Giugliano, a quando la “villa comunale”?

In una città di oltre 120mila abitanti non c’è ancora uno spazio verde per i cittadini


 La villa comunale di Giugliano fin dai tempi della sua costruzione è stata spesso oggetto di atti vandalici; non vi è mai stato un servizio di vigilanza e durante gli anni a causa dell’incuria delle amministrazioni che si sono succedute è stata poco praticabile per i cittadini. Già da tempo si parlava di un suo recupero, per dare anche ai giuglianesi uno spazio verde; infatti, l’anno scorso sono stati impiegati nella villa lavoratori socialmente utili, per cui si è sperato che ciò servisse a ridarle una nuova vita. Di recente sono stati installati anche nuovi giochi per i piccoli. La villa è costata milioni di euro e con interventi a singhiozzo si è tentato attraverso diverse gare pubbliche, impiegando altri fondi di recuperare un’opera che ad oggi, a distanza di vent’anni dalla sua costruzione, resta una delusione per l’intera città.

In tutti questi anni i residenti hanno assistito all’inimmaginabile: degrado, atti vandalici, incursioni di gruppi di bulli e a tanto squallore.

Purtroppo da alcuni mesi, precisamente dal 19 settembre 2018, davanti ai cancelli della villa è affissa un’ordinanza del comune, il cui oggetto recita precisamente: Ordinanza Sindacale ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs 267/2000 per l’esecuzione dei “Lavori di realizzazione di parchi e verde pubblico – ulteriori aree attrezzate” all’interno della Villa comunale di Giugliano in Campania.

L’ordinanza precisa che il settore idrico, fognario e manutentivo ha disposto l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione di parchi e verde pubblico, per cui il Dirigente del Settore idrico ha proposto la chiusura per 60 giorni a partire dal 19.09.2018.

In poche parole, a tutela della pubblica e privata incolumità, i cittadini di Giugliano in Campania, paese di oltre 120 mila abitanti, ancora non ha uno spazio verde.

La colpa delle amministrazioni comunali è stata quella di pensare di spendere soldi per la realizzazione di un’opera per poi lasciarla incustodita. La villa comunale di Giugliano, infatti era frequentata (poco) da ragazzi e persone che potevano decidere il bello e cattivo tempo; spesso qui si radunavano gruppi di adolescenti, che a volte litigavano; inoltre molti decidevano di portare i cani per i loro bisogni; la villa è stata frequentata da Rom e spesso da tossicodipendenti. In fondo, senza controlli e vigilanza tutti si sentono liberi di fare quello che vogliono, di infrangere regole e oltrepassare il normale costume di decenza.

Nella vicina Villaricca (31 mila abitanti circa) vi sono due ville comunali, veri e propri polmoni verdi, nelle quali vi è un servizio di vigilanza continuo ed efficiente, giochi per i bambini, un distributore di acqua depurata, custodito. Le ville sono frequentate da persone di ogni età che scelgono il verde per passeggiate, jogging, per portare i bambini a giocare e passare ore piacevoli a contatto con la natura.

Aspetteremo e vedremo se dopo tanti anni, tanti milioni di euro spesi, molti pseudo-interventi e tutto ciò che è avvenuto, la “villa comunale” di Giugliano si trasformerà in villa comunale.

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola