Alessia Tiscione e la “Festa dell’Europa” 2018

Si è svolto il seminario sui finanziamenti e sulla progettualità in ambito europeo organizzato dalla delegata alle politiche europee insieme agli specialisti della 012factory 

Mercoledi 9 maggio, alle ore 19.00, nell’aula consiliare del Comune di San Nicola la Strada, si è tenuto il seminario organizzato dalla consigliera delegata alle Politiche Europee, Alessia Tiscione, congiuntamente alla celebrazione annuale dello spirito europeista.
Il tema specifico di quest’anno è stato “Festa dell’Europa. Prospettive e finanziamenti. Innovattori. Europa, Territori ed Opportunità”, in collaborazione con gli specialisti del settore, i membri della 012factory (centro di formazione casertano che si occupa di sinergie europee, tra programmi Erasmus +, Life Horizon2020, Interreg, Cosme, ecc., dalla promozione delle attività alla costituzione di partenariati internazionali e al supporto dei richiedenti).
Il sindaco Vito Marotta, assieme alla Tiscione, ha curato i saluti introduttivi.
La Tiscione, dopo una breve premessa storica, ha affermato la necessità di superare l’antieuropeismo, proprio con iniziative simili.
Il sindaco ha pubblicamente elogiato la consigliera per la sua attività di sensibilizzazione. Quello delle deleghe alle Politiche Europee, a San Nicola la Strada, nasce proprio con Alessia Tiscione.
Gli interventi tecnici sono stati a cura di Enrico Vellante (della 012factory). Dopo un breve test di conoscenza generale dei fatti europei, cui è stato sottoposto il pubblico della sala consiliare, si sono affrontati i punti cruciali della questione: 1) i motivi dell’euro-scetticismo; 2) le metodologie di richiesta dei finanziamenti europei; 3) le relative analisi di mercato; 4) il problema dei finanziamenti europei al Sud Italia, dovuto alla scarsa conoscenza della materia da parte dei richiedenti (da non confondere coi finanziamenti indiretti, che passano per enti regionali e seguono altra logica: sono un caso separato).
Emblematica l’affermazione del Vellante: «Essere anti-europeisti significa negare alle aziende le collaborazioni interstatali e negare agli studenti la formazione extra-italiana (Erasmus). Ecco di cosa parliamo».
Il rappresentante della 012factory si è reso ampiamente disponibile con le risposte ad un pubblico attento e realmente interessato, che ha avanzato decine di quesiti inerenti idee, progetti e le proprie attività.
Una domanda particolarmente interessante riguardava le migliori opzioni di trasferimento europeo per i pensionati al di sotto di una certa soglia pensionistica. La domanda ha trovato ottima risposta, particolarmente precisa. Chi volesse saperne di più farebbe bene a contattare la Tiscione, o lo stesso Enrico Vellante. E probabilmente farebbe meglio ad esserci alla prossima edizione.
Era presente anche Maria Rondinone, la studentessa vincitrice del concorso per il sessantesimo dei Trattati di Roma, a cura proprio della consigliera Tiscione (l’attività dello scorso anno).
In uno scenario nazionale che strizza l’occhio ai radicalismi e ai populismi, nonostante le problematiche del procedere controcorrente e nonostante le innegabili criticità europee, è bene entrare in certi discorsi. Se la Festa dell’Europa dello scorso anno, sempre a cura della Tiscione, era incentrata su un concetto unitario e “intellettuale”, quest’ultima attività ha proposto una dimensione più pratica, con uno sguardo particolare ai giovani e alla neo-progettualità.
Parlare di spirito europeo sta diventando seriamente impopolare.
In quanto appassionati dell’impopolarità, ci complimentiamo con la consigliera Alessia Tiscione e nello specifico per il modo con cui ha affrontato il tema. Parlare di progetti e finanziamenti, grazie a Dio, migliora l’appetibilità del discorso. Nessuna protesta ideologicamente contro la possibilità dei finanziamenti sovranazionali.
Pensiero e azione, direbbe il Giuseppe. Come coi business plan.

Antonio Dentice d’Accadia