«Liberare il Volturno dal degrado!»

Il Comune di Capua ha avviato la costituzione di un “contratto” per la riqualificazione del fiume. Tra gli aderenti, il "Comitato Acquapulita" presieduto da Nicola Santagata.

Il Comitato Acquapulita OdV Caserta, presieduto dal sannicolese Nicola Santagata, noto medico microbiologo già direttore dell’Arpac, ha aderito al gruppo di lavoro per la elaborazione del costituendo “Contratto di Fiume Volturno”, una iniziativa che, seguendo un protocollo tracciato dalla comunità europea, intende definire le azioni necessarie per la riqualificazione del fiume.
Si tratta, come specifica l’informativa diramata dal sindaco di Capua, nella sua qualità di capofila del gruppo di progetto, dell’avvio dell’Analisi conoscitiva preliminare integrata allo stato attuale sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio di riferimento. Questa attività preliminare, a sua volta, è finalizzata all’avvio dei tavoli di elaborazione e di condivisione tecnica, ai sensi del Manifesto di intenti approvato dal consiglio comunale di Capua in data 1/10/2019 con delibera n.25, che elenca le criticità riscontrate, le opportunità di sviluppo e gli interventi auspicabili.
Le acque del fiume Volturno -recita il documento- laddove solcano territori di tutela dei parchi nazionali e regionali e di altre aree protette con un elevato grado di naturalità, a bassa densità abitativa ed impatto ambientale basso, sono di buona qualità. Invece, nella Piana Campana fortemente urbanizzata, recapito ultimo dei carichi inquinanti di origine civile (salmonella), agricola (nitrati), industriale (metalli), sono fortemente compromesse. Il fiume Volturno da Castel Volturno fino alla diga di Triflisco è navigabile, per cui può essere una risorsa inestimabile per turismo, occupazione giovanile, sviluppo socioeconomico e di una agricoltura storicamente matrice fondamentale di un territorio, attualmente in forte sofferenza. Elemento centrale di tale ricostruzione deve essere il recupero della qualità d’acqua. Si deve recuperare un sistema efficiente di depurazione delle acque reflue civili, risolvere le criticità idrauliche e paesaggistiche. Bisogna liberare il Volturno dal degrado perché le potenzialità di sviluppo sono ragguardevoli”.

©Corriere di San Nicola
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