Francesco Nigro, nuovo libro con dedica speciale

Sabato 25 novembre grande evento nel Salone Borbonico di San Nicola la Strada: l’eminente ricercatore di storia locale presenta il suo ultimo lavoro su “I crimini dell’Ottocento a San Nicola la Strada”.
Interverranno, oltre all’autore, il dr. Sabatino Foresta, l’Avv. Giuseppe Stellato e la Signora Antonella Leardi, mamma
di Ciro Esposito
, il giovane tifoso napoletano tragicamente ucciso a Roma tre anni fa prima della partita di calcio tra il Napoli e la Fiorentina, al quale il libro è dedicato.


Al giovane tifoso napoletano, Ciro Esposito, ferocemente aggredito a Roma prima della partita di calcio tra la Fiorentina e il Napoli, successivamente deceduto per le lesioni riportate e strappato dolorosamente agli affetti familiari, dedico questa pubblicazione con l’intento di contribuire ad estirpare la violenza in tutte le relazioni umane e le manifestazioni sociali, ivi comprese quelle sportive”.
Con questa dedica molto speciale si apre il nuovo libro di Francesco Nigro, che sarà presentato sabato 25 novembre alle ore 18 nel Salone del Real Convitto Borbonico di Piazza Municipio in San Nicola la Strada.

I crimini dell’Ottocento a San Nicola la Strada”: questo il titolo del ventiquattresimo lavoro scritto dall’eminente cultore e ricercatore di storia locale e di tradizioni popolari, grazie al quale la conoscenza del passato della nostra città resta viva per offrire contributi alla costruzione di un futuro migliore nella consapevolezza dei momenti difficili di oggi. Nel
libro, che si può definire una naturale ripresa e continuazione di un precedente lavoro, pubblicato nel 2001, riguardante gli atti di violenza consumati sul territorio sannicolese nel secolo diciottesimo, si apprendono le vicende di violenza verificatesi nell'800, sempre a San Nicola la Strada. Si tratta di omicidi involontari e volontari, di furti, di offese, di aborti, di ferite, di infanticidio, di violenza sulle donne. Si apprendono pure i nomi dei protagonisti degli episodi criminali, delle persone chiamate a testimoniare nei processi, la loro età, i mestieri, i luoghi nei quali si sono verificati i reati (la Pagliara, i Perroni, le Cetrangole). “Attraverso gli episodi criminali è possibile farsi un'idea di quella che era la vita quotidiana di San Nicola la Strada, un comune rurale di Terra di Lavoro a pochi passi dalla città capoluogo”: non può esserci differenza, insomma, dice Nigro, tra il dolore arrecato dalla violenza di ieri e quello arrecato dalla violenza di oggi. I crimini ci informano che la violenza è un elemento sia della società rurale di una volta sia dell'attuale società industriale.

Un altro grande merito da ascrivere e riconoscere a Francesco Nigro è il suo eccezionale contributo all’affermazione del valore della ricerca.
Molto spesso, purtroppo, e non solo oggi, si legge di fatti, vicende e personaggi che non hanno fondamenti assoluti di verità. Spesso si riportano, in libri ed articoli di giornali, cose che in realtà non sono avvenute esattamente e precisamente come sono raccontate.
Questo sconcertante “fenomeno” trae origine da due aspetti fondamentali: la inattendibilità delle fonti, da un lato, che non vengono verificate o verificate in modo approssimativo, e la necessità di riempire comunque degli spazi editoriali da dare “in pasto” ai lettori, colorando eventuali lacune di conoscenza con aberranti colpevoli “fantasie”.
A tale riguardo, lo sdegno di Nigro è una preziosità per tutti: “E’ triste ascoltare o leggere racconti errati della storia locale da parte di soggetti che pensano di riferire avvenimenti del passato, senza mai citare la fonte di ricerca e senza essersi mai recati in un archivio di Stato”.
L’Archivio di Stato, come in tanti altri libri di storia scritti in trentacinque anni di impegno, è una delle principali fonti in cui Nigro ha scavato con pazienza ed esaminato con abilità ed intelligenza per portare alla luce gli avvenimenti e le persone del passato: e dall'esame approfondito degli atti processuali custoditi presso l'Archivio di Stato di Caserta trae origine tutta la serie di episodi narrati in “
I crimini dell’Ottocento a San Nicola la Strada”, edito a cura della primaria Associazione di Cultura e Tradizioni popolari "Il Giardino", dallo stesso Nigro presieduta, e stampato presso la tipografia Depigraf di Caserta.

Alla cerimonia di presentazione del libro ci saranno, oltre all’autore, due illustri personalità della medicina e della giurisprudenza, il ginecologo Sabatino Foresta e l'avvocato penalista Giuseppe Stellato, che arricchiranno alcuni particolari aspetti dell’argomento dall’alto della loro autorevolezza e della loro sapienza.

Molto atteso anche l’intervento di Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il giovane tifoso napoletano, tragicamente ucciso a Roma il 3 maggio 2014 prima della partita di calcio tra il Napoli e la Fiorentina, al quale il libro è dedicato. “Quando Francesco me lo ha chiesto” –scrive Antonella Leardi nel messaggio di presentazione del libro- “ho subito pensato che lui mi avesse investito di una responsabilità troppo grande. Ho letto poi la dedica che l’Autore ha rivolto alla memoria di mio figlio Ciro. Mi sono commossa. Ho pianto. Ma mi sono anche ricordata che io non devo mai smettere di dare la mia testimonianza a chiunque e ovunque. La mia è una testimonianza di ciò che ho vissuto, della violenza che insieme alla mia famiglia ho patito. Prima di essere tifosa, sono donna e madre. La madre di Ciro Esposito che ha drammaticamente ed ingiustamente perso la vita per mano criminale prima di una partita di calcio. In questi anni ho cercato di non gridare mai vendetta. Ho pensato che a tanto odio la migliore risposta fosse l’amore, la compostezza, la dignità. Mente dentro di me piangevo mio figlio, mi sono dovuta preoccupare di quei tifosi che in nome di Ciro avrebbero potuto scatenare qualche reazione violenta, svuotando così di significato la memoria di mio figlio. Con grande sollievo, insieme alla mia famiglia, possiamo con orgoglio affermare che la missione è compiuta!”.
I sannicolesi che interverranno alla cerimonia potranno apprezzare le parole di una grande donna e grande mamma come Antonella Leardi, il cui intento, come quello dell’autore del libro, è di contribuire ad estirpare la violenza in tutte le relazioni umane e le manifestazioni sociali, ivi comprese quelle sportive.
E' ciò che si prefigge anche l'Associazione delle vittime della violenza sportiva "Ciro Vive", che non vuole vendetta o violenza, ma amore, solidarietà e giustizia.
Ogni volta che mettiamo piede in quel tribunale” -scrive la signora Leardi- “si riapre una ferita. Una ferita che fatica a sanarsi. Abbiamo dato molto ai tifosi, alle istituzioni e alla società. Portando, dovunque ci chiamino, un messaggio di non-violenza e di pace. Lo faccio perché ci credo, come mamma, come italiana, come napoletana, come cristiana”.

Si preannuncia un evento culturale ricco di significato.
Per l’importanza dell’opera di Nigro, per le prestigiose presenze che ci saranno, per i contenuti dei suoi messaggi. Nigro e l’Associazione Il Giardino hanno rivolto l’invito a tutti i cittadini e alle autorità locali.

Nicola Ciaramella


-Nella foto: la copertina del libro, con un pregevole disegno realizzato da Mario Bartolomeo; immagine di Franco Nigro; un ritratto a matita di Francesco Nigro nato dall’arte di Vittorio Di Tommaso; la Signora Antonella Leardi con il figlio Ciro Esposito, ferocemente ucciso prima di una partita di calcio (immagine tratta dal profilo fb di Antonella Leardi).