Pulcinella, Santo e Demone, camuffatore di realtà

VIII edizione del Premio Letterario Nazionale “Mille Anime di Pulcinella”. Una giuria illustre, coi Prof.ri A. Cocozza, G. Oliviero, M. P. De Martino e G. Limone. Gli ultimi due saranno presto ospiti a San Nicola la Strada, su Radio Caserta Nuova, con il commento all’opera di Limone “Le Ceneri di Pasolini”, dove poetica e metafisica concorrono a nozze.

 

Napoli. Sabato 28 aprile, alle ore 15.00, presso il Giardino di Babuk di Via G. Piazzi, si è tenuta l’ottava edizione del Premio Letterario Nazionale “Mille Anime di Pulcinella”, con la cerimonia di premiazione degli autori finalisti.

In giuria, la poetessa internazionale e critica letteraria Dott.ssa Maria Pia De Martino e il Prof. Giuseppe Limone, illuminante filosofo e poeta pluripremiato. Entrambi, molto presto saranno ospiti su Radio Caserta Nuova, con il Corriere di San Nicola e la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu onlus), in una puntata radiofonica avente a tema la straordinaria e multiforme opera del Limone: “Le Ceneri di Pasolini”, esplorante regioni solari, notturne e crepuscolari.

In giuria era presente anche il Prof. Gennaro Oliviero, Presidente nazionale dell’associazione “Amici di Marcel Proust”, Direttore della rivista Quaderni Proustiani, tra i massimi specialisti dell’autore francese, nonché zio di Bruno Oliviero, regista del film “Nato a Casal di Principe”. L’introduzione è stata dell’Oliviero, citando il proustiano: «Ho rischiato di morire per una donna che non era il mio tipo».

Ha moderato l’abile Prof. Angelo Cocozza, punto di intersezione tra l’anima intellettuale e lo spirito teatrale di un Pulcinella atemporale, di cui era avatara e portavoce, accompagnandosi col compagno d’armi, l’artista Franco Fiorentino, armato di chitarra e goliardia.

L’intervento della De Martino ha esplorato la storia di Pulcinella, addentrandosi nella sostanza dell’ermafrodito partenopeo, l’eterno ribelle, l’involontario sindacalista, perpetua manifestazione dualista, tra il santo e il demone, il saggio e lo sciocco, coagulando il bagaglio pagano nella cultura cristiana. La critica della poetessa è stata rivolta all’intellettualizzazione della maschera, che da espressione dello spirito partenopeo, spesso è stata ridotta all’ombra di sé, fino a divenire burattino per bambini. Dal “teatro di Pulcinella” si è passati al “teatro su Pulcinella”, il declino mortifero che ha condannato alla riduzione il ribelle col naso adunco. Tuttavia, ricorda la relatrice, egli rimane il camuffatore della realtà, che mentendo dice la verità.

«In Pulcinella la De Martino ha letto l’universalità, non la napoletanità. Nel senso che la napoletanità in sé è universale» - così si è aperto l’intervento di Giuseppe Limone e successivamente è passato alla lettura delle tre forze dell’Uomo, ultimissimo baluardo contro la programmazione meccanica prodotta in rette e instancabilmente classificante. Fatti ben presenti nell’opera “Persona e Memoria”, nella degenerazione del concetto che si estende a mortificare la vitalità dell’idea, coll’impropria schematizzazione che nulla lascia al genio e all’imprevisto.

Le tre forze, determinati Bellezza e impossedute dalla “macchina”, sono state raccontate nell’ordine: 1) l’emozione del “qui e ora”, la vita dentro il momento; 2) l’immaginazione, ovvero la potenza del possibile, la discussione del conosciuto che apre al nuovo (presupposto dello stesso progresso scientifico); 3) e l’incanto, l’estasi dell’eternità, il sospendersi dentro qualcosa.

Queste tre potenze – ha specificato il filosofo – sono unite, non scisse. Nessuna intelligenza calcolatrice potrà emularle.


I relatori hanno preceduto la lettura delle opere e la successiva premiazione.


Per la Sezione Poesia in lingua:

1° classificato: Pietro Catalano (Roma) con “I bambini di Aleppo”;

2° classificato: Carmen D’Amico (Bojano, Campobasso) con “Io sono la Poesia”;

3° classificato: Carmela Parlato (Torre del Greco, Napoli) con “La ragione di tutto”.


Per la Sezione Racconto Breve:

1° classificato: Valerio Chiolini (Roma) con “Giotto Curvalunga”;

2° classificato: Carmela Basile (Cesa, Caserta) con “L’isola”;

3° classificato: Maddalena Frangioni (Milano) con “Sfrontatezza”.


Inoltre è stato conferito il premio alla carriera per la Poesia in Lingua Napoletana a Vincenzo Cerasuolo (Marigliano, Napoli), tra le massime espressione della poesia partenopea in Campania.


La dimensione intellettuale e artistica del corpo di giuria ha trovato equa dialettica nell’abilità dei premiati. Gli uni necessariamente determinano gli altri. Com’è piacevole, in queste unioni, dove si sente di mistici re claudicanti.


Alcune informazioni sui relatori in giuria:


MARIA PIA DE MARTINO

Medico, poeta e critico letterario. Nel 2000 fonda a Napoli l’Associazione Culturale “Le Nuvole” e il Premio Letterario Internazionale “le Nuvole Peter Russell”, di cui è Presidente. Autrice pluripremiata a livello nazionale e internazionale. Il 14 ottobre 2012, a Lugano, alla Universum Accademy of Switzerland, è insignita del prestigioso titolo “Donna dell’anno 2012” per la sezione “medicina e cultura”, nonché nominata Ambasciatrice di Pace dall’Università della Pace di Lugano, oltre che Presidente UNIVERSUM per la città di Napoli.


GENNARO OLIVIERO

Già docente di Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli, Bari, Roma, Campobasso e Santa Maria Capua Vetere. Ricopre la carica di Commissario straordinario dal 1999 al 2001, presso l’Istituto dei tumori “Pascale” di Napoli. Grande studioso di Marcel Proust, di cui è tra i massimi specialisti. E’ Presidente nazionale dell’associazione “Amici di Marcel Proust” e Direttore della rivista “Quaderni Proustiani”.


GIUSEPPE LIMONE

Filosofo e poeta pluripremiato. Docente di Filosofia del Diritto e di Scienze Politiche presso la Facoltà di Scienze Giuridiche dell’Università Vanvitelli di Napoli. Studioso di simbolica e delle forme culturali. Si occupadi temi estetici e religiosi. E’ tra i fondatori di Simbolycum – Centro Universitario europeo di studi sulla simbolica, nonché tra i fondatori della rivista “Persona”.

Dirige la collana “L’era di Antigone”, per Franco Angeli.

Nel 1980 riceve il Premio Internazionale “Emanuel Mounier” dall’Association Des Amis d’Emanuel Mounier, da eminenti studiosi del Personalismo.


Il 31 ottobre 2014 a New York, con il Beguinot, Maria Pia De Martino e Giuseppe Limone, assieme ad altri eminenti studiosi ed intellettuali accademici italiani, partecipano alla conferenza mondiale sulla crisi della città, presso il Palazzo dell’ONU. Il contributo italiano al progetto sulla città interetnica cablata, coinvolge da un trentennio 43 nazioni in tutti i continenti.

Antonio Dentice d’Accadia

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