…e ora nella terra dei fuochi piantano alberi
... ad Acerra, ufficialmente il comune più inquinato della terra dei fuochi...
Sono decenni, simili a secoli, che la Campania Felix versa in uno stato di emergenza perenne. Quella terra, un tempo felice, a causa di loschi interessi e infimi individui, vive oggi una lenta agonia.
Tra i comuni più inquinati si contendono il primato Nola, Marigliano, Giugliano, ma anche altri comuni nel Casertano. La maglia nera però spetta ad Acerra, ufficialmente il comune più inquinato della terra dei fuochi. Recentemente è stata superata la soglia di inquinamento stabilita per legge anche a Pomigliano d’Arco, Volla e San Vitaliano.
La Regione Campania con un totale di circa sei milioni di cittadini è la terza regione per percentuale di incenerimento rifiuti. Prima di noi c’è la Lombardia con il 39.6% e l’Emilia-Romagna con il 32,9%. La terra dei fuochi ha 111 kg pro capite all’anno su base regionale. La media nazionale è 90 kg. (dati Ispra).
Per quanto riguarda l’incenerimento rifiuti, dunque, Acerra è la prima in Italia. Proprio la legge ha stabilito che gli inceneritori sono “impianti insalubri di I classe".
Dopo ampie manifestazioni, finalmente sono stati consegnati ai cittadini di Acerra i dati epidemiologici aggiornati al 2018 da parte del Registro locale Tumori ASL Napoli 2 Nord.
Ricordiamo che il principio di trasparenza è una delle colonne portanti delle Pubbliche Amministrazioni, con il conseguente e sacrosanto diritto di accesso agli atti da parte dei cittadini.
I dati restituiti fanno piangere. La più bassa aspettativa di vita alla nascita (dati ISTAT) è nella terra dei fuochi. In pratica chi viene al mondo oggi, in Campania avrà meno anni da vivere rispetto ai nascituri di altre regioni. Bisogna sottolineare che, secondo alcuni studi, sembrerebbe che le cause dell’inquinamento ad Acerra siano diverse: tra cui traffico, riscaldamento. Si tratta di uno studio condotto dall’Istituto sistemi agricoli e forestali mediterranei (Isafom) del Cnr, il quale indica che “le emissioni da traffico rappresentano il fattore di maggior pressione, in particolare a sud di Acerra, nell’area metropolitana di Napoli e in corrispondenza della fitta rete stradale che attraversa il dominio locale”.
Secondo lo stesso studio, le emissioni dell’inceneritore sarebbero inferiori alla soglia consentita per legge. Cause a parte, i dati restano allarmanti.
Danno alla salute e diritto alla salute, danno ambientale e reato ambientale: in termini legali ci sarebbe molto da fare, ma non si fa nulla. In altri paesi europei, le cause intentate e vinte contro i responsabili dei disastri ambientali sono tante, e iniziano a fare scuola, ma in Italia non sono ancora un esempio da imitare.
Parco Akeru: Il Paradosso Terra dei fuochi
La terra dei fuochi aggiunge ai numerosi paradossi, un altro. Dopo le manifestazioni, i dati tragici sull’aspettativa di vita, sull’inquinamento e sui tumori, sono stati avviati, con tanto di cerimonia, i lavori per la costruzione del Parco Akeru.
Si tratta di un obiettivo strategico – dicono – che proietta Acerra verso un ruolo centrale nella provincia di Napoli. Il primo degli 800 alberi che saranno piantati è stato piantumato per l’occasione. Sì, è proprio così, nel comune più inquinato d’Italia verranno piantati alberi.
La notizia di pochi giorni fa, in altre circostanze e in un’altra terra sarebbe stata una buona notizia. Ma affermare che Akeru sarà il più grande polmone verde dell’area Nord di Napoli, senza considerare i veri problemi, ci lascia davvero attoniti.
Il sindaco di Acerra Tito d’Errico ha affermato: "La continuità amministrativa di questi anni ed il proficuo lavoro degli uffici dell'ente, uniti ad una forte sinergia tra istituzioni, porteranno i cittadini di Acerra e quelli delle zone limitrofe a godere di un polmone verde di 67mila metri quadri, con aree attrezzate per lo sport e per le famiglie. Lavoriamo in maniera incessante per la crescita di Acerra e degli acerrani, guardando in una prospettiva che già a breve ci porterà all'apertura della piscina comunale. Investimenti importanti per un governo del territorio responsabile ed efficace".
E come accade sempre nelle occasioni che contano, in quelle che fanno audience, ecco le passerelle di chi si fa vivo solo per prendersi meriti, medaglie e che poi sparisce quando arrivano i dati sui tumori.
Il Red carpet di Acerra
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Città Metropolitana Gaetano Manfredi, il presidente del Consiglio comunale di Acerra, Raffaele Lettieri, tutta la giunta, i consiglieri, i dirigenti dell’Ente, e infine una rappresentanza dell’Istituto Superiore 'Bruno Munari'.
Il Parco Akeru, il polmone verde di Acerra nasce già malato, ma sarà un luogo ricreativo a contatto con la natura e i fumi dell’inceneritore e del traffico. Ci saranno due campi da calcio, una pista di atletica, un campo di basket.
Una prima reazione a quest’opera arriva dai medici dell’Isde, i quali avvertono:
«Piantare alberi non risolve l'eccesso di polveri sottili» … e infine lanciano un accorato appello:
“I sottoscritti Medici dell'Ambiente delle Sezioni di Napoli Acerra e Nola in scienza e coscienza rappresentano alla opinione pubblica ed a tutte le autorità che piantare alberi è sempre cosa sacra, ma che, anche se fossero piantati tutti oggi (e per non meno di 8.5 milioni di euro) non si ridurrebbe di una sola particella assassina la eccezionale concentrazione di pm 10 che si registra oggi ad Acerra. Per ottenere tale scopo, immediatamente e con efficacia, salvando quindi qualche vita a tutti gli sportivi che afferiranno agli impianti prossimi venturi, occorre immediatamente fare sparire almeno tutti i passaggi a livello intra cittadini, causa principale dell'eccesso di pm 10 ad Acerra, come era stato promesso alla cittadinanza acerrana sin dal 2006 dal Presidente della Regione Bassolino e da tutte le autorità che si sono succedute dal 2006».
Questa è la nota firmata da Antonio Marfella, presidente Isde Napoli, Gennaro Esposito, presidente Nola-Acerra e Gaetano Rivezzi, presidente Isde Campania.
«Questa mancata promessa - concludono - uccide ogni giorno ad Acerra”.
Giovanna Angelino
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