“Torrenti di parole inondano la mia mente”

Angelo Domenico Manno recensisce la silloge poetica “Le mie stagioni” di Guido Giannini



Come Vivaldi nella sua composizione musicale “Le quattro stagioni”, con note allietanti, a volte incise e concise, passa dalla Primavera all’Autunno, e poi all’Inverno, così il nostro autore utilizza con brio le parole “Torrenti di parole inondano le menti ansiose di capire Il loro messaggio. Torrenti di parole inondano la mia mente.”

Guido Giannini nasce nella Capitale il 27 aprile 1943 dove tuttora risiede. Uomo abbastanza chiuso di carattere, scrive la sua prima poesia in tenerissima età. Poi ne scrive tante altre ma le tiene tutte nascoste, solo per sè. Solamente in tarda età, precisamente nel 2016, comincia a pubblicare ed a farsi conoscere al pubblico con le sue emozioni e capacità intellettive. Precedentemente collabora con l’associazione culturale AICAB TEA POETRY e il TEATRO DEGLI EROI CON varie sceneggiature. Ecco che l’autore comincia a formarsi nella panoramica dell’arte. La raccolta "LE MIE STAGIONI" ha il potere di sorprenderti e disorientarti immediatamente, già dal primo verso. Guido Giannini dimostra subito la propria capacità di coinvolgere, con parole e versi, il lettore e la lettrice con empatia e fascino. Empatia e Fascino, queste due parole sono le prime che mi vengono in mente nel commentare quest’opera così innovativa, forte e originale. L’impressione è che il poeta voglia dialogare con noi, non solo in senso artistico, ma anche in senso “sociale”, come se si fosse seduti davanti ad un caffè o su un comodo divano a disquisire della propria vita. Tutto ciò è reso sapientemente dal ritmo dei suoi componimenti, elemento forte di ogni singola poesia. Il ritmo detta i messaggi che, numerosi, si susseguono tra le pagine, il ritmo scandisce sentimenti di tutta una vita e colora le parole stesse. I contenuti sono tra i più disparati, sovente nascosti da figure retoriche ben utilizzate. Spesso si rivolge in prima persona al proprio interlocutore, immaginario o reale che sia; ciò rende ancora di più l’idea di confidenza, come se fosse un messaggio personale, un Diario. Le dinamiche sentimentali sono forti, molto presenti, il tema della morte, dell’abbandono, della vita che si spezza, che entra in una spirale oscura e buia, permeano tutto il libro, ma sono trattate con grazia, con gentilezza e rientrano in quel rapporto profondo che solo due persone che si vogliono bene sono riuscite ad instaurare. Rapporto che Guido riesce a creare con chiunque legga la sua arte. I componimenti sono per lo più brevi, veloci, come frasi pronunciate, ma hanno il potere di sprigionare sentimenti, emozioni e sensazioni, come un brano musicale, intenso e profondo. Leggere le Poesie di Guido Giannini, significa toccare la sua anima nel profondo.   

Angelo Domenico Manno

Pubblicato da ©Corriere di San Nicola