Il Consiglio approva i regolamenti sul “sociale”

"Consulta a favore dei Disabili", "Commissione per la parità di diritti ed opportunità" e Consulta comunale degli Anziani": la consigliera Alessia Tiscione, su input dell’assessore Sortino, in prima linea per lo studio e l’elaborazione di tre importanti normative. 
Il consiglio comunale ha anche aggiornato il regolamento della Protezione Civile, tributando, attraverso le parole del delegato al settore Tripaldella e del sindaco Marotta, doverosi consensi e riconoscimenti all'operato del gruppo di volontari guidato da De Maio.


Martedì 22 maggio, alle ore 19:00, si è svolta la riunione del massimo consesso civico, presso l’Aula Consiliare sita in Piazza Municipio a San Nicola la Strada.
Otto i punti all’ordine del giorno: 1) lettura e approvazione verbali seduta precedente; 2) risposta interpellanza prot. n. 3564 del 15 febbraio 2018; 3) risposta interpellanza prot. n.8242 del 27 aprile 2018, 4) risposta interpellanza prot. n.9040 del 10 maggio 2018; 5) approvazione regolamento “Consulta Comunale a favore delle persone disabili”; 6) approvazione regolamento “Commissione per la parità di diritti ed opportunità”; 7) approvazione regolamento “Consulta Comunale degli Anziani”; 8) modifica Regolamento del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile (approvato con delibera di cc. N.50 del 28.09.2001 e n.55 del 22.10.2001): chiarimenti ed elementi integrativi.
Dopo aver dichiarato valida la seduta ed ottenuto l’approvazione dei verbali della seduta precedente, il presidente del consiglio Fabio Schiavo ha dato inizio ai lavori.

Al primo punto dell’ordine del giorno l’interpellanza presentata dal consigliere di opposizione facente parte del gruppo misto Raffaele Della Peruta con prot. n.3564 del 15 febbraio 2018, avente ad oggetto i lavori effettuati al manto stradale ed il fresato di recupero raccolto.
I fresati recuperati dal rifacimento di alcune strade del territorio sannicolese -ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Antonio Megaro- sono stati in parte trattati e riutilizzati sull’area comunale stessa, per eliminare erbacce e vegetazione spontanea ai margini di alcune strade, che sarebbero potute risultare dannose per i cittadini”.

Il presidente del consiglio comunale ha poi risposto personalmente all’interpellanza presentata dal consigliere di opposizione facente parte del gruppo misto Tullio Vaccari, con prot. 8242 del 27 aprile 2018, avente come oggetto gli emolumenti spettanti alla Segretaria Generale del Comune.
L’istanza cosi come è stata formulata è da ritenersi improcedibile -ha spiegato Fabio Schiavo- perché nel presentare l’oggetto all’interno dell’interpellanza si sono evinte delle incongruenze”.

L’assessore all’urbanistica Vincenzo Mazzarella è stato poi chiamato a rispondere ad una interpellanza presentata dal consigliere di opposizione Federico De Matteis di M5Stelle, con prot.n.9040 del 10 maggio 2018, riguardante la richiesta all’amministrazione Marotta di rimuovere le barriere architettoniche, che sono da impedimento per le persone affette da disabilità, adottando i piani strategici PEBA (piano eliminazione barriere architettoniche) e PAU (piano accessibilità urbano).
A tale proposito, l’assessore al ramo ha fatto sapere che: “L’amministrazione in carica si doterà dei piani PEBA e PAU, integrandoli nell’imminente redazione del PUC, per rendere più funzionale e sicura la mobilità all’interno del territorio comunale ai soggetti affetti da disabilità”.

La consigliera comunale Alessia Tiscione, con delega alle Politiche Comunitarie e presidente della III commissione (pubblica istruzione, attività culturali, sportive e tempo libero, problemi sociali e del lavoro), ha presentato al pubblico consesso tre nuovi regolamenti riguardanti il “sociale”.
Così ha spiegato il primo regolamento: “Questa ‘Consulta comunale a favore dei disabili’ è nata su input dell’assessore alle politiche sociali, il dott. Domenico Sortino, e dal lavoro costante dei membri facenti parte della III commissione, che in questa sede ringrazio; essa è formata da nove articoli, vuole essere l’organo di riferimento delle persone disabili e delle loro famiglie, nei rapporti con l’amministrazione comunale, volta al superamento delle condizioni di emarginazione, e favorire ogni forma di integrazione nell’ambiente di vita della persona con disabilità fisica, psichica o sensoriale”. La consulta, sottoposta a votazione, ha ottenuto esito positivo; vista l’importanza del tema, quasi tutta l’opposizione tranne il consigliere De Matteis ha espresso pare favorevole.

Il secondo regolamento esaminato ha riguardato la “Commissione per la parità di diritti ed opportunità”, che Alessia Tiscione ha spiegato in modo esaustivo facendo sapere che “Tale regolamento formato da dieci articoli, ha il compito di promuovere l’uguaglianza tra i sessi, rimuovendo ogni discriminazione diretta o indiretta basata sul genere, appartenenza etnica, il credo religioso o le convinzioni personali che miri a riconoscere e rispettare la dignità di ogni persona”.
Il pubblico consesso si è espresso in modo favorevole, dichiarando l’immediata eseguibilità del regolamento, anche se il consigliere di opposizione Della Peruta aveva sollevato il suo personale disappunto sull’art n. 3 del regolamento.

Il terzo regolamento esposto dalla presidente della III Commissione riguardava la “Consulta comunale degli anziani”.
Tiscione ha spiegato che “Anche questo regolamento è nato dallo stimolo del dott. Sortino e la sua redazione è stato il frutto del lavoro dei consiglieri facenti parte della III commissione. Esso ha nella sua interezza otto articoli ben strutturati, volti a tutelare il ruolo sociale delle persone anziane e di valorizzarne l’esperienza sia nel settore civico, sociale e culturale. Questa nuova consulta si impegnerà a promuovere in accordo con l’amministrazione attività dirette a favorire lo scambio tra generazioni diverse, in particolar modo nel rapporto con i giovani”.
Il regolamento è stato approvato: i rappresentanti dell’opposizione durante la votazione hanno abbandonato momentaneamente l’aula consiliare, rientrando a votazione avvenuta.

A chiudere i lavori del consiglio comunale è stata l’importante e significativa approvazione della modifica del regolamento del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile presentata dal delegato Protezione Civile, il consigliere comunale Mattia Tripaldella. In aula consiliare presenti molti valorosi volontari della nostra Protezione Civile capitanati dal coordinatore Ciro De Maio, visibilmente emozionati ed accorsi per assistere allo svecchiamento del regolamento del loro corpo di appartenenza.
Tripaldella ha da subito, a nome di tutta della cittadinanza, ringraziato i volontari della Protezione Civile per l’encomiabile lavoro svolto e che continueranno a svolgere negli anni a venire ed ha espressamente precisato che “I volontari non percepiscono nessun compenso dall’amministrazione ed il loro operato è totalmente gratuito; sono sempre presenti e meritano tutto il nostro il rispetto; come ogni organo vigente ha bisogno di regole alle quali attenersi e quindi visto che da molti anni il regolamento era rimasto inerme si è deciso di apportare qualche modifica volta al suo miglioramento”.
Anche il Sindaco Vito Marotta si è voluto congratulare personalmente con i volontari, riconoscendo al coordinatore Ciro De Maio la competenza necessaria e la dedizione, che da ben 15 anni contraddistingue l’operato del nostro grande Nucleo della Protezione Civile, attribuendone tanti meriti e tante soddisfazioni sempre a disposizione dell’intera collettività.


Giovanna Tramontano
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Regolamento

Consulta Comunale a favore delle persone Disabili

Art.1

È istituita la Consulta Comunale a favore delle persone Disabili, quale organo di riferimento delle persone disabili e delle loro famiglie, nei rapporti con l’Amministrazione Comunale: a garanzia di una rete di servizi stabili, volti al superamento di condizioni di emarginazione e che assicurino la piena partecipazione alla vita sociale e familiare, la promozione del tempo libero, la vita associativa, il sostegno a situazioni particolari di bisogno.

Essa è l’assise generale permanente dei rappresentanti dei cittadini disabili e delle loro famiglie, dell’Associazionismo cittadino in materia e di quanti operano, a qualsiasi titolo esclusivamente nell’ambito e nel settore della disabilità.

La Consulta ha il suo ufficio di Segreteria e Sala Assembleare in locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale su Delibera di Giunta.

Tale locale dovrà essere aperto su richiesta di convocazione – riunione Consulta.

I componenti della Consulta sono i diretti custodi del locale e rispondono personalmente dei danni e/o ammanchi eventualmente provocati alla struttura e ai beni, durante lo svolgimento delle attività gestite direttamente.

Pertanto, l’ Amministrazione Comunale è sollevata da ogni e qualsivoglia responsabilità per quanto dovesse verificarsi a causa dell’uso suddetto.

Art.2

La Consulta opera con le forze sociali e le istituzioni per la realizzazione di un piano integrato di interventi sulle Politiche Sociali a favore delle persone disabili.

La Consulta, in particolare, nel rispetto della gestione sociale, garantisce la piena partecipazione delle persone disabili alla programmazione, alla progettazione ed alla proposta delle scelte in tutti i campi amministrativi di intervento a favore delle disabilità. In particolare analizza i bisogni, avanza proposte per interventi che nell’ottica della “sicurezza sociale”, siano volti al miglioramento delle condizioni generali di vita.

Art.3

La Consulta è composta dai seguenti membri:

  • Assessore alle Politiche Sociali

  • N. 8 disabili e/o i loro familiari residenti della Città di San Nicola la Strada e/o un Rappresentante le Associazioni che operano esclusivamente nel settore della disabilità aventi come soci disabili residenti nel territorio Comunale nominati dal Consiglio Comunale.

  • Assistente Sociale del Comune che funge da Segretario senza diritto di voto.

  • Entro Novanta giorni dalla delibera Consiliare di approvazione del seguente regolamento , l’ufficio di competenza provvede alla pubblicazione di avviso di adesione alla Consulta.

  • Visto l’avviso e il termine per la presentazione delle richieste, i soggetti interessati dovranno presentare richiesta all’Ufficio Servizi Sociali del Comune.

  • Successivamente il Consiglio Comunale nomina la Consulta.

Art.4

Scopo fondamentale della Consulta è quello di rimuovere ogni ostacolo che limiti il diritto di Cittadinanza attiva ai cittadini disabili.

In particolare persegue i seguenti fini:

  1. Favorire ogni forma di integrazione nell’ambiente di vita della persona con disabilità fisica, psichica o sensoriale;

  2. Promuovere iniziative volte al miglioramento dell’autonomia personale e all’esercizio del diritto alla “cittadinanza attiva”;

  3. Stimolare l’istituzione, il potenziamento e l’integrazione dei servizi territoriali socio/sanitari tesi al soddisfacimento dei bisogni ed al miglioramento della qualità della vita;

  4. Promuovere sul territorio la cultura dell’ ”inclusione”.

Art.5

Per gli scopi di cui al precedente art.4, la Consulta Comunale a favore delle persone disabili:

  1. Esprime pareri consultivi su richiesta dell’Assessore delegato alle Politiche Sociali, su atti che si ripercuotono direttamente o indirettamente sulla disabilità;

  2. Formula proposte consultive agli organi comunali sulla istituzione, gestione e fruizione dei servizi inerenti la disabilità;

Art.6

La Consulta al proprio interno elegge il Presidente scelto tra le persone disabili o i loro familiari ed in assenza di loro candidature tra i rappresentanti le Associazioni , di cui all’art.3.

Il Presidente dura in carica per tutto il mandato dell’Amministrazione comunale e può essere confermato per un solo mandato.

Il Presidente individua, in caso di temporaneo impedimento o assenza, un sostituto tra i membri della Consulta a cui delega per iscritto le sue funzioni.

Art.7

La Consulta è convocata dal Presidente, con avviso scritto, e-mail o messaggio telefonico o via fax con la specifica dell’ordine del giorno, da inviare a tutti i componenti almeno 7 giorni prima della seduta.

Oltre che per iniziativa del Presidente, la convocazione può essere richiesta dall’Assessore alle Politiche Sociali e da almeno ¼ dei componenti la Consulta, con nota inviata al Presidente, contenente l’ordine del giorno.

Le decisioni dell’Assemblea sono prese a maggioranza assoluta dei presenti.

Per il raggiungimento degli scopi di cui all’art.4 e 5, la Consulta può operare per gruppi di studio, individuati e coordinati secondo le direttiva della Consulta stessa.

In seno all’Assemblea si possono costruire gruppi tematici, per specifiche problematiche ( lavoro, scuola, famiglia e tempo libero, prevenzione, riabilitazione, ecc.) fasce di età, al fine di favorire la partecipazione e l’effettiva funzionalità. I gruppi si riferiscono e si attengono alle decisioni dell’ Assemblea.

I Gruppi ed il Presidente possono inoltre richiedere l’intervento di esperti in singole materie per gli scopi di cui agli art. 4 e 5.

Art.8

Il Presidente è il portavoce della Consulta rapportandosi con l’Assessore alle Politiche Sociali e la Commissione preposta.

Art.9

La partecipazione alla Consulta e l’assunzione di cariche è a titolo gratuito




REGOLAMENTO COMMISSIONE PER LA PARITA’ DI DIRITTI E OPPORTUNITA’

Il presente regolamento si ispira allo spirito delle leggi n. 164 del 22 giugno 1990 , n. 125 del 10 aprile 1991, del D. Lgs 11 aprile 2006 n. 198 e dello Statuto del Comune di San Nicola la Strada

Articolo 1 Costituzione della Commissione

Al fine di assicurare la piena realizzazione del contenuto dell’art. 3 della Costituzione, è istituita la “Commissione per la parità di diritti e opportunità” con il compito di promuovere l’uguaglianza tra i sessi, rimuovendo ogni discriminazione diretta e indiretta basata sul genere, l’appartenenza etnica, il credo religioso o le convinzioni personali, le disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, condizioni di lavoro di impiego e che miri a riconosce e rispettare la dignità di ogni persona, a prescindere dal proprio status personale, sociale, economico e giuridico ed ogni ostacolo di fatto limitativo delle parità.

Articolo 2 Competenze e funzioni della Commissione

La Commissione è un organismo con funzioni propositive e consultive e svolge il ruolo di supporto nell'elaborazione e nell' attivazione delle politiche di Pari Opportunità.

La Commissione cura i rapporti con gli Enti e gli Organismi con i quali individua forme di collaborazione e di programmi comuni. Cura inoltre i rapporti con ogni altro soggetto che concorra alla realizzazione delle sue finalità istituzionali.

La Commissione nell'esercizio della sua attività, in ogni caso, non può assumere atti e/o impegni verso terzi che obblighino l'Ente, in particolare per quanto riguarda oneri finanziari.

La Commissione in particolare, persegue gli obiettivi di:

a. promuovere e diffondere la cultura dell'uguaglianza tra uomo e donna, rimuovendo ogni discriminazione diretta e indiretta basata sul genere, l’appartenenza etnica, il credo religioso o le convinzioni personali, le disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, condizioni di lavoro di impiego e che miri a riconosce e rispettare la dignità di ogni persona, a prescindere dal proprio status personale, sociale, economico e giuridico ed ogni ostacolo di fatto limitativo delle parità, in tutti campi e su tutto il territorio comunale;

b. formulare proposte al Sindaco e all’ Assessore delegato alle Pari Opportunità, al fine di realizzare la parità e assicurare pari opportunità;

c. valutare lo stato di attuazione nel Comune delle leggi statali, regionali, delle disposizioni comunitarie ed internazionali nei riguardi della condizione femminile;

d. operare per la rimozione di ogni forma di discriminazione rilevata o denunciata, in materia di Pari Opportunità.

Articolo 3 Costituzione, Durata e composizione della Commissione

La Commissione è costituita con Decreto Sindacale entro novanta giorni dalla data di esecutività della delibera consiliare di approvazione del presente Regolamento.

La Commissione delle Pari Opportunità dura in carica quanto il Consiglio Comunale e, comunque, esercita le sue funzioni fino all’insediamento della nuova Commissione.

La Commissione è composta da 16 membri. I membri sono nominati dal Sindaco, su designazione dei Consiglieri Comunali di maggioranza e di minoranza ai quali spetta designare un membro ciascuno.

Ciascun gruppo nella designazione dei componenti, dovrà assicurare la maggioranza al genere femminile.

Nel caso in cui il gruppo consiliare sia composto da un solo Consigliere, dovrà designare unicamente 1 componente donna;

nel caso di gruppi consiliari composti da 2 Consiglieri Comunali, saranno designati 1 componente di genere femminile e 1 componente di genere maschile;

per i gruppi consiliari superiori a 2 Consiglieri Comunali, dovrà in ogni caso essere assicurato nella scelta dei membri della Commissione, la maggioranza di genere femminile.

I membri della Commissione sono scelti in base alle competenze professionali e/o di esperienza nel settore delle Pari Opportunità.

Oltre ai 16 membri che compongono la Commissione, Possono partecipare senza diritto al voto, senza percepire alcun compenso e senza alcuna possibilità di ricoprire cariche all’ interno della stessa, l’ Assessore delegato alle Pari Opportunità e le donne elette alla carica di Consigliere Comunale.

Articolo 4 Presidenza della Commissione

Il Sindaco nomina la/il Presidente.

La/Il Presidente della Commissione nomina La/Il Vicepresidente tra i membri indicati dai gruppi della minoranza . La/Il Presidente della Commissione nomina la/il Segretaria/o tra i membri della Commissione. La/Il Presidente, la/il Vicepresidente e la/il Segretaria/o costituiscono l'Ufficio di Presidenza.

La carica di Presidente e Vice Presidente è incompatibile con quella di Assessore e di Consigliere Comunale.

La/ Il Vicepresidente sostituisce la/il Presidente nel caso di temporanea assenza o su delega della/o stessa/o.

Articolo 5 Convocazione della Commissione e validità delle sedute

Nella prima seduta, la/il Presidente nomina La/ Il Vicepresidente e la/il Segretaria/o

La Commissione delle Pari Opportunità è convocata:

   b) dalla/dal Presidente della Commissione delle Pari Opportunità;

   c) su richiesta di un terzo dei componenti la Commissione.

Le sedute della Commissione sono valide se è presente, in prima convocazione, la maggioranza assoluta dei componenti l’assemblea. In 2a convocazione da tenersi a non meno due ore di distanza dalla prima, con la presenza di almeno un terzo dei membri.

La/Il Presidente ha il compito di redigere l'ordine del giorno, di convocare la Commissione e di curare l'attuazione delle iniziative decise dalla stessa.

L'avviso di convocazione, redatto in forma scritta, contiene l'indicazione degli argomenti da trattare nel corso della seduta, deve pervenire ai componenti almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza il termine è ridotto a 24 ore. Il relativo avviso viene effettuato a mezzo di posta elettronica.

La Commissione deve essere convocata entro l0 giorni, quando ne facciano richiesta almeno un terzo dei suoi componenti.

La Commissione si riunisce almeno una volta al mese.

Per l’espletamento della propria attività la Commissione si riunisce presso sedi Comunali, a seconda delle disponibilità.

Articolo 6 Validità delle decisioni

Le decisioni della Commissione sono assunte a voto palese salvo che sulle questioni che riguardano persone o sugli argomenti per i quali, anche su proposte di un singolo componente, la Commissione decide di procedere con voto segreto.

È richiesto il voto favorevole della maggioranza dei componenti per le seguenti votazioni:

- programmi e progetti di attività della Commissione dei gruppi di lavoro;

- decisioni sull 'eventuale utilizzo delle risorse a disposizione;

- approvazione della relazione annuale.

Negli altri casi le decisioni sono prese a maggioranza dei presenti.

Articolo 7 Gruppi di Lavoro

Per lo svolgimento delle proprie attività, la Commissione può articolarsi in gruppi di lavoro, eventualmente con la partecipazione volontaria di esperti e consulenti a titolo gratuito.

Articolo 8 Oneri finanziari e personale

La partecipazione ai lavori della Commissione da parte dei Componenti non prevede compenso ed è senza oneri a carico del bilancio comunale.

La Commissione, per l'organizzazione delle proprie attività, potrà avvalersi della collaborazione del personale   del settore di riferimento.

Articolo 9 Documentazione e relazioni

La Commissione fornisce le opportune informazioni sulle iniziative assunte, curandone la diffusione. La Commissione trasmette entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione per il Sindaco, per l’ assessore delegato alle Pari Opportunità e per la Commissione Consiliare di competenza contenente la specifica illustrazione delle attività svolte corredata da osservazioni e proposte per la programmazione dell'attività futura.

Articolo 10 Disposizioni finali

1. Il presente regolamento entra in vigore dopo l'espletamento delle ordinarie procedure di pubblicazione della deliberazione di approvazione.

2. Con effetto dall'entrata in vigore del presente regolamento è abrogato quello precedentemente Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 9 del 06/02/2002

3. Per tutto quanto non espressamente disciplinato dal presente Regolamento, si rinvia allo Statuto e al Regolamento del Consiglio Comunale.



Regolamento

Consulta Comunale degli anziani

Art.1

Il Comune di San Nicola la Strada riconosce nella solidarietà tra tutti i Cittadini e nel principio del pieno sviluppo della dignità della persona umana, i valori cui uniformare ogni attività sociale rivolta con e per la Comunità.

Al fine di tutelare il ruolo sociale delle persone anziane e di valorizzarne l’ esperienza, di promuoverne e sostenere ogni iniziativa sociale atta a favorirne l’integrazione e l’aggregazione, è costituita la Consulta Comunale degli Anziani, organismo consultivo e propositivo garante della partecipazione e del confronto tra le realtà sociali, culturali ed educative della Città.

Art.2

La Consulta degli Anziani è un organo consultivo e propositivo del Comune che contribuisce a promuovere iniziative culturali, sociali e ricreative a favore di tutta la Comunità.

Essa collabora con gli altri organismi comunali (Servizi Sociali, Commissione Consiliare Competente, Assessorato alle Politiche sociali) e con le Associazioni presenti in loco ed è coordinata dal Responsabile Amministrativo del Settore Politiche Sociali.

Art.3

La Consulta degli Anziani è composta dai seguenti membri:

  • Assessore alle Politiche Sociali

  • N.8 Anziani (4 donne e 4 uomini) di età superiore ai 65 anni, residenti nella Città di San Nicola la Strada nominati dal Consiglio Comunale in base alla loro propensione, interesse e disponibilità in attività a carattere civico e sociale a servizio della Comunità Cittadina.

  • Assistente Sociale del Comune che funge da Segretario, non avente diritto di voto.

  • La scelta di tali componenti sarà, inoltre, valutata in base all’esperienza svolta nel settore civico,sociale e culturale in atto o pregresso al servizio della Città.

  • Entro 90 giorni dalla delibera Consiliare di approvazione del seguente Regolamento, l’ufficio di competenza provvede alla pubblicazione di avviso di adesione alla Consulta.

  • Visto l’avviso e il termine per la presentazione delle richieste, i soggetti interessati dovranno presentare richiesta all’Ufficio Servizi Sociali del Comune.

  • Successivamente il Consiglio Comunale nomina la Consulta.

Art. 4

La Consulta al proprio interno elegge il Presidente scelto tra i componenti della Consulta stessa. Il Presidente dura in carica tutto il mandato dell’ Amministrazione comunale.

Il Presidente individua, in caso di temporaneo impedimento o assenza, un sostituto tra i membri della Consulta a cui delega per iscritto le sue funzioni.

La Consulta si riunisce di norma, ogni tre mesi dietro convocazione del Presidente o su richiesta dei componenti della Consulta stessa, con preavviso scritto e recapitato nei modi di legge.

I componenti della Consulta rimangono in carica per tutta la durata del Consiglio Comunale.

I componenti della Consulta esplicano le funzioni esclusivamente a titolo gratuito.

Art.5

Sede della Consulta degli Anziani, aperta a tutta la Comunità, è il locale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

Tale locale dovrà essere aperto su richiesta di convocazione-riunione Consulta.

I componenti della Consulta sono i diretti custodi dei locali e rispondono personalmente dei danni e/o ammanchi eventualmente provocati alla struttura e ai beni, durante lo svolgimento delle sedute. Pertanto, l’Amministrazione Comunale è sollevata da ogni e qualsivoglia responsabilità per quanto dovesse verificarsi a causa dell’uso suddetto.

Art.6

La Consulta può esprimere pareri, elaborare proposte in merito alle attività ricreative/culturali , di soggiorno estivo e iniziative che riguardano il coinvolgimento della comunità. Cura con particolare attenzione iniziative di attività socialmente utili atte a favorire l’aggregazione e il reinserimento degli anziani nella propria comunità. Si impegna con l’Amministrazione per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale , delle aree verdi e per la salvaguardia dell’identità storica della Città. Promuove attività dirette a favorire lo scambio e il dialogo tra generazioni diverse, in particolar modo nel rapporto con i giovani.

Art.7

Ogni attività e/o iniziativa di cui al precedente articolo, promossa e curata di concerto con l’ Amministrazione Comunale, verrà sottoposta all’attenzione degli organi competenti( Giunta Comunale).

Art.8

Ogni variazione o modifica del presente Regolamento istitutivo della Consulta Comunale degli Anziani, potrà avere luogo solo con apposito atto deliberativo del Consiglio Comunale, previo passaggio attraverso la Commissione Consiliare preposta di codesto Ente.