73 anni fa il primo consiglio comunale di San Nicola la Strada

Sabato 7 giugno 1947 si insediarono 16 consiglieri della lista socialcomunista “Tromba” e 4 della coalizione democratica “Santo Patrono”. Primo sindaco fu eletto Vincenzo Feola.

 

73 anni fa, esattamente sabato 7 giugno 1947, si insediò, nel vecchio palazzo di Piazza Municipio riaperto da pochi mesi, il primo consiglio comunale di San Nicola la Strada dopo la caduta del fascismo e la ricostituzione della sua autonomia amministrativa.
Vi presero parte gli eletti in seguito alle prime votazioni della storia (gestite dal commissario prefettizio Cav. Ulderico Isernia, affiancato dal segretario comunale Alfredo Mendillo) che si erano svolte il 17 e 18 maggio.
E cioè i 20 consiglieri comunali espressi dalle due liste civiche in competizione, precisamente la Lista SocialComunistaTromba” (vincitrice delle consultazioni e assegnataria di 16 seggi) conFeola Vincenzo fu Michelangelo, Feola Vincenzo fu Antimo, Samaria Mercurio, D’Andrea Pasquale, Leone Antonio, Pastore Nicola, Clemente Domenico, Cavallo Simone, Del Pozzo Pietro, Pastore Antonio (componente PCI), Santoro Pietro, Nigro Giovanni, Leone Francesco, Nigro Luigi, Gionti Stanislao, Battaglia Nicola (componente PSI) nonché la Lista di coalizione democratica “Santo Patrono” con Pinto Alessandro, Ricciardi Vincenzo, Veccia Rocco, D’Andrea Carlo (poi sostituito da Fusco Marcantonio a seguito di riconteggio delle schede).
Feola Vincenzo fu Michelangelo fu eletto sindaco. Assessori effettivi furono nominati Leone Antonio, Del Pozzo Pietro, Battaglia Nicola e Nigro Luigi, assessori supplenti Cavallo Simone e Leone Francesco.

Il nuovo stato repubblicano era appena cominciato.
Erano anni difficili per chi intendeva partecipare alla vita pubblica, per cui errori e deficienze vanno inquadrati nel tempo in cui gli eventi si svolsero e giustificati dalle grandi difficoltà economiche ed organizzative”.
A raccontarli, nel 1990, su Top Guida Tuttosannicola, la prima guida generale del Comune di San Nicola la Strada, pubblicata dal periodico Il Ponte, fu Felice D’Andrea, il compianto due volte sindaco tra il 1972 ed il 1988, che quei fatti visse in prima persona, agli inizi della sua carriera politica.
La classe che si proponeva di dirigere la cosa pubblica -continua così la dettagliata narrazione- poteva contare solo sulle sue capacità intuitive e sullo spirito di iniziativa. La guerra era finita da poco: tutti, quindi, erano desiderosi di vivere e dimenticare gli orrori dell’immane disastro ed andare alla riscoperta dei, mai spenti, valori della vita pacifica.
Mi ricordo la passionalità ed il calore che Felice D’Andrea metteva in quelle parole scritte a mano su vecchi fogli protocollo a righe ingialliti, alcuni dei quali volle riempire proprio davanti a me, affinché fossi testimone in diretta delle sue ansie, quasi paure, nel calarsi di nuovo in un clima, quello del 1947, che lo aveva visto, appena ventenne, già impegnato nella storia politica della sua città.
San Nicola era un centro agricolo che contava poco meno di seimila abitanti. Qui, come in altre parti della nazione, si sentivano tutte le sollecitazioni del momento, con un immenso desiderio di partecipazione alla vita politica. La situazione sociale era difficile. Una vera classe dirigente mancava e la coscienza sociale e politica doveva formarsi. La realtà locale era disastrata: nessun cittadino disponeva di allacciamento idrico in casa; la condotta idrica pubblica serviva soltanto il primo tratto di 100/150 metri delle strade principali (Via S. Croce, Via De Gasperi, Via XX Settembre, Via Appia e Via Bronzetti) con un fontanino pubblico. Piazza Municipio e Piazza Parrocchia ed il primo tratto di Via De Gasperi, Via S. Croce e Via Appia erano sistemati a basolato. Il resto del paese era selciato; non esistevano le fognature e dei servizi igienici nelle abitazioni non si aveva neanche idea. Si doveva, dunque, partire da zero. In tale situazione era difficile parlare di piano di priorità, anche in considerazione delle scarsità dei mezzi di cui l’ente pubblico disponeva. Non si era in grado di corrispondere, a fine mese, i pur modesti emolumenti (8.000 lire) ai dodici dipendenti comunali dell’epoca: a chi aveva famiglia veniva fornito un buono acquisto per generi alimentari da spendere in un negozio locale”.

La storia amministrativa di San Nicola la Strada cominciò con il suono della “Tromba”.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
RIPRODUZIONE RISERVATA 

-nella foto: la sede del vecchio Municipio di San Nicola la Strada (foto di Pierino Fusco); stralcio di Top Guida, la prima guida generale di San Nicola la Strada edita nel 1990 dal periodico Il Ponte; Vincenzo Feola, primo sindaco; Nicola Battaglia, assessore della prima giunta comunale. 

STORIA DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI 
TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DI SAN NICOLA LA STRADA DALLA RICOSTITUZIONE DEL COMUNE AD OGGI
-Quadro sinottico di Nicola Ciaramella-