Piscina, Puc e altre “date” del 2018 nella conferenza stampa di fine anno

Vito Marotta, con la giunta quasi al completo e alcuni consiglieri, ha fatto il punto con la stampa sull’attività amministrativa dell’anno in chiusura.

Nello spazio dedicato alle domande dei giornalisti, Nicola Ciaramella ha sollecitato la necessità di multare i “trasgressori della raccolta” e ha chiesto lumi sulla atavica questione del Teatro Plauto.

 

Domenica 30 dicembre, con inizio alle ore 9.30, presso l’aula Consiliare del Comune di San Nicola la Strada, si è svolta la tradizionale conferenza stampa di fine anno indetta dal sindaco per fare un consuntivo delle attività e dei lavori svolti dall’amministrazione comunale nell’anno che va a finire.
E’ stata la quarta per l’amministrazione guidata da Vito Marotta, dopo quelle del 2015 (relativa ai primi sei mesi di mandato), del 2016 e del 2017.
Con gli inviati dei due giornali sannicolesi (il quotidiano Corriere di San Nicola e il settimanale Sabatononsolosport) e rappresentanti di altre testate, presenti il sindaco, gli assessori Antonio Megaro (vicesindaco), Maria Natale, Lucio Bernardo e Vincenzo Mazzarella e i consiglieri Antonio Terracciano, Alessia Tiscione, Giovanni Motta e Saverio Martire.
Il Primo Cittadino ha voluto da subito ringraziare gli organi di stampa per il fattivo contributo e l’attenzione che dedicano alla città nell’informare costantemente la popolazione.
Ringraziamenti, poi, ai due componenti dell’amministrazione (Sortino e Pascarella) che nel corso dell’anno hanno deciso di dimettersi per motivi personali.
Un saluto ed un arrivederci a presto al consigliere Mastroianni, attualmente a riposo per motivi di salute.
Altri ringraziamenti alla macchina comunale, spesso messa a dura prova dai vari problemi che quotidianamente si presentano, alla Polizia Municipale, al Gruppo della Protezione Civile ed al Comitato per l’ambiente e il territorio, l’organismo di partecipazione popolare, a carattere consultivo e propositivo, istituito da meno di due anni.

A differenza del passato, il sindaco ha scelto questa volta di fare un resoconto dell’attività non per singoli settori, ma schematizzando la conferenza stampa partendo da alcune date simboliche e da due impegni particolari assunti a margine dell’anno passato e oggi in larga parte portati a compimento: la piscina e il Piano Urbanistico Comunale.
«Per quanto riguarda la piscina comunale -ha detto Marotta- il 9 novembre 2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana la gara per la gestione di questa importante struttura sportiva che ha bisogno di professionalità per essere gestita al meglio; il 10 dicembre 2018 è scaduto il termine per la ricezione delle offerte: ne sono arrivate due, da parte di due società napoletane; il 20 dicembre 2018 si è avuta la prima seduta dell’ASMEL, la centrale di committenza presso la quale si sta svolgendo la gara, dove è stato chiesto un soccorso istruttorio, strumento che consente di rimediare a delle piccole irregolarità circa documenti o informazioni allo scopo di limitare le ipotesi di esclusione per le sole carenze gravi. Ai primi giorni di gennaio la commissione si riunirà nuovamente. In tempi celeri, dunque, la gestione della struttura dovrebbe essere affidata alla società aggiudicatrice».

L’altro impegno preso dall’amministrazione era quello relativo al Piano Urbanistico Comunale.
«Il 21 dicembre 2018 -ha proseguito nel suo discorso il Primo Cittadino- la giunta comunale ha approvato sia gli indirizzi programmatici, sia uno schema di convenzione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, in particolare con il Dipartimento di Architettura e disegno industriale. Ci siamo affidati a tali professionalità elevate perché riteniamo che la pianificazione del territorio è importantissima per il futuro della città. Sarà un lavoro duro, ma che dobbiamo fare in maniera celere per recuperare il tempo che ci siamo lasciati alle spalle, anche perché dobbiamo rientrare in alcune indicazioni previste dalla legge; in particolare mi riferisco al piano territoriale regionale, al piano territoriale di coordinamento provinciale, alle dichiarazioni di vincolo del DM del 19 aprile del 1996 del Ministero dei Beni Culturali e ai vincoli esistenti presso il territorio comunale. Il nostro PUC avrà, infatti, delle ovvie limitazioni in relazione a tutti questi piani sovraordinati e alle norme vigenti. Gli indirizzi che la giunta ha dettato sono quelli di garantire la conservazione di tutte le risorse comuni degli spazi verdi, di rivitalizzare e riqualificare le aree abbandonate o svantaggiate, di dare precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio già esistente, di rendere agevole e fruibile ogni spazio ed attrezzatura di edificio sia pubblico che privato anche tenendo presente delle ridotte capacità motorie e sensoriali di una parte della cittadinanza».

«Piano piano andiamo avanti senza proclami e senza invocare alibi o scusanti», ha poi spiegato Vito Marotta, ricordando il dissesto finanziario, ovvero il fallimento del nostro comune proclamato nel 2014, la tromba d’aria e «altre circostanze che aggravano la nostra non facile situazione come la possibilità di non poter assumere nuovi dipendenti in sostituzione dei pensionati o di chi ci ha improvvisamente lasciati».

Tra i vari altri argomenti, egli ha voluto sottolineare le iniziative realizzate «con al centro le persone», ovvero la presentazione del “pacco alla camorra”, la partita di calcio fra trapiantati e dipendenti Asl, il palazzo illuminato di viola nella giornata per il tumore al pancreas, l’incontro con la comunità senegalese sulla raccolta differenziata.
Poi le altre date significative del 2018:

-26 maggio, inaugurazione del centro di raccolta;

9 giugno, primo spettacolo della terza rassegna teatrale;

-20 giugno, riapertura del centro sportivo “Andrea d’Errico” sul galoppatoio;

-30 luglio, rilievi dell’Arpac (“trincee esplorative”) per la zona ex 167;

-8 agosto, avvio dei recuperi degli oneri di urbanizzazione dai lottizzatori;

-20 settembre, avvio della gara per il rifacimento delle strade cittadine;

-28 dicembre, avvio della procedura per la potatura degli alberi lungo i galoppatoi e sul viale Carlo III.
Marotta ha poi citato i lavori realizzati per l’impianto fognario e per la rete idrica ed elettrica, nonché i finanziamenti ottenuti per indagini e studi di microzone sismiche.
Ha, inoltre, citato la promozione della undicesima edizione (e non la dodicesima, come erroneamente scritto nel progetto, che il Corriere di San Nicola ha pregato di correggere nell’alto interesse dell’identità della manifestazione -ndd) della “Festa del pane canestrato”, per la quale il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale di 25.000 euro, rientrando essa in un progetto di “Eventi per la promozione turistica e la valorizzazione dei territori” deliberato dalla Regione Campania.
Sottolineato, quindi, l’acquisto dello “scan capture”, che in poco più di un mese ha consentito di accertare infrazioni stradali per 12 mila euro.

La parte finale del suo intervento Marotta l’ha dedicata alla vicenda delle bollette dell’acqua, spiegandone la questione che ha provocato disagi a molti cittadini e scusandosi ancora una volta per questo.
«Con posta ordinaria sono state inviate le fatturazioni ordinarie dei canoni 2014 e 2015 (ovvero 27,50 x 2 = 55,00 euro) -ha detto il sindaco, reiterando un po’ quanto già oggetto di un suo recente comunicato stampa pubblicato dal nostro e da altri giornali- e del relativo conguaglio al 31/12/2015. Non avendo tutte le letture delle utenze sannicolesi, il nostro intento era quello di bloccare la situazione al 31 dicembre del 2015, allineando, così, i predetti canoni con i relativi consumi. All’uopo abbiamo previsto tre rate di pagamento, ovvero novembre, gennaio e febbraio, saltando il mese di dicembre».


«Poi, mediante raccomandate postali,
-ha continuato- sono stati inviati, al fine di evitare la prescrizione, gli “Avvisi di liquidazione di morosità” riferiti al 2013. E qui, purtroppo, ci sono state una serie di inesattezze dovute ad errori del sistema informatico sui versamenti postali (in particolare per chi ha pagato in un’unica soluzione). Per il 2013, infatti, il consumo della città iscritto a ruolo da Campania Acqua è pari a oltre un milione e mezzo di euro, ma in cassa ci siamo ritrovati solo la metà. Mancano, dunque, 799.000 euro di acqua che i sannicolesi hanno consumato e non pagato. Alla fine i disguidi si quantificano in una percentuale non più alta del 10% degli avvisi inviati e per un ufficio che nel corso degli anni ha accumulato notevoli ritardi e considerata l’impossibilità di potenziarlo (visto il blocco delle assunzioni legate al dissesto finanziario) parliamo di un margine di imprecisione non particolarmente elevato. Resta, comunque, che vanno recuperate le somme dell’elevato numero di evasori riscontrabile facilmente nella differenza tra gli importi dei ruoli e gli effettivi incassi. Ciò ha imposto all’Ente un dovere di azionare il recupero. Allo scopo, per venire incontro ai cittadini è stato organizzato un ufficio apposito ubicato a piano terra della sede comunale per raccogliere le eventuali istanze di esercizio del potere di autotutela (mediante appositi modelli già predisposti), nonché la possibilità di inviare la relativa documentazione via mail. Inoltre, le ulteriori raccomandate che sono in spedizione in questi giorni potranno, in caso di assenza di reperibilità presso le proprie abitazioni, essere ritirate direttamente al Comune, eliminando il disagio di recarsi presso l’ufficio di Marcianise. Per chi realmente è moroso e sono in tanti ha comunque la possibilità di saldare il dovuto fino a 24 rate mensili senza interessi».
«Ci scusiamo ancora con i cittadini diligenti e puntuali, -ha concluso Marotta- a loro è stato chiesto involontariamente uno sforzo maggiore di “ricostruzione” di una banca dati imprecisa, derivante da anni e anni di superficialità, né l’addetta al servizio, da sola, avrebbe potuto fare di più. A nessuno dei cittadini virtuosi verrà chiesto un euro in più, ma solo la collaborazione per scovare chi non ha mai pagato».

Dopo i consuntivi, i programmi e gli intendimenti. Non ha parlato solo il sindaco. Sollecitati dal direttore Nicola Ciaramella, sono stati chiamati in causa, per due argomenti che spesso trovano spazio sul Corriere di San Nicola, anche gli assessori Lucio Bernardo (Ambiente) e Vincenzo Mazzarella (Spettacolo).

Da giornalista a giornalista: «Quando stavi da questa parte, caro Lucio, lanciavi spesso “mazzate” allo scopo di sollecitare l’amministrazione a comminare multe per i delinquenti che non osservano le norme relative alla raccolta differenziata e sporcano la città. Secondo noi le multe sono un deterrente fondamentale per combattere il fenomeno dell’inciviltà. Ora che sei tu a guidare questo settore dell’amministrazione, cosa ci dici che farai concretamente al riguardo?».

Bernardo, di cui conosciamo la forte determinazione, ha detto di essere contento di rispondere a questa domanda: «Come si sa, già sono programmati degli incontri per sensibilizzare la cittadinanza. Dal 2 gennaio saranno affissi i manifesti relativi a questo calendario. Insieme ad essi, ci sarà anche un altro manifesto con la figura di un vigile urbano...».
Il riferimento è ad una locandina, già pubblicata sul nostro giornale nelle scorse settimane: c’è un vigile stilizzato con in mano una paletta in cui è scritto “Stop”. “Ecovigilanza”, questo il titolo del messaggio lanciato da Amministrazione e Dhi, ovvero “stop” alle discariche a cielo aperto, “stop” al conferimento fuori orario, “stop” all’inquinamento ambientale. E poi la scritta: “Sarà avviata una attività di vigilanza sul territorio da parte della polizia municipale e di operatori ecologici specializzati per il conferimento ordinato dei rifiuti e il mantenimento del decoro urbano. L’attività si concentrerà nelle aree dove si rilevano maggiori criticità”.

«A brevissimo -ha detto Lucio Bernardo- saranno pronti i documenti e gli elementi a supporto che ci consentono di fare le multe. Questo succederà già dai primi di gennaio, ma comunque vogliamo fare prima una nuova campagna di sensibilizzazione con i cittadini, vogliamo di nuovo rinnovare l’invito ad essere corretti, perché poi non ci potranno dire che siamo cattivi, che non lo avevamo detto e che non lo sapevano... Vogliamo essere tolleranti ancora per un mese, ma poi, come il sindaco sa e come proprio in occasione dell’incontro che abbiamo avuto con la polizia municipale ad inizio del mio mandato si è ribadito, si partirà con le multe. Saranno tutti i componenti del corpo di polizia municipale a fare le multe. Allo scopo servirà anche il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Ho fatto una precisa richiesta al sindaco. Saranno istituite, sulla scorta di dispositivi già in essere, ma in modo fisso, lungo la strada perimetrale alle spalle del cimitero, delle “foto trappole”, o “video trappole” come vogliamo chiamarle; che sono dei sistemi di rilevamento, come ci hanno spiegato i tecnici interpellati, che si possono spostare all’occorrenza in vari punti della città. Infatti, grazie alla Dhi e al supervisore Ferrante, conosciamo bene i punti sensibili in cui installarli, dove, cioè, metteremo queste trappole. E’ un mio impegno, stiamo cercando di fornirci degli strumenti legislativi per poterlo fare».

Dalle multe da far pagare ai delinquenti dell’ambiente alla questione, atavica ed ancestrale, del Teatro Plauto.
«Assessore Mazzarella, -ha chiesto Ciaramella traducendo in domanda alcune perplessità dei cittadini che quotidianamente gli giungono sul tema- quando si riuscirà a “restituire” alla cittadinanza il Teatro Plauto, una struttura pubblica che tutti ci invidiano in Campania e forse in tutto il Sud, con un cartellone di spettacoli decente, che valga il prezzo pagato dai sannicolesi per il mutuo all’epoca stipulato?».
Della questione l’assessore aveva già parlato, non molto tempo fa, in Radio Caserta Nuova, proprio nella trasmissione di Ciaramella “L’Occhio su San Nicola”, nonché in risposta ad una interpellanza dell’opposizione.
La cosa non è che si sia modificata più di tanto, perché le parti (Comune e Gestore) sono molto distanti tra di loro.
Si tratta, in effetti, di una convenzione “assurda”, molti punti della quale non sono rispettati: sia dalla Foyer, che ha in affidamento il teatro dal 2013, sia dal Comune, che non ha potuto rendere concreta alla stessa società affidataria, per note vicende giudiziarie legate al sequestro dei cartelloni, la questione “pubblicità”, definita da Mazzarella, e non solo da lui, “incomprensibile”.
Lo stesso assessore ha rivelato i numerosissimi incontri avuti con il gestore per cercare di “azzerare” la convenzione e ripartire daccapo: «Perché è inaccettabile, tra l’altro, la corresponsione da parte del gestore di 40.000 euro annuali, di cui 15.000 in contanti e 25.000 sotto forma di un “costo per pubblicità degli spettacoli da allestire” che non si è mai capito cosa significasse».
«Sappiamo tutti che San Nicola ha un bellissimo rapporto con il teatro -ha detto Mazzarella- e forse questa è l’unica “risorsa” che abbiamo per incentivare anche il turismo... Ma la convenzione che c’è è il nostro problema.... Abbiamo avuto degli scontri tremendi con la società che gestisce il teatro... Abbiamo cercato di partire dallo ...zero a zero...usando un termine calcistico... La nostra proposta era stata quella di azzerare il pregresso e cominciare da capo con una bella rassegna teatrale, con un bel cartellone, ma la società non ha accettato, perché pretende una somma che se non sbaglio è intorno ai 120mila euro per delle migliorie che hanno fatto al teatro, una somma che viene fuori da una interpretazione personale di quella convenzione che noi abbiamo tentato di abolire... Loro non hanno accettato. Quindi si profila un contenzioso. La nostra intenzione, ripeto, è quella di azzerare completamente la convenzione e rifare una gara che venga incontro alle esigenze dell’amministrazione e dei cittadini. Noi non abbiamo fatto una sola riunione con queste persone, ma decine. Abbiamo trovato di fronte un muro. La nostra ultima strada è di portare al termine questo contenzioso e fare una nuova gara».
Nella risposta si è inserito poi anche il sindaco Marotta, ribadendo che le spese pretese dalla Foyer non sono mai state formalmente autorizzate dall’ente, pur comprendendo i motivi tecnici per cui il gestore le ha dovuto fare: «Lo sforzo era di evitare un contenzioso, ma, dopo una serie di “trattative”, alla fine abbiamo formalizzato la contestazione. Loro hanno presentato le controdeduzioni e ora dobbiamo decidere se andare in causa».

«Una Ferrari, insomma, -ha con amarezza chiuso Mazzarella- che abbiamo ma che non riusciamo a mettere in moto».

PS.
Ah, scusateci se siamo stati un po' lunghi e dettagliati, ma noi non siamo tra quelli che, forse per fare presto, si limitano solo a copiare e fotografare comunicati stampa e a pubblicare solo video e audio di quello che succede.
Noi amiamo scrivere solo di nostro pugno e solo con il nostro cervello. Per questo ci mettiamo un po' più di tempo. Per questo, forse, siamo tra le rarità. Buon Anno a tutti.

Giovanna Tramontano e Nicola Ciaramella

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