Si è svolta la tavola rotonda su “Acqua Bene Comune Essenziale per la Vita sulla Terra”

Interessante convegno presso l’associazione “50&Più”.
Relatori i presidenti di Legambiente Campania e Comitato Acquapulita.

Gli obiettivi del Comitato.
Gli articoli del Corriere di San Nicola dedicati al Comitato.

“Acqua Bene Comune Essenziale per la Vita sulla Terra” è il tema trattato in una tavola rotonda tenuta giovedi 9 ottobre, a Caserta, presso l’associazione 50&Più, organizzata in collaborazione con Legambiente circolo di Caserta e Comitato Acquapulita di Caserta.
Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania e Nicola Santagata, presidente del Comitato Acquapulita sono stati i relatori, mentre Gianfranco Tozza del Direttivo Legambiente di Caserta ha svolto il ruolo di moderatore.

Maria Teresa Imparato -così informa la pagina facebook del sodalizio- ha focalizzato l’attenzione su tre tematiche: Tutela, Zero sprechi e Riuso dell’acqua destinata al consumo umano, soffermandosi preliminarmente sull’impegno di Legambiente per aumentare la consapevolezza degli italiani sulla gravità ed importanza del tema acqua e per elaborare proposte di intervento da suggerire per la prossima finanziaria in corso di definizione da parte del Governo.
Entrando nel merito delle grandi criticità connesse alle acque, ha parlato, tra l’altro, della dispersione nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile in Italia che supera il 47% del totale erogato, del consumo eccessivo di acqua per la produzione agricola, della necessità di depurazione dei mari, fiumi e laghi, con particolare riferimento alla situazione campana e casertana. Legambiente svolge un’importante opera di approfondimento sulla salute delle acque principalmente attraverso “Goletta Verde” e i laboratori mobili per il monitoraggio di fiumi (Irno, Sarno. Picentino, in Campania) e laghi in collaborazione con Università e CNR. A livello internazionale, è stato sottolineato come sia indispensabile lavorare per garantire alle future generazioni la disponibilità di acqua necessaria per la vita. Per conseguire questo risultato occorrerà avere classi dirigenti coraggiose, capaci di progettare ed investire efficacemente le risorse necessarie.

Nicola Santagata ha focalizzato, sotto il profilo tecnico, le criticità delle acque sotterranee e superficiali nella provincia di Caserta. In particolare, la sorgente Maretto, fondamentale per l’approvvigionamento di acqua potabile per Caserta e Napoli, va in crisi nel periodo delle piogge a causa del dilavamento di rifiuti ed inquinanti abbandonati sul territorio che provoca alterazione batterica dell’acqua di falda. Ha poi illustrato, con foto e documentazione, la condizione di degrado di fiumi come il Volturno, inquinato nella parte finale del suo percorso da sversamenti di depuratori, scarichi fognari diretti e scarichi da aziende zootecniche e come i Regi Lagni che soffrono degli scarichi delle aziende casearie e dell’uso di abbandonare nel fiume carcasse di bufalotti maschi (non utili per la produzione di latte). Per quanto riguarda il mare del litorale Domiziano – Flegreo, la sua apparente balneabilità per tutta la sua estensione, ad eccezione delle foci dei fiumi, dichiarata dagli organi di controllo competenti sembra risultare più da una modalità non corretta di misurazione degli inquinanti che da una condizione oggettiva.

Si è poi aperto il tavolo a domande e commenti dell’uditorio.
Il moderatore Gianfranco Tozza ha voluto ricordare che è in atto la stesura del Piano Territoriale della Acque da parte della Regione Campania. Si tratta di una opportunità che lascia ben sperare sia perché viene realizzato per la prima volta, sia perché la regione ha chiamato a contribuire per la sua stesura, oltre alle istituzioni, anche associazioni, tra cui Legambiente, e portatori di interessi sociali. Altri numerosi interventi del pubblico presenti si sono focalizzati sulla potabilità dell’acqua e sulla gestione delle reti di distribuzione. Si è parlato del mancato rispetto dei risultati del referendum popolare sull’acqua pubblica approvato quasi all’unanimità dagli elettori, ma sostanzialmente “eluso” dalla classe politica, e sono state poste molte domande sull’acqua che sgorga dal rubinetto di casa.

(da pagina fb del Comitato Acquapulita)
Pubblicato e diffuso da ©Corriere di San Nicola


Perchè è nato il Comitato Acquapulita e come intende conseguire il proprio obiettivo fondante

Il Comitato Acquapulita è nato con la finalità di difendere la purezza delle acque destinate al consumo umano nella provincia di Caserta. Per conseguire questo obiettivo, potrà svolgere le seguenti attività:

  1. a) Mettere in atto ogni azione utile ad innalzare il grado di consapevolezza della popolazione, e soprattutto di quella giovanile, sulla assoluta necessità di tutelare l’ambiente e la purezza delle acque;
  2. b) Interagire con tutte le istituzioni preposte alla gestione amministrativa della tutela dell’acqua mediante incontri diretti, caratterizzati da alto contenuto tecnico, manifestazioni organizzate, individuazione e contrasto delle aree di inadempienza della gestione istituzionale;
  3. c) Curare ed estendere i contatti con la cittadinanza, le aziende, gli organi, enti pubblici o privati, ed in genere con tutti gli ambienti professionali legati al settore della tutela delle risorse idriche, ivi compresi altri comitati o associazioni;
  4. d) Promuovere lo scambio e la diffusione di informazioni in merito alle problematiche della tutela della sicurezza dell’acqua, anche mediante la realizzazione di strumenti di studio, ricerca e documentazione sul tema;
  5. e) Promuovere tutte le iniziative necessarie per sostenere e sviluppare, a tutti i livelli, una corretta informazione ed una adeguata formazione del cittadino/utente;
  6. f) Favorire ogni azione utile ad ottenere il riconoscimento dei diritti dei cittadini da parte delle amministrazioni pubbliche e degli enti nonché delle aziende che prestano servizi di interesse pubblico con il pieno riconoscimento all’Associazione Acquapulita, in qualità di ente rappresentativo di collettività dei cittadini, della legittimazione ad agire in giudizio, in tutte le sedi, anche costituendosi parte civile per la tutela degli interessi patrimoniali e non patrimoniali del cittadino ed utente;
  7. g) Ottenere forme riparatorie idonee a correggere ed eliminare gli effetti dannosi derivanti dagli atti e comportamenti lesivi degli interessi dei cittadini e degli utenti;
  8. h) Promuovere tutte le azioni, anche giudiziarie contro ogni forma di inquinamento;
  9. i) Svolgere ogni altra attività non specificamente menzionata in tale elenco ma comunque collegata con quelle precedenti, purché coerente con le finalità istituzionali e idonea a perseguirne il raggiungimento.

    (dalla pagina facebook “Associazione Acquapulita”)

Gli articoli che il Corriere di San Nicola ha dedicato al Comitato Acquapulita sin dalla sua recente costituzione (il quotidiano diretto da Nicola Ciaramella è l'unico giornale che finora ha dato risalto alla nascita e alle iniziative del Comitato Acquapulita): 
 
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