IMU e TASI 2014, l’assessore al bilancio chiarisce




Enza Perna: “Le aliquote al massimo a decorrere dal 2014 le ha stabilite il Commissario, come sancisce la legge per i comuni in dissesto. L’annualità non è prescritta. Si è atteso l’ultimo momento per non gravare ulteriormente sul cittadino nel quinquennio trascorso. Per i rimborsi Tasi si valuterà caso per caso”.












«Gent. Contribuente, per l’anno 2014, primo esercizio di risanamento per l’ente a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario del 31/12/2014, si è dovuta applicare l’aliquota massima per IMU e TASI, in ossequio al D.M. 55580 del 10/3/2016 ed in esecuzione delle deliberazioni del Commissario Prefettizio 03/2014 e 02/2015...».

Comincia così la lettera inviata dal Comune di San Nicola la Strada, a firma dell’Assessore al Bilancio e Tributi, Enza Perna, ai contribuenti sannicolesi nel periodo prenatalizio.
La missiva di accompagnamento dell’ “avviso di accertamento” così continua:

-Cosa è accaduto? Perché sono arrivati nuovi avvisi di accertamento su IMU e TASI 2014?

«Il Commissario Prefettizio il 31 dicembre del 2014, alle ore 18, -ha detto Enza Perna, assessore al bilancio e tributi del Comune- ha dichiarato il dissesto finanziario ed in osservanza di quanto previsto dalle leggi ha deliberato le aliquote per il nostro Comune nella misura massima già a decorrere dal 1 gennaio 2014. Nulla avrebbe potuto fare, quindi, l’Amministrazione Comunale in quanto la delibera del Commissario Prefettizio sull’aumento delle aliquote non è revocabile, non è soggetta ad annullamento ed ha efficacia per cinque anni a decorrere dall’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2014-2018». 


-E quindi?

«L’ Ente si è visto costretto, pena il danno erariale, ad emettere gli avvisi di accertamento (senza sanzioni ed interessi) per recuperare la differenza di aliquota tra quanto stabilito dal Commissario Prefettizio e quanto già pagato dal cittadino contribuente». 


-Ma l’annualità del 2014 non è prescritta?

«No, in quanto gli avvisi di accertamento sono stati consegnati a Poste Italiane nei termini utili ad evitare la prescrizione». 


-Perché gli avvisi sono stati inviati solo adesso?

«Si è voluto evitare di gravare ulteriormente sul cittadino nel quinquennio trascorso di risanamento legato al dissesto.
Non a caso, terminato questo periodo, anche per il 2020 è in programmazione una graduale riduzione delle aliquote e delle tariffe come già avvenuto nel 2019 con la riduzione dei costi della emissione per la carta d’identità, nonché la riduzione del 10% della TARI. Proseguiremo nella stessa direzione anche quest’anno».


-E per quanto riguarda gli eventuali rimborsi TASI?

«Ogni situazione dovrà essere valutata caso per caso. L’ufficio competente, che a partire dalla prossima settimana verrà potenziato, provvederà a soddisfare le richieste dei cittadini relative alle singole posizioni tributarie». 

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