Utòpia, sarebbe un peccato perderne l’intelligenza

Dall’esperienza degli ex-volontari della Biblioteca “Giuseppe Palomba” alle vicende cittadine di San Nicola la Strada

 

Per caso e per necessità a volte giunge il momento di coagularsi attorno alla gravità di un’identità comune e garante di una progressiva autocoscienza di forza, principi e atto. L’Associazione Culturale Utòpia germina in circostanze assai analoghe e, a differenza di varie realtà associative di Terra di Lavoro, giovani e diversamente giovani, acquista in brevissimo tempo due importanti elementi: eterogeneità d’iniziative e un certo grado d’interscambio con tutto il territorio.

Utòpia nasce formalmente il 10 novembre del 2015 con sede a San Nicola la Strada. La sua origine è davvero particolare, essendo l’evoluzione associativa del gruppo di volontari che già dal 2012 opera nella Biblioteca Comunale “Giuseppe Palomba”, arrivando a superare anche la trentina di membri (studenti, laureandi, giovani lavoratori).

Il primissimo atto (ancor prima della formalizzazione associativa) è la divisione del secolare “archivio Palomba” (donato dalla Famiglia Palomba-Cianniello) dai restanti volumi, garantendo di fatto la precisa individuazione della “materia prima” assunta ed elaborata dal grande scienziato del Novecento.

L’attuale configurazione di Utòpia vede la Dott.ssa Michela Farullo nel ruolo di Presidente, il Dott. Luca Parisi (Vicepresidente), Pierluigi Ventrone (Tesoriere), Annalisa Letizia (Segretario) e il Dott. Carmine Compagnone (Consigliere). Il principale obbiettivo è espresso nei termini di: «miglioramento della vivibilità del territorio attraverso varie finalità sociali».

L’associazione registra diverse e utili attività: 1) iniziative basate sulla ciclicità festiva e sui fatti politici regionali-nazionali (come l’ultimo referendum, condotto nell’equilibrio di tutte le forze politiche); 2) riqualificazione del giardino della Biblioteca, con recupero delle aree verdi, cura dell’orto e distribuzione gratuite delle verdure prodotte; 3) il ciclo di Booksharing “On the Road”, con raccolta e distribuzione di libri nell’interscambio cittadino; 4) il ciclo letterario (tra saggistica, filosofia e narrativa, con diversi autori, iniziando proprio col pensiero dell’economista Palomba); 5) l’encomiabile raccolta di medicinali in collaborazione con “AVIS FOR KENYA”; 6) convegni scientifici, come con la Dott.ssa Annalisa Manfrè in materia psicologica.

Oggi le attività dell’associazione appaiano sospese. Ci auguriamo che possano ripristinarsi in tempi adeguati, ricordando comunque che eventuali iniziative (pubbliche o private) concernenti l’archivio Palomba saranno rese possibile (anche) dall’operazione attuata dagli ex-volontari, evitando ai testi più preziosi di confondersi nel maelstrom gravemente incatalogato.

L’associazione, in passato, ha fatto parlare anche la cronaca di altre cittadine della provincia, nonostante la giovane età dei membri e gli scarsi mezzi a disposizione. Spesso e volentieri bastano le teste. Sarebbe un peccato perderne l’intelligenza, pur esaminando la natura sperimentale e auto-valutativa di molte delle attività svolte. Considerando il tessuto sannicolese, una Utòpia nuovamente funzionante rappresenterebbe un toccasana culturale, per vari motivi, generando una realtà fluida e potenzialmente interconnessa a entità specifiche. 

Antonio Dentice d’Accadia