Lazzaroni e Lazzaretto

Neanche il Covid è riuscito a far svanire quell’immarcescibile pensiero fisso...

Il “valore” della politica è stato dimostrato ampiamente, nella sua totale essenza, in alta definizione e senza alcuna sbavatura, anche in questi tempi di pandemia: uno squallore incredibile, da qualsiasi lato lo si voglia riprendere, fotografare o filmare.

Il Covid ha trovato nella politica un terreno fertilissimo per crescere e rafforzarsi, riuscendo a cancellare in un sol colpo le ultime cose belle (tra speranze e sentimenti) che, nonostante tutto, ancora c’erano in questo mondo di irresponsabili.

Un disastro non solo sanitario.

Quella guerra contro un nemico invisibile, che avrebbe potuto gettare le basi per una rinascita dell’uomo nella consapevolezza dei suoi errori, si è rivelata una tragedia non solo per aver lasciato sul campo tanti innocenti, ma anche, e forse soprattutto, per aver ulteriormente allungato la distanza tra politica e gente, tra ricchi e poveri, tra prepotenti e giusti.

La politica, a tutti i livelli e di tutti i colori, si è rivelata molto più terrificante del Covid. Un urlo di angoscia, come quello dipinto da Munch, là dove sarebbero dovuti emergere condivisione, raziocinio, saggezza.

La politica è sempre più causa di tutti i mali del mondo.


Gli esempi sono tanti, ne siamo perplessi spettatori tutti i giorni.

Vediamone uno a noi molto vicino.

Mentre tanti poveri vecchietti incolpevoli morivano, in Lombardia come anche in provincia di Caserta, quei ...lazzaroni dell’amministrazione di Caserta hanno ammazzato il tempo continuando testardamente a pensare a quel mostro ancora più velenoso e maledetto chiamato biodigestore da impiantare a pochi centimetri da una delle più dense conurbazioni di Terra di Lavoro alias Terra dei Fuochi alias Terra dei Tumori.

Quell’immarcescibile pensiero fisso, iniziato con LoUttaro (i cui malefici effetti sono tutt'altro che svaniti) e che sta proseguendo con Ponteselice o Cava Mastellone o altri diabolici siti dove vivono migliaia di persone quasi tutte con famiglie già decimate dal cancro, non ha abbandonato neanche per un attimo la mente di quei lazzaroni, che spudoratamente continuano a sghignazzare, schiattando in corpo i cittadini che protestano, approfittando stavolta della mascherina anticorona per non essere visti in tutta la loro sfacciataggine e soprattutto per proteggersi da possibili massicce tempeste di droplets.

E’ da lazzaroni continuare a pensare che una conurbazione già ampiamente violentata nell’ambiente possa essere sede di nuovi insediamenti insalubri, che possono portare a nuovi “contagi”, stavolta non da sconosciuto COVID, ma da qualcosa di ben più noto e sperimentato come il CANCRO.

La domanda è la solita, soprattutto alla luce del rincaro per il mostruoso progetto deliberato dalla giunta municipale del capoluogo: perché quei lazzaroni di Caserta continuano a spingere così tanto per realizzare il biodigestore, nonostante dubbi, perplessità, proteste e dissensi provenienti da tanti comuni di un territorio a fortissimo rischio ambientale?

Al centro di ogni progetto che la storia ha partorito attraverso decenni, c’è, purtroppo, sempre San Nicola la Strada.

Da Lo Uttaro a Ponteselice e agli altri nefasti siti c’è sempre San Nicola la Strada giusto in mezzo al fuoco incrociato dei cecchini.

Non a caso, forse, come ricorda in un suo libro lo storico Franco Nigro, anticamente la località Ponteselice, al confine con Recale, si chiamava “’A via ‘a polveriera” (La via della polveriera, deposito di armi belliche della seconda guerra mondiale)...

E neanche a caso, sempre a San Nicola la Strada, c’è un’altra zona che anticamente venne chiamata “La Sapienza” (l’esatto opposto delle virtù di quei lazzaroni di Caserta) e prima ancora anche “Lazzaretto”, perché, racconta la storia, fu allestita ad ospedale da campo durante un’epidemia di peste con moltissimi morti...

E’ proprio vero, la storia non finisce mai... Ma oggi, fortunatamente, non c’è più la peste... Al suo posto è arrivato il tumore...

Finisce, invece, questo nostro ennesimo articolo sull’argomento con una comunicazione di servizio: ricordiamo, a chi voglia rinfrescarsi la mente, che il Corriere di San Nicola diretto da Nicola Ciaramella, giornale che non ha paura di nessuno perché non deve dire grazie a nessuno, ha svolto negli anni un continuo lavoro informativo e di sensibilizzazione sull’argomento riguardante i crimini ambientali commessi nel nostro territorio.

Non c’è nulla di nuovo da scrivere. Per combattere i nemici dell’ambiente contro il cui pensiero neanche il Covid è riuscito a fare qualcosa, non ci resta che invitare a cliccare questi link (e poi sui relativi sottolink). Per rendersi conto, insomma, di quanta arroganza, di quanta ingiustizia, di quanta malvagità è fatta la “politica”. La “politica”, di tutti i colori e a tutti i livelli, causa di tutti i mali di questo disastrato mondo.

-DOPO LO-UTTARO, ORA PONTESELICE
https://www.corrieredisannicola.it/ambiente/notizie/ambiente/dopo-lo-uttaro-ora-ponteselice

-LO UTTARO 2, IL RITORNO DI QUELL’IMMARCESCIBILE PENSIERO FISSO…https://www.corrieredisannicola.it/ambiente/notizie/ambiente/lo-uttaro-2-il-ritorno-di-quell-immarcescibile-pensiero-fisso

-DOSSIER LO UTTARO
https://www.corrieredisannicola.it/tutti-gli-articoli/notizie/news/news2/dossier-lo-uttaro



Nicola Ciaramella

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