Casagiove ha fortemente ribadito il "NO" al biodigestore a Ponteselice

Si è svolta l’8 maggio una partecipata assemblea pubblica alla quale sono intervenuti, tra gli altri pregevoli relatori, il Primo Cittadino Roberto Corsale e il sindaco Marotta di San Nicola.
Preziosissima l'esposizione dell’Avv. Paolo Centore, curatore del ricorso al Tar.
Particolarmente apprezzata la parola dell’attentissimo pubblico accorso in sala consiliare.
Prossimo appuntamento per protestare contro la scellerata decisione degli amministratori casertani venerdi 18 maggio a San Nicola la Strada.

 

Si è svolta martedi 8 maggio, nella sala consiliare del comune di Casagiove, una pubblica assemblea sul tema “NO al biodigestore in località Ponteselice”.
Presenti al tavolo dei lavori il sindaco Roberto Corsale, il presidente del consiglio comunale di Casagiove, l’assessore all’ambiente ed un rappresentante dei consiglieri di opposizione.
Ospiti anche il sindaco di San Nicola la Strada, Vito Marotta, i consiglieri comunali di opposizione di Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti, del gruppo “Speranza per Caserta” e rappresentanti delle amministrazioni comunali di Recale e Capodrise. 
Importantissima, inoltre, la presenza, dell’avvocato Paolo Centore, il legale a cui è stato affidato e che seguirà il ricorso al TAR contro la assurda decisione degli amministratori casertani sottoscritto dai
Comuni di San Nicola la Strada, Recale, Casagiove e Capodrise, dal Circolo Legambiente di Caserta, dal Comitato Cittadino “San Nicola la Strada Città Partecipata”, dal Movimento “Speranza per Caserta” e dai consiglieri comunali di Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti. Numeroso ed attentissimo il pubblico dei cittadini di Casagiove intervenuti all’incontro. Tra di esso, una rappresentanza del Comitato Cittadino di San Nicola la Strada, il Segretario di Legambiente, alcuni cittadini casertani e altri appartenenti ad associazioni del territorio ed a formazioni politiche locali.
I sindaci Roberto Corsale e Vito Marotta e tutti i presenti al tavolo hanno ribadito la loro ferma azione in difesa dei diritti dei cittadini, spiegando con chiarezza e determinazione tutti i motivi che sono a fondamento della protesta contro la realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica a Ponteselice, a strettissimo ridosso di una conurbazione di oltre centotrentamila abitanti, peraltro già storicamente “massacrata” in tema di ambiente e di salute. Essi hanno, altresi, ribadito la loro piena volontà di proseguire con altre azioni forti di contrasto nel caso in cui il ricorso dovesse avere esito negativo.
Di grandissima rilevanza l’intervento dell’Avv. Centore, che ha illustrato con grande precisione i punti cardine su cui è stato fondato il ricorso, ossia:
-l’illegittimità della scelta di ubicazione da parte del comune di Caserta, in quanto essa compete, per legge, all’ente d’ambito, il cosiddetto ATO, raggruppamento di comuni del casertano appositamente costituito e presieduto dal sindaco di Marcianise;
-la palese violazione del Piano Paesaggistico Territoriale varato nel 2000 a protezione e tutela dell’Asse Vanvitelliano comprendente la Reggia di Caserta ed il tratto di Viale Carlo III compreso tra la piazza Ellittica, antistante le Reggia, e la Piazza Rotonda di San Nicola la Strada;
-la mancata realizzazione di una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che una apposita conferenza dei Servizi avrebbe dovuto approvare prima dell’affidamento del progetto (in corso di assegnazione mediante bando).
Alla fine, altro momento molto importante con la parola passata al pubblico in sala. Sono intervenuti alcuni residenti nell’area di Ponteselice, i quali hanno lamentato la già precaria condizione dell’area che sarebbe ulteriormente e fortemente aggravata dalla presenza di un impianto dalle enormi capacità e dimensioni come quello che si vuole ivi realizzare. Considerevole l’intervento di un cittadino di Casagiove, eccellente tecnico con esperienza lavorativa nel settore agro-alimentare, che ha esaminato in profondità ed esposto con grande chiarezza i rischi (ambientali, sanitari, territoriali ed odorigeni) indotti dall’impianto proposto e le manchevolezze dello studio di fattibilità elaborato dalla società Athena costituita nell’ambiente universitario casertano.
Il prossimo appuntamento per ribadire il NO al biodigestore a Ponteselice ed
informare e sensibilizzare i cittadini su questa gravissima vicenda è in programma venerdi 18 maggio
a San Nicola la Strada. All’incontro pubblico nel Salone Borbonico alle ore 18, promosso dal “Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata” e dal quotidiano on line di San Nicola la Strada “Corriere di San Nicola” in condivisione con associazioni del territorio, interverranno i sindaci di San Nicola la Strada, Recale, Capodrise e Casagiove, rappresentanti di primari enti ambientalisti ed esperti del settore.
E’ una grandissima occasione per i cittadini sannicolesi, nessuno dei quali può aver dimenticato la puzza e le schifezze dello Uttaro, di far sentire la loro voce, prima che ad esprimersi definitivamente sia la magistratura.

(Corriere di San Nicola)