L’Ambasciatore e Console Generale dell’Ucraina con i Lions al Liceo Manzoni

Nell’incontro si parlerà di una pagina buia della storia dell’Europa del XX secolo: “morte per fame” (Holodomor) del popolo ucraino negli anni della collettivizzazione voluta da Stalin.


Organizzato dal Club “Lions Caserta Vanvitelli” (Distretto 108ya, III Circoscrizione - Zona 9) rappresentato dal Presidente Luigi BIANCHI, con i Soci ed il Direttivo al completo, e con il patrocinio della Provincia di Caserta e del Comune di Caserta, si terrà, lunedì 18 febbraio, alle ore 11.00, presso l’aula Magna del Liceo Manzoni, un convegno alla presenza di
S.E. Ambasciatore di Ucraina in Italia, Yevhen PERELYGIN, e del Console Generale, Viktor HAMOTSKYI.
L’evento, come leggiamo in un comunicato stampa, viene realizzato grazie alla piena disponibilità del Dirigente Scolastico del Liceo Adele Vairo, sempre molto attenta al diritto della conoscenza dei suoi studenti, accogliendo con gran entusiasmo presso il proprio Istituto le massime Autorità diplomatiche che rappresentano in Italia l’Ucraina, insieme a rappresentative Autorità territoriali, tra le quali il Presidente della Provincia di Caserta, il sindaco di Caserta e il Vice Prefetto Vicario di Caserta.
Il convegno, discusso dagli autorevoli Proff.ri della Società Filosofica Italiana, Giuseppina Palazzo; Giovanni Grasso e Giovanni Tranfaglia e moderato dal giornalista Giancristiano Desiderio, verte su una pagina, forse, più buia della storia dell’Europa del XX secolo, l’intento è contribuire a una migliore conoscenza su cause e sviluppi della “morte per fame” (Holodomor) del popolo ucraino negli anni della collettivizzazione voluta da Stalin. All’epoca per carestia pianificata, deportazione e esecuzione in meno di 7 mesi furono lasciati morire più di 7 milioni ucraini, tra cui molti bambini.
Già nel 1933, il Console Italiano Gradenigo con la sede a Kharkiv diede ampia testimonianza sulle circostanze e sulle modalità con cui il regime staliniano procurava la morte per fame di milioni di ucraini.
Nel caso di Holodomor, il ricordo serve a non ripetere gli errori del passato ed a consolidare - difendere i valori della democrazia, perché “le democrazie senza memoria si suicidano”.
Affermare la verità, incrementare la conoscenza e diffondere l’idea di giustizia e di legalità sono priorità sempre più urgenti e richiedono sforzi collettivi comuni. La parola, quando si fonda sulla verità, è sempre arma potente contro i delitti e soprusi, anche nel mondo odierno. Solo così si riuscirà a rendere l’Europa un luogo migliore, più sicuro anche per le generazioni che seguiranno.

da COMUNICATO STAMPA

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

DISTRETTO 108 YA

Anno sociale 2018-2019

Pubblicato da ©Corriere di San Nicola