"Ripartiamo dai nostri Alberi della Pace dedicati anche alla cura del Creato"
Grandi, ripetuti messaggi da Agnese Ginocchio nella "Giornata Mondiale della Terra" 2022
Il libro "Memoria e futuro"(Mimesis Edizioni, acquistabile in libreria o su internet), finalizzato a una presa di coscienza che partendo dall'esercizio della memoria si propone l'obiettivo di realizzare "La costruzione di una rete per l' educazione alla terrestrità", arriva anche in provincia di Caserta, portando tra gli autorevoli interventi, anche il contributo dell'attivista e artista per la Pace Agnese Ginocchio, volto noto della storia dell'impegno per la Pace e la difesa dell'ambiente in Terra di Lavoro, figlia della scuola di Raffaele Nogaro vescovo.
«Senza memoria non c’è futuro».
Inizia con questo preciso pensiero il preziosissimo contributo della famosa testimonial peace singer, che così continua: «Partendo dai percorsi della memoria storica dei 100 anni della grande guerra sul tema della Perugia Assisi del 2014 "Dalla grande guerra alla grande PACE" abbiamo avviato con il Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio il progetto della “Fiaccola della Pace”, percorrendo a tappe tantissimi comuni della nostra terra campana (e non solo) insieme ai giovani alunni delle "Scuole di Pace" che vi hanno aderito e agli Enti locali, mettendo a dimora in ogni comune infine “l’Albero della Pace, della Giustizia e di Madre Terra" (questa la dicitura completa), ovvero il monumento vivo sempreverde simbolo della vita che mai muore, dedicato ai percorsi della memoria dei 100 anni della grande guerra e dedicato a “tutti i caduti e alle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie”, dai 100 anni ad oggi.
L’Albero della Pace ci ricorda l’impegno ad avere "cura" della nostra terra, ovvero "J care" (dal motto di don Milani che significa "io ho cura", che è il contrario del "me ne frego"), la cura nel coltivare e custodire ogni giorno il Creato ed il Pianeta che ci ospita con le nostre azioni e ci interroga a scegliere da che parte stare, come sottolineato più volte da Papa Francesco.
Pace significa innanzitutto prendersi cura. Degli altri, dell'ambiente, del futuro. Il pianeta in questo momento è fortemente in crisi a causa dell’inquinamento generato dalle mani e dalle scelte scellerate dell’uomo, dall'indiscrimata produzione di armi e delle bombe che lacerano i popoli. Le guerre generano devastazione, distruzione, deforestazione e desertificazione perché distruggono ogni risorsa vitale necessaria e fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema ed il sostentamento umano.
Le malattie, invece, sono il frutto dello squilibrio, delle violenze e degli abusi dell’uomo sulla Natura. Oggi dobbiamo fare i conti con il Covid; questa pandemia è un monito per tutti, un chiaro messaggio che la Madre Terra ci sta lanciando esortandoci a fare un’urgente inversione di rotta prima che sia troppo tardi, altrimenti arriverà il peggio e per l’uomo non ci sarà più tempo (scampo).
I problemi vanno risolti alla radice. Occorre cambiare i programmi politici e gli stili di vita di ciascuno. I governi dirottino tutte le risorse a disposizione in favore di programmi ecosostenibili e promuovere politiche di Pace e di Salvaguardia del Creato sensibilizzando l’educazione al rispetto verso la Madre Terra e le creature che vi abitano.
Occorre dare un taglio netto alle armi. E' un vero scandalo che in un periodo di crisi come quello in corso, mentre assistiamo allo scenartio apocalittico della guerra in Ucraina e alle tante guerre dimenticate che stanno lacerando il resto del mondo, il nostro Governo abbia deciso di aumentare del 2% del Pil le spese in armi. Ciò significa, citando le cifre fornite dal Ministro della Difesa Guerini, passare dai circa 25 miliardi l’anno attuali (significano 68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi l’anno (ossia 104 milioni al giorno). Tutto ciò è uno scandalo al cospetto dell' Altissimo! Dove vogliamo andare? Con che linguaggio vogliamo parlare? E' ora di cambiare grammatica, adottare una grammatica di Pace.
Chi fa politica parli con il il linguaggio della Pace o sarà la fine. Le risorse investite per l'inutile e dannosa produzione delle armi, ingenti somme di denaro pubblico sottratto per le vere emergenze del paese, vanno invece destinate alle vere priorità e tra queste la Sanità pubblica; nel periodo dell' emergenza da pandemia (che non è ancora terminata) se avessimo avuto più strutture e terapie intensive si sarebbero potuti evitare tanti decessi.
La Sanità pubblica si trova allo sfascio ed è allo strenuo delle forze. L’art.32 della nostra Costituzione recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".
C'è bisogno di rafforzare questo reparto, pertanto parte del 2% venga dirottato in tale direzione: le scuole. Il pericolo di contagio ha privato i giovani del contatto umano, necessario per l’esercizio educativo e la socializzazione, che attraverso la piattaforma internet non è assolutamente possibile realizzare, ma anzi rappresenta un pericolo perché ci allontana sempre più dalla realtà.
Parte del 2% venga dirottato in tale direzione: i piccoli imprenditori. Senza il commercio locale che aiuta a mantenere viva la memoria e la storia delle comunità, ci avviamo a un precoce stato di smarrimento della memoria e quindi della perdita delle nostre radici; oltre a ciò, la crisi che sta colpendo il comparto commerciale e le piccole aziende sta creando il fenomeno dello spopolamento per assenza di lavoro e di sicurezza per i giovani. Occorre raffrozare questo comparto e restitire vita alle nostre comunità. Molte delle nostre eccellenze che qui non riescono a trovare spazio sono costrette a emigrare all'estero. Parte del 2% venga dirottato in tale direzione. Eppure abbiamo un patrimonio immenso che ci è stato donato in custodia, non lasciamocelo sfuggire per le nostre scelte egoiste ed irresponsabili.
“E’ tempo di pensare, di agire con coscienza e di scegliere da che parte stare", parafrasando il mio ultimo brano.
E’ tempo di riappacificarci con la nostra Madre Terra, in collera verso l’uomo per i maltrattamenti che ha subito.
E’ tempo di fare Pace con il Creato, con le creature che vi abitano e con l’umanità in cammino.
E’ Tempo di cura, è tempo di Pace.
Basta guerre, basta con linguaggi bellici, è da folli ostinarsi a camminare per una strada che va in contrasto con l'equilibrio di nostra Madre Terra.
Nelle recenti tappe della "Fiaccola della Pace", svoltasi per chiedere il "Cessate il Fuoco", altri "Alberi della Pace", simboli vivi della memoria storica: è proprio da qui che dobbiamo ripartire, dall'esercizio della memoria per evitare di incorrere negli errori del passato. La memoria ci invita a coltivare la cura del rispetto verso l'ambiente che ci ospita, di cui siamo solo custodi e non padroni, e la cura del rispetto verso l'umanità con cui entriamo in relazione ogni giorno, avendo un occhio di riguardo verso lo straniero, il rifugiato, i meno abbienti e le fasce più indifese.
Fare storia e fare memoria infine ci invita al costante impegno per la promozione della cultura della Pace, a partire dai banchi di scuola, occorre la formazione e l'informazione in tale direzione.
La grande educatrice dirigente della scuola Maria Montessori affermava che "come esiste la 'scienza della guerra' così deve affermarsi la 'Scienza della Pace' e questa passa proprio attraverso la disciplina educativa".
A seguire, poi, il ruolo della famiglia, punto strategico e fondamentale per la fase della crescita e della formazione, perchè l'educazione parte proprio dal focolare domestico.
Oggi, di fronte ai fatti sempre più crescenti di violenza messi in atto dai giovani, viene da domandarsi "di cosa si parla in casa?" e quale esempio, come adulti, abbiamo loro consegnato.
E' dai frutti che si riconosce l'albero. E ancora, nelle comunità dove si vive e ovunque si opera. Il nostro compito è quello essere "Artigani e Costruttori di Pace", ogni giorno; viceversa avremo perso solo del tempo prezioso e avremo fallito nel nostro ruolo su questa terra.
"Beati i costrutturi di Pace". E scomparirà ogni male dalla faccia della terra... ».
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