Metropoli e roghi tossici crescono… e noi? Manifestiamo... 
-Giovanna Angelino da Giugliano-

Il primo settembre 2024 a Giugliano in Campania si è svolto un corteo per chiedere giustizia ambientale. La marcia ha attraversato il Ponte Riccio per chiedere stop ai roghi tossici, agli sversamenti di rifiuti abusivi, all’abbandono di immondizie per strada. 

Alla manifestazione erano presenti le istituzioni, tra cui il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, alcuni consiglieri, don Patriciello e il parroco di San Matteo, don Massimo Condidorio. Io ero a casa.

Vedere tante persone manifestare sotto al sole per chiedere diritti basilari come quello di respirare è sempre molto bello, emozionante. Peccato che nelle stesse ore, i soliti noti davano alle fiamme rifiuti tossici proprio in quelle zone. 

L’emozione si ridimensiona se pensiamo che il terzo comune della regione Campania per popolazione, non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia, continua ostinatamente la sua irrefrenabile corsa verso la cementificazione. Infatti, negli ultimi mesi edifici su edifici stanno nascendo alla velocità della luce, come funghi. 

Eppure, è noto che il cemento non aiuti l’ambiente, ma contribuisca a inquinare, a favorire gli eventi meteorologici estremi, a surriscaldare il pianeta e a soffocare i cittadini. E invece, case su case su case, ancora e ancora!

A cosa serve allora manifestare sotto al sole? Visto che fa anche molto caldo? La triste risposta è che non serve proprio a nulla, se non solamente a scaricare le coscienze, a lavarsi la faccia. Il nostro pianeta sta facendo una brutta fine, ma nessuno pensa mai di avere un po’ di colpa per questo.

Purtroppo non esiste una cultura green, persino in politica i partiti verdi sia in Italia sia nel resto del mondo non hanno che un ruolo marginale da anni. Nelle ultime elezioni di Giugliano, i verdi hanno ottenuto solo un irrilevante 1,9% e per giunta insieme al raggruppamento delle liste civiche, che poi oggi è l’opposizione. Forse l’ambientalismo e l’amore per la natura si esprime in diversi modi e anche con una certa fantasia riguardo ai nomi dati ai partiti, come ad esempio, Italia Viva (e morti che parlano), Giugliano Libera (quando?), Giugliano Unita (davvero?), Orizzonti (di nubi tossiche), La città in Movimento (verso il baratro), Giugliano Bene comune (e bene di pochi).

Sempre e solo manifestazioni, sempre parole vuote e soprattutto sempre più caldo!

E questo nonostante le evidenze dei cambiamenti climatici che imperversano su di noi, nonostante i numerosi propositi sull’ambiente, sul clima, sullo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento, i disastri ambientali, gli incendi. Nonostante tutto ciò, persino nelle urne preferiamo votare altro, partiti tradizionali oppure nuovi movimenti, qualcosa di serio insomma.

È anche vero che i “verdi politici” non hanno una leadership forte, forse non credono nemmeno nelle loro stesse idee, non hanno proposte valide, non un progetto abbastanza forte da contrapporre a ciò che sta succedendo, alla politica della guerra e delle armi, all'ampia e complessa questione dei diritti. Sembrano a volte spaesati, eppure di carne sul fuoco ce n’è tanta.
E soprattutto fa sempre più caldo!

Però, c’è da dire che le ideologie green in generale riescono a volte anche a spuntare qualche battaglia. E non solo in politica, appunto; basta guardarsi intorno e scoprire ONG, organizzazioni ecologiste che fanno molto di più dei deputati. Basti pensare, ad esempio a Greenpeace.

Infatti, consultando il sito ufficiale si possono:

• Firmare petizioni;
• Diventare Cyberattivista
• Fare volontariato e attivismo

… e partecipare, dunque attivamente, a un possibile, probabile futuro cambiamento.
Attraverso il sito di Greenpeace, è anche possibile collaborare alle mappature del territorio, segnalare casi di inquinamento sul proprio territorio e così via. Per quanto riguarda l’attivismo è possibile unirsi ai numerosi gruppi locali presenti in più aree.

Insomma, non basta avere idee, bisogna saperle coniugare, farle camminare e nutrirle con le azioni. Speriamo che i nostri politici se ne accorgano.
Intanto, viva Giugliano, che si candida a diventare una grande metropoli piena di cemento, auto e inquinamento e soprattutto tanti cortei sotto al sole! 

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola 

-Nell’immagine, Penny
Foto di Bianca Monti