FORMAZIONE PROFESSIONALE: CASERTA MESSA K.O. DALLA REGIONE


Giulia Aglione denuncia la iniqua graduatoria per l’assegnazione dei fondi regionali, che penalizza fortemente la nostra provincia.


Giulia Aglione, intraprendente imprenditrice nel settore della formazione professionale, ha denunciato il silenzio delle amministrazioni casertane nella spinosa vicenda riguardante la iniqua assegnazione dei finanziamenti regionali, che vedono Caserta e provincia perdere dodici milioni di euro a vantaggio di Napoli.
”I comuni di Terra di Lavoro” , ha detto in un comunicato stampa la giovane attivista del Nuovo Psi, da pochi giorni promossa nella dirigenza nazionale del partito ed in procinto di candidarsi per il consiglio comunale di San Nicola la Strada- “ancora una volta stanno a guardare. Un'altra opportunità derivante dal Pit Reggia, Grandi Attrattori, sfuma per Caserta a vantaggio di strutture formative di altre province”.  
Il riferimento è alla pubblicazione, sul B.U.R.C. della Regione Campania dello scorso 6 febbraio, della graduatoria delle azioni formative finanziate dal PIT Reggia, che vede assegnatarie di tali iniziative enti e/o società di altre province della Campania, “il tutto in difformità dello spirito agevolativo dell'iniziativa, che aveva ad oggetto il potenziamento di specifiche qualifiche professionali da spendere sul territorio casertano in relazione ad azioni di sostegno e sviluppo del turismo, del recupero artistico ed architettonico e dell'economia sociale di Terra di Lavoro”.
“La cosa grave che investe le realtà formative casertane -afferma Aglione- è data dal fatto che, nonostante il bando prevedesse che le proposte formative dovevano essere presentate da enti e/o società aventi sede operative in Caserta, in regola con l'accreditamento della Regione Campania ai sensi del DGR 808/2004, la graduatoria premia strutture che non risultano avere sedi operative in provincia di Caserta, né risultano inserite negli elenchi degli enti che alla data di vigenza del bando e alla data di pubblicazione della graduatoria avessero superato l'analisi documentale e/o fossero in regime di norma transitoria. Ancora una volta, dunque, vince il Napolicentrismo, che conquista i finanziamenti destinati a Caserta, i quali genereranno ricadute reddituali positive nella città capoluogo e non nella città di destinazione delle agevolazioni previste dal POR Campania 2000/2006. Tutto ciò accade nel pieno silenzio delle amministrazioni casertane deputate a garantire la corretta applicazione delle agevolazioni previste dal citato POR. E desta meraviglia come l'Ente Provincia, in linea politica con la gestione della Regione Campania, non abbia fatto sentire la propria voce e non sia stata garantista di un’azione politico-aamministrativa in grado di offrire a Caserta e alle strutture formative casertane in regola con le norme di accreditamento, la giusta visibilità e la possibilità di operare in maniera produttiva per l'economia della città. Il silenzio delle amministrazioni locali è ancor più grave se ci si sofferma sul fatto che enti di formazione operanti in provincia di Caserta hanno dovuto sostenere ingenti investimenti per superare i parametri imposti dalla DGR 808/2004”.
“A questo punto non possiamo assolutamente stare a guardare”, tuona Aglione, della quale è noto, da tempo, l’impegno nel dare impulso e voce ai giovani del territorio al fine di creare prospettive occupazionali e di contribuire, con la forza che dispone, alla crescita dell'economia locale, attraverso azioni di interesse collettivo.
"Bisogna assolutamente richiamare l'attenzione delle istituzioni su questa incresciosa vicenda"  -conclude la leader neopiessina- "invitandole ad un approfondito esame del proprio dovere istituzionale”.


(nella foto, Giulia Aglione)