Al Don Bosco si è ribadito il NO al biodigestore a Ponteselice

L’importante convegno promosso dal Movimento “Speranza per Caserta” non ha visto, purtroppo, una grande partecipazione di pubblico…


Il 25 giugno, alle ore 18.00, al Teatro Don Bosco di Caserta, si è svolto il dibattito divulgativo contro il biodigestore di Ponteselice, con l’organizzazione a cura del Movimento “Speranza per Caserta”.
Tra i relatori, l’ex Direttore dell’Arpac di Caserta, Nicola Santagata, l’Assessore Pietro Nardi di Casagiove, i Consiglieri Comunali di “Speranza per Caserta” Norma Naim e Francesco Apperti e il Coordinatore del movimento Michele Miccolo.
Sono intervenuti anche l’On. Del Monaco e l’Avv. Paolo Centore.
Come annunciato, è mancato il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Assente anche, per problemi logistici, il prof. Tanzarella.

Il Dottor Nicola Santagata ha aperto gli interventi con una precisa analisi tecnica delle criticità dei biodigestori, dal Nord Italia alla Germania, dove i rischi ambientali e gli incidenti sono cosa comune. In Italia, l’ultimo caso in ordine di tempo è stato del 2013 nel padovano, colla moria bovina.

L’Assessore Nardi ha portato i saluti del Sindaco di Casagiove, impossibilitato a partecipare per motivi istituzionali e, ovviamente, ha esplicitato il massimo appoggio all’iniziativa.

L’Apperti si è concentrato sulle alternative possibili, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento dell’impianto. Egli ha evidenziato la necessità di una reale partecipazione cittadina, come invece avviene a Napoli, grazie all’attività del Sindaco De Magistris.

Michele Miccolo ha fatto presente come il problema rifiuti costituisca fetta importante dei proventi della Camorra, notevolmente deluso dalla risposta di Caserta, sorda o noncurante rispetto a ciò che avviene.

E’ intervenuto anche l’On. Antonio Del Monaco, con la preziosa testimonianza sull’ex collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, confermando il fatto che l’immondizia, di fatto, valga più del traffico della droga.

L’avvocato Centore ha aggiornato sullo stato del ricorso e ha ribadito i due importanti vincoli che dovrebbero frenare la costruzione dell’impianto, quello “matematico” (grandezza massima delle costruzioni nella zona) e il Piano ASI. Inoltre, “strana” è apparsa la risposta del TAR, che mette in dubbio la legittimità e la competenza di tutti i movimenti politici e non (sindaci compresi) impegnati nella lotta contro Ponteselice.

Norma Naim ha diretto l’intervento sulle condizioni delle falde acquifere di Lo Uttaro e dell’importanza avuta dalla passata lotta politica. Un fatto particolarmente grave, per la Naim, è stato l’ostacolo disposto contro le mozioni presentante al Comune di Caserta (con necessità dell’intervento dello stesso Prefetto). Inoltre, ha precisato Norma Naim, altrettanto ambigua è stata l’astensione dell’Opposizione, soprattutto da parte di Forza Italia.
Un’ottima iniziativa, un appuntamento di grande qualità per la cui realizzazione hanno profuso enormi sforzi gli organizzatori. Peccato, però, per la scarsa partecipazione di pubblico: appena 50 persone presenti, per 400 posti a sedere. Decisamente sconfortante...

Antonio Dentice d’Accadia
©Corriere di San Nicola