E’ uscito l’ultimo libro della scrittrice Romana Ceci Lalli. 
Immancabile il solito messaggio finale di speranza.

«L’impossibilità di ricucire le enormi faglie di questa società ormai in declino irreversibile comincia dal deludente grigiore di parte della gente che abita in uno dei luoghi da cui questa disgregazione ha origine: il condominio.
Gente che non sa, o che fa finta di non sapere, cosa significa “condominio” e che alla urgente necessità di riparare un tetto rotto risponde “Ma perché io che abito al secondo piano dovrei contribuire per risolvere un problema che appartiene a chi abita in mansarda?”
Senza considerare, almeno per il momento, le risposte maleducate ed irreverenti di qualcuno che, insegnando “dottrina”, dovrebbe dimostrare più di tutti di essere anima di Dio e che invece appare come anima del diavolo».

Comincia così il nuovo romanzo della scrittrice laziale Romana Ceci Lalli, che ha risieduto per alcuni anni a San Nicola la Strada, famosa per la sua attenta e realistica narrazione delle meschinità umane.
Il lavoro, autoedito, in elegante copertina, consta di trecentoquarantasei pagine e sarà prossimamente distribuito nelle librerie.
Gratis, naturalmente, perché Romana Ceci Lalli, attentissima osservatrice della società, narratrice della desolante ristrettezza mentale della gente e dell’insufficienza dei valori morali, scrive solo per amore e passione.
Lo scopo dell’autrice, come sempre, è di mettere in risalto la drammatica realtà della società moderna, dove si stanno disgregando, a ritmo ormai insostenibile, i valori dell’amicizia, della solidarietà, del rispetto, della correttezza, dell’educazione.
Ma, alla fine, come sempre, a prevalere è una speranza che è molto radicata nella Ceci Lalli: quella di un mondo migliore, dove ad insegnare l’importanza di codesti valori non siano le parole, ma i fatti e i comportamenti.
Difficile, insomma, per il lettore sano non condividere, ma ancora più difficile continuare a sperare che riprenda forma una società ormai destinata alla distruzione.
“Difficile, ma non impossibile”: questo il messaggio finale di una scrittrice indistruttibile, anche se nel "condominio" c’è qualcuno che attende con ansia la sua morte.

©Corriere di San Nicola