È già avvenuto in passato, avverrà ancora in futuro, se non poniamo un serio rimedio alla nostra indifferenza.

-PENSIERI, PAROLE & MOUSE di Nicola Santagata-

 La pandemia da coronavirus, la catastrofe virologica planetaria non ci sta, purtroppo, insegnando NIENTE.

Le trasmissioni televisive, i giornali, i dibattiti si soffermano sul rapporto uomo-natura e all’unanimità si afferma che dopo il coronavirus non saremo più gli stessi, che avremo più rispetto per il mondo che ci circonda, che useremo meno l’auto per diminuire l’inquinamento atmosferico, causa di tante patologie respiratorie e decessi. Invece la realtà, gli atteggiamenti, i gesti, purtroppo, già oggi non mi tranquillizzano.

Ogni qual volta che esco di casa, a piedi, per gli acquisti di generi alimentari, farmaci, nel percorrere le strade della città noto l’abbandono di rifiuti da parte dei cittadini, non della malavita organizzata, ma da comuni e incivili compaesani.

C’è di tutto: carta, mozziconi di sigarette, bottiglie vuote di birra, lattine e in tempi di coronavirus molti, molti guanti in lattice

Signori miei! Il coronavirus non vi sta insegnando proprio niente! Le centinaia di migliaia di decessi di ogni età e ceto sociale non hanno scalfito di un centimetro la vostra strafottenza, il vostro egoismo e noncuranza per gli altri.

Questo vale non solo per noi cittadini, ma anche per chi amministra, perché l’abbandono di rifiuti sul ciglio della strada, sul suolo pubblico, da parte anche di privati cittadini è punibile con una sanzione pecuniaria che va da 300 a 3000 euro (art.192 del Dr Lgs 152/2006 -TESTO UNICO AMBIENTALE).

Si tratta di REATO.

Signori miei ! Se non si volta pagina nei confronti dell’ambiente, OGGI, combattiamo contro il coronavirus, fra cinque-dieci anni si dovrà combattere contro qualcosa o qualcuno più catastrofico del COVID 19.

È già avvenuto in passato, avverrà ancora in futuro, se non poniamo un serio rimedio alla nostra indifferenza.

A riprova, vi mostro alcune foto del 1920, tratte da album di famiglia, per sottolineare che, in fondo, finora, non siamo stati capaci di cambiare.

Nicola Santagata

©Corriere di San Nicola