Come smaltire mascherine e guanti

Cosa utile per tutti i cittadini, in questi tempi di epidemia e di confusione, conoscere l'importantissimo documento pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente che, tra le tantissime altre funzioni, aggiorna anche il Catasto Nazionale dei Rifiuti, ha diffuso questo fondamentale documento utilissimo per la cittadinanza di San Nicola la Strada, come per qualsiasi altra città, riportante indicazioni per la classificazione, la corretta gestione e -argomento ancora più importante per un comune dalla percentuale di raccolta dissestata come il nostro- lo smaltimento dei rifiuti DPI usati.

TUTTO IL DOCUMENTO:
https://www.isprambiente.gov.it/files2020/notizie/rapporto-ispra-dpi-usati_1905.pdf


ALCUNI PASSI DEL DOCUMENTO:

1.2.1 DPI usati prodotti dalle utenze domestiche 

Nell’ambito dello stato di emergenza sanitaria nazionale connessa all’infezione da virus SARS-Cov-2, indicazioni in materia di raccolta e gestione dei rifiuti costituiti da DPI usati sono pervenute dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
In particolare, l’ISS, sulla base di quanto contenuto nel Rapporto COVID-19, n.3/2020, indica che i rifiuti urbani provenienti dalle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria, dovrebbero essere considerati equivalenti a quelli che si possono generare in una struttura sanitaria, tenuto conto del fatto che il DPR 254/2003, all’art. 2 comma 1, individua come (punto d) “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”… (lettera 2a) “i rifiuti che “provengano da ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto dai pazienti isolati”.
Indicazioni per il conferimento e la gestione dei suddetti rifiuti, nonché di quelli provenienti da abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria, sono state fornite dalla Commissione europea, dall’ISS1 e dal SNPA2 che individuano il medesimo approccio.
In particolare, a meno che sul territorio non siano state organizzate specifiche modalità, le procedure individuate sono:


1) Abitazioni dove risiedono persone malate o positive al tampone o in quarantena obbligatoria

a) Interruzione della raccolta differenziata

b) Conferimento di tutti i rifiuti nell’indifferenziato

c) Utilizzo di almeno due sacchetti, uno dentro l’altro

d) Adeguata chiusura del sacco, nontoccare i rifiuti e il sacco con le mani nude, non schiacciare il sacco, evitare l’accesso ad animali

e) Conferimento del sacco secondo le modalità in vigore sul territorio per la raccolta dei rifiuti indifferenziati


2) Abitazioni dove non risiedono persone malate o positive al tampone o in quarantena obbligatoria

a) Prosecuzione delle consuete modalità di raccolta differenziata

b) Conferimento di fazzoletti, rotoli di carta mascherine, guanti monouso nei rifiuti

indifferenziati

c) Per i rifiuti indifferenziati utilizzare almeno due sacchetti, uno dentro l’altro

d) Adeguata chiusura del sacco dell’indifferenziato, non toccare con le mani, non schiacciare il sacco, evitare l’accesso ad animali

e) Conferimento della raccolta differenziata e dell’indifferenziato secondo le modalità in vigore sul territorio


Leggi pure:

«Non contagiamo la qualità della raccolta differenziata»
 Più che mai opportuno l’allarme di Legambiente rivolto ai comuni della Campania. 
Soprattutto per San Nicola la Strada, già di per sé caratterizzato da una percentuale praticamente disastrosa.