“Notte di note”: Santa Maria degli Angeli tempio anche di musica

27 dicembre: un concerto indimenticabile.
Una “scorpacciata” di pietre miliari della storia della musica magistralmente eseguite con tocchi originali di alta maestria da autentici artisti.


Santa Maria degli Angeli tempio di fraternità cristiana nella gioia anche della musica.
Sono contentissimo -ha detto Don Franco- perché mi piace la musica e credo che la musica sia una delle realtà di promozione non solo umana e sociale ma anche cristiana. La musica porta in sé dei valori che fanno bene, senza nessuna differenza. Sono contento del dono che La Barca di Teseo ha voluto offrirci in questi momenti così belli ed intensi che ci fanno crescere e ci riscaldano dentro”.
Pochi giorni fa aveva anche detto: “Il mio desiderio è di donare, attraverso la Musica, motivi per elevare lo spirito, per sperimentare la bellezza della vera fraternità cristiana che, sola, ci può donare la vera gioia”.
Le parole di Don Francesco Catrame non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Da quando a San Nicola la Strada c’è lui, la Musica, quella che egli scrive con la emme maiuscola, è entrata nel cuore di Santa Maria degli Angeli, coinvolgendo promotori ed artisti senza confini, donando momenti di grande splendore, di grande gioia e di rinnovato entusiasmo allo sconfortato animo dell’uomo di oggi.
Don Catrame lo ripete spesso anche nelle sue meravigliose omelie: l’abitudine dell’uomo ad abbattersi non deve prevalere; la vita, pur se stracolma, purtroppo, di problemi, è gioia e con gioia bisogna viverla.
Lo squallore che c’è in giro,  -questo lo diciamo noi-  figlio dello squallore prodotto da gente squallida che c’è in giro, dietro ogni angolo e sempre pronta a cogliere l’attimo all’inverso per seminare meschinità e desolazione, va combattuto con la gioia dello spirito, con la predisposizione al sorriso, nella consapevolezza delle difficoltà esistenti e per cogliere l’attimo in positivo, senza farsi sopraffare dalla forza del diavolo, che quotidianamente si accresce perché in giro c’è tanta cattiveria, tanta stoltezza, tanta malignità.

Bene, se un primo grazie, il più grande, il più sentito, bisogna dirlo per il concerto musicale di mercoledì 27 dicembre, quello deve essere rivolto senza alcun dubbio a Don Francesco Catrame.
Ormai non è più una novità: la Musica, motivo sublime per elevare lo spirito, è parte integrante di Santa Maria degli Angeli. La gioia che essa dona è qualcosa di indescrivibile, di irraggiungibile per i soloni della piccineria di cui, purtroppo, è piena la nostra quotidianità.

L’ensemble di artisti che mercoledì 27 dicembre hanno deliziato il pubblico presente è stato qualcosa di eccezionale. 

Merito, doveroso, agli organizzatori dell’associazione La Barca di Teseo, una associazione nata da poco, che si sta impegnando attivamente nel riscoprire e valorizzare il patrimonio della cultura e delle tradizioni esistenti sul nostro territorio, e che, proprio in virtù di una molto più antica nostra condivisione di questi ideali, è seguita passo passo dal Corriere di San Nicola, sempre presente in tutte le sue iniziative sin dalla sua costituzione, mai domo di fronte alle occasioni, anche le più difficili, per contribuire, pur nel suo piccolissimo, ad innalzare il sentimento di amore per la nostra cultura.

Merito anche all’amministrazione comunale (presente con l’assessora Maria Natale e il consigliere Gaetano Mastroianni), sempre pronta a patrocinare manifestazioni di interesse artistico e culturale.

E veniamo allo spettacolo (perché di un vero spettacolo si è trattato), introdotto dagli interventi di Germano Iacelli (direttore dell’organizzazione con Daniela Brillante) e Matteo Caracciolo (presidente) per l’Associazione La Barca di Teseo, della assessora comunale alla cultura Maria Natale e dell’amatissimo Don Francesco Catrame.

Guidati nella avvincente scaletta da Enzo Gnesutta, “vecchio” rinomato maestro di musica leggera e non solo, bassista virtuoso, dalla grande inconfondibile voce, c’erano molti del fior fiore del panorama musicale di Terra di Lavoro: il chitarrista Augusto Ausanio, il pianista Ivan Iodice, le cantanti Cecilia Scatola e Rosa Salzillo, nonché il gruppo dei Soleado che in questi giorni compie i suoi primi vent’anni di vita.
Tutti artisti che danno il “tu” alla musica, che dialogano con la musica facendo uscire dai loro virtuosismi strumentali e vocali autentiche dimostrazioni di bravura.
Quello che è uscito fuori dal repertorio è semplicemente sensazionale: molti pezzi in perfetta linea con l’atmosfera e la suggestione natalizia; altri, molto famosi e sempre graditi, proposti in versioni ed arrangiamenti originalissimi, e, anche se tratti dalla musica classica, assemblati (se così ci è concesso di dire) in chiave rock e moderna a frutto di elevata maestria artistica.

Da “Imagine” di John Lennon a “Summertime” di Gershwine; da “I te vurria vasà” di Vincenzo Russo a “Napule è” di Pino Daniele; da “Blue moon” di Rodgers/Hart a “Che t’aggi’ ‘a di’” di Della Gatta/Nardella; da “Alleluja” di Leonard Cohen a
Era de maggio” di Mario Pasquale Costa sui versi di Salvatore Di Giacomo; da “My Way” di Francois/Anka resa famosa da Frank Sinatra a “Inno alla gioia” di Schiller in chiave rock; per finire alla “Silent night” e al più classico dei gospel, “Oh Happy Day”, dove è sembrato, ad un certo punto, di sentire i favolosi The Edwin Hawkins Singers: una “scorpacciata”, insomma, nel vero senso della parola, di pietre miliari della storia della musica magistralmente eseguite con tocchi originali di alta maestria da autentici artisti.

Bravi! Voi dialogate con la musica. Siete dei grandi artisti. E’ stato un piacere enorme ascoltarvi”: il nostro commento più immediato, buttato di getto, spinti da una forte emozione.
Grazie! La gloria la lasciamo agli altri”, ci ha risposto Enzo Gnesutta.

Una favolosa serata di musica che ci ha fatto vivere il momento più triste quando è finita.
Peccato per chi non c'era. 

Nicola Ciaramella