Il Comitato decide e poi… “smentisce categoricamente”… No, non ci credo! Non è possibile! Forse c’è di mezzo il diavolo.

Rispondo io perché ho dato io alla mia diligentissima collaboratrice Lidia Marino il materiale e gli spunti per redigere l’articolo… “incriminato”.

Facciamo la storia dettagliata dei fatti, così ci si potrà rendere conto di una cosa …incredibile.

-Martedi 23 agosto scrivo al Presidente del Comitato Cittadino Città Partecipata, Nicola Lambo: «Carissimo Presidente, spero di poterci incontrare, appena sarà possibile, per fare un punto giornalistico sulla preziosa attività del Comitato ed anche per parlare di quel vecchio "sogno" di Don Oreste. Desidererei tantissimo avviare, con Voi, qualche iniziativa in merito. Intanto, mi auguro che altri amici possano iscriversi al Gruppo Fb "Don Oreste non è andato via!". Un abbraccio ed un saluto carissimo. Nicola Ciaramella».

-Poche ore dopo il Presidente mi risponde: «A fine settimana sarò di ritorno a San Nicola e ci vedremo senz'altro. Un abbraccio fraterno».

-Martedi 13 settembre 2016, alle ore 13:13, mi giunge questa mail inviata dal Comitato Cittadino San Nicola la Strada – Città Partecipata, in cui viene comunicato ai soci il Verbale della riunione del Consiglio Direttivo dell’associazione svoltosi il giorno precedente, ossia il 12 settembre.
“Dopo il periodo di vacanze estive” -comunica il Segretario- “riprendono gli incontri settimanali del Consiglio. Nel seguito è riportato il verbale della riunione di ieri”. La mail così continua: Verbale riunione Consiglio Direttivo del 12 settembre 2016. Riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Cittadino S. Nicola la Strada presso la sede di via Appia, 8, ore 18.00.
Presenti: Cataletti, De Matteis, Gallo, Inglese, Lambo, Pennino, Russo A. sr, Santasilia. Altri soci presenti: Bello, Iannelli, Petrullo.
Argomenti discussi: 1) Sostegno all’iniziativa del “Girasole” per l’organizzazione di un Convegno sul morbo di Parkinson; 2) Segnalazione di odori sgradevoli in alcune aree di S. Nicola durante la scorsa settimana; 3) Sostegno alla lotta dei condomini del parco Mecos; 4) Questione chiesa della Rotonda di S. Nicola.

Sintesi della discussione

punto 4) Questione chiesa della Rotonda di S. Nicola

Il Consiglio decide di voler sostenere il progetto che fu del compianto nostro Presidente onorario, don Oreste. A tale scopo, decide di approfondire l’iniziativa del socio Nicola Ciaramella su questo stesso tema (apertura di un gruppo pubblico dedicato su facebook) per capire quali contributi potrà apportare il Comitato Cittadino. Successivamente, si cercherà un contatto anche con il parroco don Filippo. La riunione viene chiusa alle ore 20 circa.

-Mercoledi 14 settembre. La notizia, bella, pura e semplice, è perfettamente e coerentemente in linea con quanto lo stesso Comitato aveva già scritto e diffuso su facebook dopo la morte di Don Oreste.
Ecco, infatti, cosa si legge, tra l’altro, in un post del 6 luglio: “…quel seme di Don Oreste non può morire così miseramente occorre che le vecchie dispute siano messe da parte; le forze imprenditoriali di cui è ricco il territorio diano un impulso economico alla realizzazione di questo sogno; la volontà di costruire qualcosa di comune e di nuovo sarà la molla per unire le forze e realizzare finalmente ciò che in trent’anni non si è riuscito a fare. E questo sarà senz’altro un segno tangibile della vera commemorazione della figura di don Oreste al di là delle parole di convenienza dette una settimana fa dinanzi ad una bara”.
Ed ecco cosa si legge in un altro post pubblicato il 30 luglio: “Ciao Oreste! A presto nella Gloria del Padre con la convinzione che ci aiuterai a realizzare l’opera che più hai desiderato su questa terra non per te, ma per migliaia di parrocchiani”.
Insomma, la decisione del Comitato “di voler sostenere il progetto” e di “approfondire l’iniziativa del socio Nicola Ciaramella su questo stesso tema” suscita in me entusiasmo e speranza di poter riproporre, con l’aiuto del Comitato, all’attenzione dei parrocchiani e dei cittadini di San Nicola, una questione che sembrava essersi assopita, se non addirittura dissolta, dopo l’instancabile impegno profuso per moltissimi lustri dall’amatissimo Don Oreste. Il Corriere di San Nicola ed il sottoscritto erano sempre stati pronti a stargli al fianco, come dimostrano i tantissimi articoli scritti al riguardo (tutti visualizzabili sul sito del giornale): la possibilità di proseguire questo difficile cammino insieme con il Comitato mi affascina e mi arreca gioia.

Ne parlo con la mia collaboratrice Marino, che ha carpito la mia contentezza; le consegno le fonti (i post fb del comitato, i due messaggi con il presidente e il verbale del consiglio direttivo) e le affido incarico di redigere un articolo allo scopo di informare il vasto pubblico dei lettori e cittadini della decisione presa dal consiglio. Decisione che, non mi stancherò mai di ripetere, reputo di grande importanza per la tematica che è mio desiderio riproporre all’attenzione dei sannicolesi. Nulla di più.

Lidia Marino, con lodevole diligenza, recependo in maniera precisa e corretta quanto riportato nel citato verbale, scrive questo articolo e lo pubblica sul Corriere di San Nicola:

«Il “sogno” di Don Oreste più vivo che mai…Il Comitato Città Partecipata si affianca all’iniziativa di Nicola Ciaramella (fondatore del gruppo social “Don Oreste non è andato via!”) per approfondire l’eventualità di una ripresa del vecchio progetto di costruire una nuova chiesa alla Rotonda.

Accogliendo prontamente l’appassionato invito rivolto, qualche settimana fa, da Nicola Ciaramella al presidente Nicola Lambo, il consiglio direttivo del Comitato Cittadino San Nicola Città Partecipata ha deciso, nella riunione svoltasi il 12 settembre, di sostenere l’idea di una ripresa del vecchissimo progetto che fu di Don Oreste Farina (il “sogno” di una nuova chiesa di Santa Maria della Pietà alla Rotonda), approfondendo l’iniziativa del direttore del Corriere di San Nicola di promuovere il gruppo pubblico su facebook “Don Oreste non è andato via!” dedicato al compianto presidente onorario del sodalizio, scomparso lo scorso giugno. Prossimamente ci saranno altri incontri per capire quali contributi alla questione potrà apportare il Comitato Cittadino».

Lidia Marino riporta esattamente quanto dice il verbale. Né più né meno. Con diligenza e precisione. Nel nome della gioia che aveva letto nei miei occhi.

-Martedi 27 settembre, alle ore 17:14, giunge alla redazione del Corriere di San Nicola questo “comunicato”:

«In relazione ad un articolo apparso qualche giorno fa sul Corriere di San Nicola a firma Lidia Marino circa l’invito rivolto dal giornale al presidente Nicola Lambo, il consiglio direttivo del Comitato Cittadino San Nicola Città Partecipata smentisce categoricamente di aver preso l’impegno di sostenere l’idea di contribuire a realizzare una nuova chiesa alla Rotonda, atavico sogno del compianto Don Oreste. Anzi nella riunione svoltasi il 12 settembre, si è ribadito che prima di appoggiare qualsiasi tipo di azione in tal senso è da consultare preventivamente l’attuale parroco Don Filippo Frattolillo e la Curia vescovile di Caserta.
Inoltre bisognerebbe conoscere anche la reale opinione dell’intera popolazione sannicolese della parrocchia al fine di ottenere una notevole spinta sulla realizzazione di un’opera così importante.
Il Comitato, da solo, ed in tempi non sospetti ha sempre perorato le problematiche connesse alla Chiesa di Santa Maria della Pietà; purtroppo con scarsi risultati, come gli appelli più volte reiterati circa il reperimento di una notevole somma di denaro servita per riparare la struttura dalle intemperie del tempo e preservare l’incolumità dei fedeli. Sembra che tuttora ci sia ancora un residuo da pagare alla ditta appaltatrice. Quindi andiamoci piano con entusiasmi populistici che non hanno una base solida, credibile e soprattutto reale. La Segreteriadel Comitato. »

Incredibilmente sorprendente!
Non trovo altre parole per definire questo “comunicato”. No, non ci credo, deve esserci qualcosa che non riesco a capire.
Non è possibile che gli onorabilissimi consiglieri del Comitato Cittadino rinneghino quanto hanno, loro stessi, deliberato e poi comunicato a tutti i soci del sodalizio.
No, non è possibile! Non capisco cosa sia successo!
No, non è possibile, mi vengono i brividi.
Non è possibile che persone degne della massima stima come il presidente Lambo, il segretario Pennino e i consiglieri Cataletti, De Matteis, Gallo, Inglese, Russo e Santasilia possano smentire “categoricamente” una loro decisione ufficiale (che non mi stancherò mai di definire meravigliosa per l’ulteriore decoro che arreca alla già preziosa attività del Comitato, di cui mi onoro di essere socio).

No, non è possibile che dopo aver scritto su facebook “le forze imprenditoriali di cui è ricco il territorio diano un impulso economico alla realizzazione di questo sogno; la volontà di costruire qualcosa di comune e di nuovo sarà la molla per unire le forze e realizzare finalmente ciò che in trent’anni non si è riuscito a fare” e “Ciao, Oreste! A presto con la convinzione che ci aiuterai a realizzare l’opera che più hai desiderato su questa terra non per te, ma per migliaia di parrocchiani”, il Comitato si rimangi tutte queste belle parole.

No, non è possibile.
E non capisco neanche perché, ammesso che ci fosse stato qualcosa da rettificare -e non è assolutamente questo il caso, visto la corrispondenza perfetta tra quanto scritto nel verbale e nell’articolo- gli onorabilissimi consiglieri deliberanti, con i quali il sottoscritto intrattiene reciproci rapporti di stima e cordialità, non me lo abbiano chiesto con la correttezza che li contraddistingue, scegliendo di farlo con un “comunicato” stampa fuori luogo e sconcertante per le conclusioni dedotte, come se il sottoscritto fosse quasi ...un delinquente.

NO, non è possibile.
Non ci riesco proprio a spiegarmi cosa possa essere successo.

Questo “comunicato”, comunque, per quanto sconcertante per i motivi che sto spiegando, non mi genera affatto amarezza.
La mia stima per i consiglieri che hanno preso quella decisione è immensa e sincera. Ho piena fiducia che si possa “rispolverare” la vecchia questione della nuova chiesa alla Rotonda. Per questo cercherò di battermi con tutte le mie forze e il mio amore indistruttibile per Don Oreste, che dall’Alto mi guiderà in qualsiasi iniziativa che avrò la possibilità di realizzare, oltre a quella già avviata, e fortemente sostenuta dal calore della gente, della fondazione del Gruppo Facebook “Don Oreste non è andato via”. E’, questo, un mio personale omaggio ad un grande protagonista della storia sannicolese. Lo scopo è di tenerne sempre vivo il ricordo attraverso la riproposizione degli infiniti spazi che il Corriere di San Nicola gli ha dedicato e di sperare nell’impegno della comunità cristiana affinché mai si spenga la luce su quel “sogno” rimasto tale. Don Oreste mi ha donato, ha donato alla città di San Nicola la Strada, venticinque meravigliosi anni. Un faro sempre acceso. Un aiuto a nessuno mai mancato per capire come camminare sul sentiero della fede. Una ricchezza spirituale infinita per chi è stato testimone delle sue virtù, della sua grandezza di missionario dell’amore e della fratellanza, del suo incessante ed instancabile impegno per la comunità, dei sentimenti di carità che hanno sempre animato la sua vita. Don Oreste è stato sublime maestro di insegnamenti per tanta gente. E’ stato parte immensamente importante, significativa, incancellabile dell’esistenza di chi lo ha amato veramente. Fare qualcosa per tenere sempre accesa quella luce di cui è impregnato il suo cammino è dovere di chi lo ha amato senza pregiudizi, con il cuore fervente di cristiano.
Al di là dei grandi rapporti personali che ho avuto con lui, credo decisamente di essere il giornalista che più di tutti ha tracciato le eccezionali virtù di Don Oreste sin dai primi giorni della sua venuta in terra sannicolese.
E’ praticamente infinito il dossier di articoli, interviste, video, audio, foto, ecc. che il Corriere di San Nicola ha pubblicato, dal 1997 (da quando cioè è nato) ad oggi, per diffondere gli inimitabili sentimenti di carità che hanno sempre animato la vita dell’amatissimo parroco di S. Maria della Pietà. Sono infiniti gli spazi che gli ho dedicato per raccontarne le tantissime “battaglie” da egli combattute in nome della solidarietà e della giustizia sociale. Grazie alla miriade infinita di tracce che si trovano nel Corriere di San Nicola, che sto riproponendo un po’ alla volta anche nel Gruppo Facebook, lo incontro tutti i giorni. E tutti i giorni vorrò ripercorrerle tutte. Affinché mai si spenga la luce che ha donato alla comunità sannicolese, di cui io sono piccolissima, quasi invisibile parte.
Quello della “nuova chiesa” è un “sogno” che impone a chi ci ha veramente creduto, insieme con lui, di continuare a lottare. Per realizzarlo. Per dedicarlo a lui, che anche da Lassù aspetta. Chiedo a tutti coloro che amano San Nicola la Strada, con i fatti e non a chiacchiere, e a tutti coloro che hanno amato veramente Don Oreste, di fare qualcosa, di proporre qualcosa, di impegnarsi per continuare questa dura battaglia che Don Oreste ha condotto per tantissimi anni, ricavandone solo delusione ed amarezze. Nessuno, da solo, potrà mai farcela. Occorre che tutti offriamo il massimo impegno e facciamo giungere la nostra voce. Agli amministratori, ai politici, agli enti associativi, a chi dice di amare questa città ed i protagonisti della sua luminosa storia. Io, per quello che possa rappresentare il mio impegno di piccolo, umile, libero, appassionato giornalista innamorato pazzo di San Nicola la Strada, ce la metterò tutta per tenere quotidianamente accesa la speranza di realizzare, un giorno, quel “sogno” rimasto scolpito nella mente e nel cuore di Don Oreste.

La decisione presa dal Consiglio direttivo del Comitato di “voler sostenere il progetto che fu del compianto don Oreste, approfondendo l’iniziativa del socio Nicola Ciaramella su questo stesso tema (apertura di un gruppo pubblico dedicato su facebook)” mi arreca onore e sono certo che darà buoni frutti in ordine alla ripresa della dovuta attenzione da dedicare ad una problematica (il “sogno”, difficilissimo ma mai da abbandonare, di una nuova chiesa alla Rotonda) che sta a cuore a tutti coloro che hanno veramente amato Don Oreste. Sono certissimo che, insieme, con il sostegno del Comitato e di chiunque altro voglia impegnarsi, si potrà tenere vivo, più che mai, quel “sogno”, tanto difficile ma mai da abbandonare, di una nuova chiesa alla Rotonda. Studiandone, ovviamente, i relativi aspetti per comprendere dove veramente si potrà arrivare.

Per far sì che il “sogno” non muoia ci vuole “entusiasmo”, semplicemente entusiasmo, né più né meno, esattamente quello che anima le iniziative di un umile cristiano, quello che ci vuole e serve per arginare l’indifferenza e lo squallore che abbondano senza freni da queste parti.
Quell’entusiasmo, grandissimo, genuino, radioso, che sempre mi raccomandava Don Oreste.
Quell’entusiasmo che accende, nonostante le amarezze, il cuore di chi ama. 

A proposito, pochi giorni fa ho messo su facebook e nel gruppo “Don Oreste non è andato via” (al quale si sono finora iscritti solo pochissimi soci del Comitato che ha Don Oreste quale presidente onorario…) uno “spezzone” tratto dalla videointervista "Don Oreste cuore e rabbia" del 9 giugno 2009, nel quale l'amatissimo parroco di Santa Maria della Pietà ebbe ad esprimermi, mai nascondendo la sua speranza ed il suo entusiasmo, tutto il suo disappunto sulla mancata donazione del terreno destinato alla costruzione della nuova chiesa: un "sogno" rimasto irrealizzato, ma che voglio assolutamente riproporre all'attenzione di tutti.
Ma come si fa a non gioire dell’entusiasmo di Don Oreste? Come si fa a non dare tutto per la realizzazione di un meraviglioso “sogno”, a beneficio di tutta la città, che un meraviglioso protagonista della storia di questa città ha con inesauribile entusiasmo coltivato per un quarto di secolo? 
Come si fa a non gioire di quell’entusiasmo, di quella fiducia, di quella serenità, di quell’amore per le cose belle che ha sempre animato Don Oreste e che dovrebbe animare il cuore di ogni vero, solido, credibile e soprattutto umile cristiano?

E’ questo il sentimento che io cerco di accrescere con tutta la forza, giorno dopo giorno, per continuare una “battaglia” che ha bisogno di essere sostenuta con coraggio e, soprattutto, coerenza.
Nel nome di una grande speranza che va coltivata e non seppellita.

E poi, tanto per finire, e questo lo ripeto con l’entusiasmo che mi anima nel pensare a quanto ho amato ed amo Don Oreste, una cosa ci tengo io a precisarla e spero sia ben chiara a tutti coloro che mi leggono: certo, mi sarebbe di onore, come ho detto, trovarmi al fianco di un comitato cittadino per affrontare questo difficile ma non impossibile percorso; ma, comunque sia, non sarà certamente un comitato cittadino a farmi venir meno l’entusiasmo mio personale e quello che quotidianamente mi manifestano tantissimi cittadini.

Comunque, NO, non è possibile.
Non ci riesco proprio a spiegarmi cosa possa essere successo.
Ho atteso un po’ di giorni prima di rispondere a questo incredibilmente sorprendente “comunicato” per pensare a tutte le possibili spiegazioni, ma non sono riuscito a trovarne una.
Non è assolutamente possibile che il Consiglio Direttivo del Comitato, rappresentato da persone di elevatissima caratura morale, di eccezionale equilibrio, di grandissimo senso di correttezza, che ben conosco e alle quali mi legano rapporti di sincera ed immensa stima, abbia potuto scrivere questo “comunicato”, per giunta usando questi toni.
Mi rifiuto categoricamente di pensarlo!
No. Non è possibile! I consiglieri del Comitato sono tutte persone perbene, meritevoli della massima stima e considerazione. Non hanno potuto fare questo!

Probabilmente ci si è messo di mezzo il diavolo, che è sempre lì, dietro l’angolo, sempre pronto a colpire con la sua cattiveria e la tetraggine della sua presunzione.

Nicola Ciaramella

 

Cronistoria dell'INCREDIBILE...Ma quando di mezzo c'è il diavolo...


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