presso la Comunità Parrocchiale di San Michele Arcangelo in Casagiove, dove Don Stefano Giaquinto era stato suo preciso, eccelso punto di riferimento nel meraviglioso, incessante cammino verso l’affermazione dei valori cristiani.
Manca a me moltissimo. Figuriamoci a Giampiero e Valentina, che la adoravano e ne respiravano ogni attimo di esistenza.
Maria Rosaria Lombardi volò in cielo alle prime ore dell’alba del 7 novembre di un anno fa.
Don Stefano Giaquinto ne celebrerà il ricordo domenica 12 novembre, alle ore 18.30, nel tempio che a lei fu tanto caro, tanto amato e in cui fu tanto amata.
Sarà un momento di sopravvenuta gioia. Non di rinnovato dolore. Perché lei lo sta aspettando con il delizioso sorriso che ne disegnava il volto e ne plasmava i sentimenti.
Lei vorrà prenderci tutti per mano, uno per uno, per dirci che siamo noi l’essenza limpida della sua speranza. E noi non dobbiamo, non possiamo deluderla.
Ciao, Rosaria, scusaci se siamo ancora così imbronciati perché non ci sei.
Ti aspettiamo.

Nicola Ciaramella