Chiese riaperte dal 18 maggio

Dopo 70 giorni riprendono le celebrazioni liturgiche con presenza di fedeli.
Nel Protocollo sono indicate le misure concernenti, tra l’altro, l’accesso e l’igienizzazione dei luoghi di culto.

È stato firmato stamattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà, da lunedi 18 maggio, la ripresa delle celebrazioni con il popolo (che furono sospese a far data dal 9 marzo in applicazione del decreto governativo del giorno precedente – ndr).

Il testo – è scritto sul sito internet chiesacattolica.it- giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico.

Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.

Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale.

Il Protocollo – firmato dal Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – entrerà in vigore da lunedì 18 maggio 2020.

“Il Protocollo è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la CEI, dove ciascuno ha fatto la propria parte con responsabilità”, ha evidenziato il Cardinale Bassetti, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto.

“Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il Presidente Conte – esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la CEI per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”.

“Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo: – ha concluso il Ministro Lamorgese - il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”. 

Pubblicato da ©Corriere di San Nicola

Nella foto, un momento dell’ultima messa celebrata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in San Nicola la Strada prima della sospensione decisa dal Governo per contenere l’epidemia da Covid19.
Era domenica 8 marzo 2020, seconda domenica di quaresima 2020.
“Pochi fedeli in chiesa, purtroppo, per il clima di apprensione causato dal coronavirus”: questo il titolo dell’articolo che scrivemmo, il cui testo così continuava: “In una Santa Maria degli Angeli purtroppo quasi vuota a causa del clima di apprensione conseguente all’espandersi del coronavirus, Mons. Antonio Pasquariello, in assenza di Don Franco impegnato in missione con gli scout, ha celebrato, domenica 8 marzo, le messe antimeridiane nella ricorrenza della seconda domenica di Quaresima 2020. Sull’altare, bellissima, la bacheca preparata dallo stesso gruppo scout San Nicola1 con le prime due caselle (quante sono le domeniche di quaresima sinora celebrate) arricchite di oggetti simbolici”.
(Corriere di San Nicola, 8/3/2020)