La Pro Loco elegge il suo nuovo presidente

Dopo quasi un anno dalla morte del compianto Carlo D’Andrea.
Si votano nomi, ma non programmi: una grave carenza dello statuto, a cui si spera che si ponga rimedio nel futuro.



Sabato 7 ottobre alle ore 21:00, in prima convocazione, e domenica 8 ottobre alle ore 10:00, in seconda convocazione, si terrà l’assemblea della Pro Loco di San Nicola la Strada chiamata ad eleggere, tra i suoi soci, i sette componenti del nuovo consiglio direttivo.
Quello attualmente in carica, eletto nel 2016, ha dovuto prolungare il suo mandato (scaduto nel 2020) prima a causa della pandemia e poi per la morte del suo presidente, il compianto indimenticabile Carlo D’Andrea, venuto a mancare in quel tristissimo 14 novembre 2022 (da ricordare, purtroppo, anche la morte, avvenuta a giugno 2022, di un altro storico rappresentante dell’ente, il consigliere Gennaro Russo).
Il consiglio direttivo neo eletto, poi, nella sua prima riunione, nominerà il nuovo presidente e assegnerà gli altri incarichi.

Lo statuto di quella che, come spesso si dice, sia la massima associazione del luogo, che ha per scopo di promuovere la nostra cittadina (per quanto riguarda il turismo, la storia, le tradizioni, il patrimonio artistico e tante altre belle cose), non prevede, dunque, la candidatura di nominativi se non direttamente al momento delle elezioni.
Peccato.
Nessun programma, insomma, presentato da candidati e sottoposto al parere degli elettori, ma scelta immediata e diretta di quelli che saranno i futuri rappresentanti del primario ente associativo.
Nessun candidato che possa presentare il proprio programma. Si vota non un programma, ovvero non un insieme di propositi ed idee proposte da un candidato per spiegare cosa egli intenderebbe fare e cosa egli intenderebbe realizzare per promuovere la città, bensì un nominativo che, per forza di cose, trova la sua base elettorale semplicemente nei suoi rapporti di amicizia.
Peccato per questa gravissima lacuna dello statuto, che, comunque, si trascina sin dalla sua antica fondazione e che si spera venga colmata in futuro.
Peccato, insomma, che per la Pro Loco, che per il suo scopo e per gli ideali perseguiti è considerata la “madre” di tutte le associazioni, accade come per tutte le altre associazioni, né più né meno.
Peccato, insomma, non conoscere prima i candidati e soprattutto quali idee abbiano in testa di realizzare, in caso di elezione.
Peccato. Nessuno, in passato, ha mai pensato di porvi rimedio, per dare più trasparenza e più significato all’elezione dei rappresentanti della Pro Loco. Dispiace certamente, a chi crede nella luce, che lo statuto, purtroppo, non conceda all’elettore di conoscere prima il candidato da votare, togliendo al voto la sostanza fondamentale della conoscenza del programma da condividere e da sostenere.
Non resta, dunque, all’elettore, che esprimere il proprio voto senza sapere nulla di quello che il neo eletto abbia in mente di fare per la cosiddetta “massima” associazione cittadina.

Avrei tanto voluto propormi a rappresentare la “massima” associazione della mia città. Credo che avrei potuto. Ma così no. E poi, comunque, il motivo non è solo questo. Sono troppo impegnato da 40 anni a narrare ed immortalare le cose che ci sono e che accadono nella mia città. Avrei dovuto, nel caso, abbandonare o ridurre questa mia meravigliosa attività che faccio solo per amore e passione: io mi conosco bene, sono uno che se ha un impegno lo porta avanti giorno e notte, togliendo tempo al suo tempo e finanze alla sua tasca.
No, preferisco continuare a narrare ed immortalare la storia della mia città sulle pagine del Corriere di San Nicola.
Al fianco della Pro Loco, ovviamente, ci sarò sempre. Giorno e notte. Ne ho scritto la storia degli ultimi 40 anni, narrando ed immortalando tutte le sue iniziative, ed ancora lo farò.

Non mi resta, dunque, che sperare.

Io spero, innanzitutto, che il nuovo presidente della Pro Loco sia uno che il profumo della terra sannicolese lo abbia respirato sin dal primo istante della sua vita. Perché penso che solo chi qui è nato, solo chi qui ha vissuto tutta la sua esistenza può emozionarsi per la sua terra, dalla sua terra può essere trascinato e alla sua terra può dirigere ogni suo pensiero.

Io spero che il nuovo presidente della Pro Loco sia uno che non sia mai stato in politica, che non abbia mai rivestito incarichi politici e che con la politica non abbia mai avuto a che fare.
Perché?
Perché la politica allontana.
Perchè la politica non è certo sinonimo di affidabilità.
E poi perché- considerato che la Pro Loco (lo sanno anche le pietre) è sempre stata, storicamente, una "emanazione" della politica governante in quel momento, ossia una vera e propria "collateralità" dell'amministrazione di quel dato momento storico- la politica può condizionare.

Io spero che il nuovo presidente della proloco ponga il rispetto e l’umiltà in testa a tutti gli obiettivi.

Io spero che il nuovo presidente della proloco sia ben capace di trasmettere ed immortalare la storia e i valori della nostra città con contributi personali di travolgente passione e sviscerato amore per la sua città natìa, facendo conoscere tutti i giorni, come un giornale quotidiano, in Italia e nel mondo il nome e la storia di San Nicola la Strada e tenendo legati al nome e alla storia di San Nicola la Strada i sannicolesi che vivono in altri paesi d’Italia e del mondo. 

Io spero. 

Nicola Ciaramella, socio della Pro Loco, NON CANDIDATO 

Nicola Ciaramella 
Unico giornalista ad aver fondato e diretto testate giornalistiche dedicate alla sua città, San Nicola la Strada: prima “Il Ponte” e poi, dal 1997, il “Corriere di San Nicola”.
Ha fondato e dirige il primo quotidiano di San Nicola la Strada.