La grande eredità di Don Tommaso Cuciniello

Otto anni fa moriva il sacerdote e amico di tutti: in molti suoi scritti, alcuni dei quali inediti, la cultura e la sensibilità, ma anche l’amarezza per una terra che ama troppo poco la bellezza. 

 

Don Tommaso Cuciniello è scomparso prematuramente durante un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore presso il Policlinico di Napoli il 27 ottobre del 2010.
“Pregate per me” disse alla sua comunità prima di sottoporsi all’operazione.
I funerali furono celebrati il 29 ottobre a S. Sofia, la chiesa collegiata, in quel giorno gremita di fedeli accorsi per l’ultimo saluto al sacerdote.
E’ stato professore di religione accompagnando molti ragazzi nel cammino della fede, ma non tutti sanno che Don Tommaso era un uomo colto, amava l’arte e la bellezza. Dalla sua allegria contagiosa raramente trapelava la grandezza della sua cultura e la profondità della sua fede.

Nato a Giugliano il 25 agosto del 1952, fu ordinato sacerdote il 18 settembre 1976. Laureato in Teologia Biblica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sez. “S.Luigi” dei PP. Gesuiti a Posillipo (Napoli), fu parroco della Chiesa del Purgatorio e per anni guida della comunità e dell’ACR dove matura la sua vocazione l’attuale Mons. Gerardo Belzaino, parroco della chiesa di San Massimiliano M. Kolbe. Don Tommaso diventa parroco di Sant’Anna fino all’ultimo giorno di vita. E’ stato professore di Sacra Scrittura (Nuovo testamento) presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose “San Paolo” di Aversa e di Religione Cattolica al Liceo Classico “Cartesio” di Giugliano.
Ha pubblicato per le Edizioni Escuela nel 1999 “Anna, tibi Templum”, studio storico della Platea parrocchiale di S. Anna, 2001, “Caro Gesù Bambino – Lettere natalizie di fine millennio” (con vignette di Francesco del Vaglio), “Accadde in quei giorni – La cronaca dei testimoni” (2007, Graus Editori) e infine “Piccolo rosario biblico” (edizioni Messaggero Padova nel 2010).
L’associazione Nolite Timere Onlus nell’anno della sua scomparsa gli dedica “In memoria di Don Tommaso Cuciniello” a cura di Teresa Caterino e con la prefazione di S.E.R. Card. Crescenzio Sepe, stampato a cura di Aura Graph srl. Il libro ripercorre la vita del religioso attraverso memorie e racconti di quanti lo hanno conosciuto; molti gli scritti inediti e le testimonianze raccolte nel testo.
Nel settembre 1998 Don Tommaso è promotore, insieme alla Pro- loco e Mimmo Savino, del Progetto Giugliano “Museo Aperto”, con la partecipazione di Regione Campania e Istituto San Paolo. L’iniziativa vede la nascita di una piccola raccolta di cartoline delle Maioliche Votive (in tutto 7) del ‘700-‘800 a Giugliano in Campania (molte delle quali trafugate), come spiega proprio Don Tommaso all’interno della busta che le contiene con la seguente presentazione: «Dieci anni fa, nel febbraio del 1988, l’associazione culturale “l’Arco” proponeva una mostra fotografica sulle maioliche votive del ‘700 presenti sul nostro territorio. Precedentemente, tale iniziativa era stata proposta dalla comunità della chiesa del Purgatorio. Giugliano veniva sollecitata ad interessarsi a questa forma di arte minore (ma non per questo meno arte) espressa dalla devozione e dalla fede dei nostri padri. E’ trascorso un decennio e i trafugatori non sono stati a guardare. Molte di quelle mattonelle non custodiscono più i nostri crocicchi: stanno ad allietare qualche collezionista solitario. Quella esperienza voleva invogliare i responsabili della cosa pubblica a prendere iniziative per la conservazione e il restauro delle stesse e, in un ‘ottica illuminata, curare un allestimento museale. Non è stato così, unica fortunata opera quella di via Sant’Anna: restauro con protezione vitrea effettuato nel 1997. Forse perché la più significativa e la più nota. E le altre? Rimane qualcosa? Forse! In mani private? Meglio così! La presente iniziativa della Pro-Loco, promossa dall’attento e diligente presidente Prof. Mimmo Savino, è un tuffo nella memoria storica e, purtroppo, solo fotografica. Troppo tardi per rammaricarsi. Troppo poco si è fatto, a parte le faraoniche opere che vorrebbero stupire ma che non arricchiscono lo spirito. Il bello, anche se in fotografia continuerà a salvare il mondo. Il nostro passato non può essere mai ignorato, si rischierebbe di non crescere e di dare sempre più ampi spazi alla barbarie. Settembre 1998. Tommaso Cuciniello». 
Grande studioso e teologo, Don Tommaso ha sperimentato nuove forme letterarie, come dimostrano numerosi suoi scritti, pubblicati nel libro dell’Associazione Nolite Timere Onlus in sua memoria: prosa e poesia. Gli scritti si ispirano alle sacre scritture da lui studiate e oggetto di meditazione.

Nel 2007, come già detto, viene pubblicato il romanzo Accadde in quei giorni – La cronaca dei testimoni.
Ecco la trama:

Fabio decide di trascorrere qualche giorno nell’abbazia di San Guglielmo. Finalmente ha recuperato un po’ di giorni per sé e vuole condividere la vita contemplativa ma operosa della piccola comunità di monaci. Nella grande biblioteca viene accolto da Albert, un monaco di origine tedesca, che gli offre in lettura il manoscritto di un confratello, scomparso anni prima, rinvenuto dietro una scaffalatura: la Passione di Cristo, letta con gli occhi e attraverso i ricordi dei testimoni. Un testo che stimola ad avvicinarsi al Vangelo. Cronaca, narrazione dei fatti, ma non solo. Un fluire di sentimenti profondi e personali che tira fuori l’intimo dei personaggi coinvolti. Un linguaggio semplice, ma forbito, profondo, trascinante, coinvolgente. Un libro che parla al cuore, romanzato per certi versi, ma reale, dettato dalla fede e che suscita fede.
Dopo appena 5 anni dalla sua morte arriva all’amministrazione comunale e successivamente ai commissari straordinari la richiesta di intitolare una piazza al teologo, all’uomo di cultura e di grande umanità che ha fatto tanto per la sua comunità. Sono, però necessari dieci anni prima che iniziative del genere possano realizzarsi.
Il 27 ottobre prossimo ricorrerà l’ottavo anno dalla sua morte; manca poco e l’amministrazione comunale e il popolo di Giugliano saprà riconoscere la grandezza del suo Don Tommaso Cuciniello.

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola
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