A tu per tu con la grande star Rosa Feola

Incontriamo a San Nicola la Strada il famoso soprano a riposo forzato per il lockdown: il 21 giugno, diretta dal maestro Muti, sarà tra le grandi voci che apriranno la stagione lirica del dopo-Covid e poi, il 25 luglio, al Gala inaugurale dell'Arena di Verona: entrambi gli eventi saranno trasmessi dalla Rai.
Con lei, nella nostra intervista, anche altri due artisti: il marito Sergio Vitale e il fratello Carlo Feola.


Un anno fa, il 10 giugno 2019, la sua città le assegnò un riconoscimento per la splendida carriera, che l’ha vista esibirsi nei teatri più prestigiosi del mondo, culminata al Metropolitan Opera House di New York. 
Nella affollatissima sala consiliare quel giorno sembrò a tutti di essere al Teatro alla Scala: fu standing ovation.
La Stella internazionale della Lirica, il soprano Rosa Feola, è a San Nicola la Strada in questa fase 2 dell’emergenza Covid e ne approfittiamo per intervistarla.
Accanto a lei il marito, il baritono Sergio Vitale, e il fratello Carlo, basso-baritono, che si accinge ad intraprendere anche lui lo stesso percorso artistico.

La sospensione dell'attività a causa del lockdown può sembrare una cosa non eccessivamente critica, ma in realtà lo è.
Proprio da qui inizia la nostra chiacchierata, visto che orientativamente è stata preventivata una data di riapertura per il 15 giugno. 
Chiediamo a Rosa come vede il teatro in previsione degli impegni che la riguarderanno. 

«Pensare di ricominciare come se non fosse successo niente  -ci risponde- è impossibile, perché anche per il teatro bisognerà rispettare le norme di sicurezza. I lavoratori coinvolti in uno spettacolo sono tanti: basti pensare ad orchestrali, coristi, macchinisti, attrezzisti, sarti, truccatori, parrucchieri, maestri collaboratori, assistenti, ballerini, mimi e attori, maschere (personale di sala addetto all'accoglienza del pubblico), biglietteria, amministrazione... e non sono neanche tutti! Di sicuro non saremo tranquilli nell'esprimerci liberamente come in passato, per ora. Per esempio, il Rigoletto di Giuseppe Verdi previsto per questa estate dal Teatro dell'Opera di Roma, al quale parteciperò nel ruolo di Gilda, sarà eseguito all'aperto con una regia di Damiano Micheletto studiata appositamente per evitare ogni tipo di contatto. Anche il pubblico sarà distanziato adeguatamente per raggiungere un massimo di mille persone. Sarà insomma un lavoro sperimentale per tutti, pubblico compreso».

Altri eventi, ma ancora pochi per definire una riapertura totale dei teatri, sono stati organizzati.
Rosa Feola parteciperà anche al concerto previsto per la festa della musica del 21 giugno (Ravenna Festival diretto dal Maestro Riccardo Muti) e al Gala inaugurale dell'Arena di Verona programmato per il 25 luglio: entrambi gli eventi saranno trasmessi sui canali Rai.

«D'altro canto -continua Sergio- l'immagine collettiva non è del tutto veritiera; dal 15 giugno, anche se riapriranno i teatri, non tutti ritorneremo a lavoro, perché gli spettacoli sono stati ridimensionati. Nessuno è pronto realmente a questa situazione».

Prende la parola Carlo: «Anche per noi giovani artisti la situazione non è semplice perché lo studio del canto è un impegno costante che ha bisogno del confronto fisico col maestro e di un obiettivo da raggiungere che al momento è incerto. Rimetterci in gioco in piene forze nonostante l'incoraggiamento ad affrontare in modo ottimista il nostro nuovo futuro sarà difficile».

La chiacchierata termina qui, anche se le cose da dire sarebbero ancora tante.
Il nostro augurio è di poter tornare ad applaudirli quanto prima e che questa pandemia sensibilizzi chi di dovere circa le problematiche emerse a seguito di questo periodo critico.
Una appassionata della musica come chi scrive non può non sperare in una imminente riapertura dei teatri, in piena sicurezza, per tutte le categorie impegnate.
Il pubblico melomane avrà le sue soddisfazioni e anche gli artisti hanno tanto bisogno di andare in teatro, ma per tornare alla normalità ci vorrà ancora molto tempo.



Angelica Narducci
©Corriere di San Nicola