“Pomeriggio d’autunno” di Maria Tartaglione

La poetessa sannicolese finalista del premio internazionale “Il Federiciano”


E’ certamente motivo di grande orgoglio che la cittadina sannicolese Maria Tartaglione (nativa di Marcianise) è risultata tra i finalisti della XII edizione de “Il Federiciano”, uno tra i più prestigiosi concorsi di poesia internazionale, la cui giuria è composta dal poeta editore Giuseppe Aletti (ideatore della manifestazione), Dato Magradze (il più grande poeta georgiano vivente, due volte candidato al premio Nobel) e Reddad Cherrati (della casa della poesia del Marocco).

Questi i versi della bellissima opera, che sarà inserita in una antologia insieme a tutte le altre poesie selezionate per la finale.

Pomeriggio d’autunno

Soffici nuvole coprono di bianco e di grigio l’azzurro del cielo

disegnando figure strane ma familiari

il sole timidamente si fa spazio tra esse

e riscalda pian piano i fil d’erba di un campo

mossi dal vento in onde regolari,

liberi di fluttuare non oppongono resistenza,

la magia e la vanità del movimento catturano l’attenzione di un passante

fermo a guardare lì per caso,

turbato dalla splendida visione

per un attimo la sua mente si allontana dagli affanni che l’opprimono

il suo corpo diventa sottile come una piuma

la fatica del viver svanisce

e spinto dal vento come fil d’erba ondeggia nello spazio leggero.

L’orologio segna le quattro del pomeriggio

e il ticchettio lo riporta alla realtà,

è in ritardo, deve correre per recuperare,

la frenesia del viver riappare e ricomincia la corsa!


Il paesaggio naturale -scrive Tartaglione sul suo canale youtube- diviene il luogo dell’interiorità, un mondo da esplorare con forme di conoscenza quasi irrazionali e visionarie, una proiezione dei propri sentimenti, ravvisando in esso il proprio modo d’essere. L’odierna società industrializzata che in qualche maniera allontana l’uomo dalla natura, innesca in esso un sentimento di nostalgia e di appartenenza, un bisogno di evasione e di leggerezza, un desiderio di riavere un rapporto armonico con la natura, inteso anche come un ritorno all’autenticità”.


©Corriere di San Nicola