MAITHIA, il nuovo romanzo di Rosaria M. Notarsanto, un po’ di fantasy al momento giusto

Imprigionare uno spirito libero e fargli affrontare una situazione di reclusione forzata…in tempi non sospetti

Leggere apre le porte verso nuovi mondi, si dice che chi legge vive cento vite e viaggia anche da fermo. Forse non esiste il libro perfetto, e nemmeno il proprio genere, ma c’è semplicemente il libro giusto al momento giusto. Da alcuni anni è nata addirittura una disciplina, la Libroterapia, un nuovo strumento nelle mani dei terapisti per far ritrovare il benessere attraverso i libri ai propri pazienti. Noi, però leggiamo per diletto, e sappiamo che il rito della lettura ha dei presupposti ben definiti: trovare due ore e un posto tranquillo, sono le prime due azioni che predispongono l’animo alla lettura. Anche il papa, di recente ha detto che in questo momento più che mai abbiamo bisogno di arte e bellezza, e che gli artisti rivestono un ruolo importantissimo per trascinarci fuori da una crisi che, a questo punto, non è solo sanitaria ed economica. Cercare attimi di serenità, anche nel bel mezzo di una bufera è il terzo elemento imprescindibile del sacro rito della lettura. Infine, esplorare generi di lettura, che pensavamo non ci appartenessero, potrebbe essere una scoperta e al contempo un esperimento da provare. I miei gusti in fatto di libri sono ben lontani dal genere fantasy, ad esempio, ma è quello che pensavo fino a qualche anno fa dei gialli, dei Thriller e dei libri di avventura di Wilbur Smith. Quando l’autrice di Maithia, Rosaria M. Notarsanto mi ha proposto di leggere il suo romanzo ho accettato con la stessa titubanza con cui avevo iniziato a leggere C’è un cadavere in biblioteca e Il Trionfo del sole. Il resto è arrivato dopo, come il momento, le due ore e il posto tranquillo. Fin dalle prime pagine ho compreso che la fantasia è parte della realtà, e forse serve proprio per comprenderla meglio.

La trama: Dal legno della prima quercia, nata nel Vecchio Continente, il dio Hanaha intagliò il Kantenara: un amuleto nel quale racchiuse il mana di suo fratello Kyarr per impedirgli di distruggere il suo creato. Ma, in un lontano giorno del quale non si ha più memoria, il Kantenara venne rubato dalle mani del suo custode. Iniziò, così, la storia dei Maitihia, prescelti dal dio Hanaha, che vennero al mondo per combattere la maleficenza di Kyarr. Il perfido dio, per contattarli, aveva disseminato sul loro cammino insidie e tranelli; portando gli stessi uomini a dar la caccia ai loro stessi salvatori, perseguendo futili illusioni. Benvenuti nel mondo dei Maitihia, un romanzo unico nel suo genere, che narra di un lungo viaggio tra due grandi continenti, scenari di guerra tra il bene e il male, tra uomini e creature magiche. Dove Maitihia e Kasiti, uomini capaci di governare i quattro elementi e esseri mutaforma, lottano spalla a spalla per impedire alle Ombre del deserto e al dio Kyarr di distruggere l'intero creato. Che il viaggio abbia inizio.

Abbiamo rivolto a Rosaria M.Notarsanto alcune domande.

-Parlaci un po’ di te, di cosa ti occupi, quando hai iniziato a scrivere; hai pubblicato altro prima di Maitihia?

«Io sono innanzitutto una mamma a tempo pieno. Vivo nella bellissima città di Arezzo con la mia famiglia e dopo aver lavorato come assistente alla poltrona presso uno studio dentistico, ho poi cambiato completamente settore, scoprendo il mondo del marketing presso altre due aziende sempre aretine. Durante questo periodo, ho iniziato a maturare la necessità di scrivere, passione che coltivo fin dall'infanzia, ma che non era mai sfociata nella realizzazione di romanzi veri e propri, e solo negli ultimi anni ha preso sempre più piede tra i miei progetti. Inizialmente ho scritto il romanzo Le mani diverse, che mi ha dato molte soddisfazioni. Grazie a questo libro è cominciata la mia avventura editoriale, che mi ha portato a conoscere editori validi e scrittori straordinari con i quali, nel tempo, ho stretto amicizia, come ad esempio Maria Thea Chiodino e Annalisa Seveso, che colgo l'occasione di salutare. 
Tuttavia ho preso la decisione di pubblicare i miei scritti in self-publishing per essere libera di stampare solo le copie utili destinate direttamente ai lettori e, evitare in questo modo, lo spreco di carta. Ogni copia stampata dei miei romanzi, oggi è nello scaffale della libreria privata di un mio lettore. Nessuna copia invenduta e stata mandata al macero e questo per me è un grande traguardo. Inutile dire che preferisco divulgare le miei storie sotto forma digitale. Da lettrice preferisco i libri stampati, il profumo della carta non potrà mai essere sostituito ma, da scrittrice e agente letteraria di me stessa, preferisco diffondere i miei romanzi nel formato digitale, sempre per una questione di rispetto ambientale. Infatti, tutti i miei romanzi sono presenti nel Kindlestore di Amazon». 

-Perché il Fantasy? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?

«I miei primi romanzi rientrano nella categoria letteraria del romanzo rosa e narrativa contemporanea e storico sentimentale. Il fantasy è stato la mia ultima conquista. Essendo io stessa un'appassionata del genere ho sempre esitato, perché è difficile riuscire a scrivere qualcosa di originale in questo settore, dove, sì è vero che puoi dare sfogo alla fantasia, ma è anche vero che, gira e rigira, le figure magiche si assomigliano tutte e tutto sembra essere già stato scritto, è facile cascare quindi nel banale e nel "mi sembra già letto". Ma poi, qualcosa è scattato nella mia mente e la storia ha iniziato a scriversi praticamente da sola. Così, mentre scrivevo di questi miei personaggi, loro stessi hanno iniziato a cambiare le carte in tavola, e mi ritrovavo con pagine e pagine che andavano in direzione completamente differente da quella che avevo immaginato inizialmente. Così è nato Maitihia. Confesso che questa è la storia che più amo, tra tutte quelle che ho avuto, la fortuna, di scrivere fin'ora. 
Le miei fonti di ispirazione per la stesura di questo manoscritto sono state le leggende nordiche e i miti del passato». 

-Come hai maturato l’idea di questo romanzo, da cosa sei partita e in che modo hai poi sviluppato la storia?

«Da sogni, forse meglio dire incubi, infatti tutti gli antagonisti di Maitihia sono ispirati a personaggi creati dal mio subconscio durante la fase di sonno/sogno notturno. Chissà, forse scrivere questo libro è stato anche un modo di liberarmi da alcune mie paure. Tutti gli scrittori scrivono per mettere chiarezza nella propria mente.
Ho sviluppato poi la storia, scrivendo via via per riuscire a inserire le parti sognate e amalgamarle nella trama che prendeva, man mano, sempre più forma. Scrivere questo libro è stata una bella esperienza. Il mio cuore non ha messo da parte questi personaggi e forse un giorno scriverò ancora di loro».

-Un’ultima domanda: che tipo di affinità c’è fra il tuo romanzo e la realtà, in particolare con la situazione attuale Covid-19? 
 
«A dire il vero non c'è nessuna correlazione tra Maitihia e la situazione attuale del Covid-19, anche perché l'ho scritto prima dell'inizio della pandemia e, a livello inconscio, non ero influenzata da questo momento spaventoso che, ahimè, stiamo vivendo. 
Ma, nella storia, tramite i vari personaggi ho voluto indagare l'animo umano, creando situazioni differenti per ognuno dei personaggi. Ad esempio ho voluto "imprigionare uno spirito libero" e fargli affrontare una situazione di reclusione forzata in uno spazio angusto. È stato del tutto casuale, ma il mio pensiero è tornato spesso a questo personaggio in questi giorni, durante i quali non siamo liberi di uscire dalle nostre case come vorremmo... 
Pian piano torneremo a vivere, e dovremo di nuovo abituarci alla libertà, perché la nostra reazione ad essa non può essere data per scontata. Questa esperienza ci segnerà per sempre. La rinascita sarà un momento altrettanto delicato, durante il quale dovremo aver cura di noi forse ancor più di quanto, stiamo facendo in questo momento e dovremo "riabituarci" ad aver fiducia del mondo circostante». 
 
Giovanna Angelino
https://www.facebook.com/gangelino1 
©Corriere di San Nicola 

(Foto dell'autrice)

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