Il primo giorno della “Settimana della Shoah”

Il Prof. Foà, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento, al centro dell’incontro con gli alunni del Diaz nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’assessora Natale. Inattesa ed emozionante la partecipazione della dott.ssa Tiziana Fiz, moglie del Rabbino della Comunità ebraica di Napoli.


Lunedì 14 gennaio, alle ore 11.00, presso il Salone Borbonico, si è svolto il primo incontro della "Settimana della Shoah", iniziativa organizzata dall’amministrazione Marotta, su input dell’assessore alla pubblica istruzione e cultura Maria Natale, per tenere viva la memoria di una delle più grandi tragedie dell’umanità.
In sala presenti gli alunni del triennio del Liceo Diaz, intervenuti per ascoltare la testimonianza di Tullio Foà, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento.
Preziosa come sempre la collaborazione e la disponibilità degli agenti della Locale Polizia Municipale capitanati dal comandante Luigi Salerno Mele e del Nucleo della Protezione Civile coordinati da Ciro De Maio.
A moderare l’incontro e a fare da padrona di casa è stata l’assessore Maria Natale che, nel salutare il pubblico, ha tenuto a porgere i sui personali ringraziamenti ai moltissimi alunni presenti accompagnati dai loro insegnanti.
Non bisogna dimenticare l’orrore e le barbarie perpetrate nella seconda Guerra Mondiale, -ha detto- perché fanno parte della nostra storia, ed un popolo senza storia non ha futuro”.
Agli alunni è stata fatta ascoltare la bellissima canzone “Prayer of the Mothers” della cantante Yael Deckelbaum, che li ha molto emozionati: infatti il testo recita proprio la pace tra i popoli ed il non arrendersi alle avversità, affinché i muri della paura possano un giorno scomparire.
Anche il Sindaco Vito Marotta ha condannato questo scempio, ricordando che il 27 gennaio 1945 le Forze alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi.
Il Giorno della Memoria -ha detto il Primo cittadino- è un momento per ricordare sempre quello che è accaduto; un odio razziale radicato che non deve appartenere alle giovani generazioni”.
L’attenzione maggiore si è avuta quando il prof. Tullio Foà ha iniziato a raccontare la sua storia di bambino napoletano negli anni della guerra, del suo essere ebreo emarginato dalla sua stessa città, delle leggi raziali che furono emanate e delle cattiverie subite dagli ebrei.
Si è avuta anche la presenza, inattesa, della dott.ssa Tiziana Fiz, moglie del Rabbino della Comunità ebraica di Napoli, Ariel Finzi, che ha voluto portare la sua testimonianza, raccontando la storia della sua famiglia e di come suo padre sia stato aiutato da tanta brava gente, che mise a repentaglio la propria vita per salvare tanti ebrei perseguitati.
A conclusione, gli studenti hanno posto delle domande al Prof. Foà, il quale, felicissimo, ha risposto in modo molto semplice ed emozionandosi nel ricordare ancora una volta il suo passato.

Giovanna Tramontano
©Corriere di San Nicola