L’ironia partenopea ai tempi del Covid-19

Dalla fantasia dei napoletani maschere da sub trasformate in respiratori 

Easy Covid-19 è il nome del dispositivo che una Start Up di Brescia si appresta a realizzare, seguendo i suggerimenti di un ex primario, Renato Favero. Già prima dello scoppio dell’emergenza, a Napoli in Via Toledo un anziano signore passeggiava con una maschera con boccaglio fra l’incredulità dei passanti. Anche sui social sono circolate foto analoghe al supermercato e per strada, a dimostrazione dell’ironia e della fantasia del popolo napoletano, che in ogni situazione trova sempre l’occasione per sorridere. La Insinnova è il nome della Start Up di Brescia che rimuoverà il boccaglio per inserire valvole stampate in 3D, trasformando le maschere da Sub in respiratori C-pap per la terapia sub-intensiva. Cristian Fracassi già aveva stampato le valvole in 3D per l’ospedale di Chiari.

Sul sito web della Insinnova si legge fra l’altro:

Nei giorni scorsi siamo stati contattati da un ex primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, il Dott. Renato Favero, che è venuto a conoscenza di Isinnova tramite un medico dell’Ospedale di Chiari, struttura per la quale stavamo realizzando con stampa 3d le valvole d’emergenza per respiratori. Il Dottor Favero ha condiviso con noi un’idea per far fronte alla possibile penuria di maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva, che sta emergendo come concreata problematica legata alla diffusione del Covid-19: si tratta della costruzione di una maschera respiratoria d’emergenza riadattando una maschera da snorkeling già in commercio. Abbiamo analizzato la proposta assieme all’inventore (il Dott. Favero). Abbiamo contattato in breve tempo Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. L’azienda si è resa immediatamente disponibile a collaborare fornendo il disegno CAD della maschera che avevamo individuato. Il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, che abbiamo chiamato valvola Charlotte, e che abbiamo stampato in breve tempo tramite stampa 3d. Il prototipo nel suo insieme è stato testato su un nostro collega direttamente all’Ospedale di Chiari, agganciandolo al corpo del respiratore, e si è dimostrato correttamente funzionante. Ribadiamo che l’idea si rivolge a strutture sanitarie e vuole aiutare a realizzare un maschera d’emergenza nel caso di una conclamata situazione di difficoltà nel reperimento di fornitura sanitaria ufficiale, solitamente impiegata. Né la maschera né il raccordo valvolare sono certificati e il loro impiego è subordinato a una situazione di cogente necessità. L’uso da parte del paziente è subordinato all’accettazione dell’utilizzo di un dispositivo biomedicale non certificato, tramite dichiarazione firmata.

Stante la bontà del progetto, abbiamo deciso di brevettare in urgenza la valvola di raccordo, per impedire eventuali speculazioni sul prezzo del componente. Chiariamo che il brevetto rimarrà ad uso libero perché è nostra intenzione che tutti gli ospedali in stato di necessità possano usufruirne. Abbiamo deciso di condividere liberamente il file per la realizzazione del raccordo in stampa 3d. Chiariamo che la nostra iniziativa è totalmente priva di scopo di lucro, non percepiremo diritti sull’idea del raccordo o né sulla vendita delle maschere Decathlon.

Sul sito della Start up si trovano tutte le indicazioni per poter trasformare le maschere in respiratori, dalla liberatoria a firma del paziente, alle istruzioni del Ministero della Salute su come attivare la procedura d’emergenza, autorizzazioni, immagini e istruzioni tecniche.

IMPORTANTE! PER L’ACQUISTO DELLE MASCHERE GLI OSPEDALI DOVREBBERO COORDINARSI A LIVELLO PROVINCIALE E GESTIRE GLI ACQUISTI TRAMITE LA PROTEZIONE CIVILE.

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola 

(Foto a sx da sito Insinnova, a dx di Gianni Simeoli)