FSSL ricomincia da dieci

Stasera, sabato 25 luglio, con “Anniversario di matrimonio” inizia la rassegna creata dalla Compagnia teatrale di Domenico Palmiero e Domenico Carozza per celebrare il primo decennio di attività.

Si tratta di un'idea molto intelligente, partorita durante il periodo di lockdown, consistente nel riproporre al pubblico il vecchio modo della Rai di registrare il teatro per la televisione.

Alla proiezione in anteprima assoluta, che si terrà presso il cortile dell'ex Casa Comunale di San Marco Evangelista, sarà presente l’autore Crescenzo Autieri.

 Quello di sabato 25 luglio sarà solo un eccezionale anticipo. I festeggiamenti veri e propri per il decimo anniversario di fondazione della compagnia teatrale FSSL, già “Fratello Sole e Sorella Luna”, inizieranno a settembre.

Ricomincio da dieci”: è questo il titolo, o slogan, se così lo si vuol chiamare, della serie di eventi programmati per questa importantissima ricorrenza.
Un nome che, innanzitutto, la dice tutta sullo spirito che anima e motiva il giovanissimo gruppo di San Marco Evangelista.

Non è difficile immaginarlo, ma ce lo spiega il regista Domenico Palmiero: «La denominazione del set di programmi evoca il titolo di un famoso film di Massimo Troisi, “Ricomincio da tre”, in una scena del quale egli dice: “Ma perché devo ricominciare da zero, se almeno tre cose mi sono riuscite nella vita? Perché devo perdere anche quelle?”. Noi ricominciamo dai nostri primi dieci anni di attività. E più che ricominciare è un proseguire».

Si parte con “Anniversario di matrimonio”, che inaugurerà quello che sarà propriamente un ciclo televisivo.

«Questo esperimento che ho voluto fare -ci dice Palmiero- evoca e ricorda molto da vicino quello che era il modo di registrare il teatro per la televisione degli anni sessanta. La Rai, in effetti, registrava il teatro per la televisione abolendo la natura teatrale, cioè il sipario, il boccascena, le quinte, le scenografie, insomma tutto quello che poteva ricordare il teatro. Si adattava tutto in uno studio televisivo, cercando di essere il più reale possibile. E’ quello il gioco che ho voluto fare: riprendere quel vecchio modo di registrare il teatro per la televisione. Naturalmente del teatro in quelle operazioni restava il fatto che lo spettacolo veniva ripreso di seguito, di continuo, senza stacchi, senza mai fermarsi, quindi come se si stesse facendo realmente lo spettacolo. E questo lo si avverte perché anche nella nostra registrazione di “Anniversario di matrimonio”: ci sono degli intoppi, si vede un’improvvisazione, si legge quella sbavatura , che è quel sapore adatto, quel sapore che io volevo che la registrazione ottenesse».

Ma come e perché è nata questa splendida idea?

«Tutto è nato dalle discussioni e scambi di pensiero durante la quarantena per il Covid. Ad ispirarci è stato il lockdown. Alcuni attori dicevano che era venuto il momento di rifare teatro per strada, ecc. Io credo che la televisione sia lo strumento adatto non per sostituire il teatro, ma per mettersi al servizio del teatro e quindi automaticamente riavvicinare la gente al teatro.
Io credo che se la Rai, se Mediaset, se piattaforme come Netflix adottassero questo sistema, queste nuove tecnologie, questo nuovo modo di fare cinema, effetti speciali, inquadrature particolari per un adattamento teatrale, il pubblico un po’ alla volta si può riaffezionare al teatro. Naturalmente, però, quando c’è un teatro che avvicini il pubblico alla storia che sta vedendo, senza allontanarlo troppo».

“Anniversario di matrimonio”, dunque, parte da questi presupposti.
Stasera, alle ore 21 (ingresso gratuito ad invito), presso il cortile dell'ex Casa Comunale di San Marco Evangelista, ci sarà una proiezione in anteprima assoluta.

L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale di San Marco Evangelista, nel rispetto di tutte le norme di distanziamento sociale sul Coronavirus previste dall'ultimo DPCM, oltre a celebrare una grande idea, avrà anche lo scopo di annunciare i primi dieci anni di attività della compagnia, i cui festeggiamenti partiranno ufficialmente da settembre/ottobre.

La regia teatrale è affidata, come sempre, a Domenico Palmiero e Domenico Carozza. La regia televisiva è di Felice D'Andrea. 
 

Nicola Ciaramella

©Corriere di San Nicola