ADOTTA UNA BUCA

Viste le disastrate strade comunali, visto che l’amministrazione non potrà aggiustarle a causa ancora di quel maledettissimo dissesto finanziario che non si chiude, proponiamo all’amministrazione di estendere ad una nuova ulteriore destinazione il già esistente progetto “Adotta un’aiuola”.

 

Sono ormai numerosissime ed asfissianti le mail e i messaggi che ogni giorno, attraverso la "Posta dei Lettori" del Corriere di San Nicola, ci arrivano da parte di cittadini che segnalano e fotografano zone della rete stradale sannicolese in condizioni critiche e soprattutto pericolose per l’incolumità delle persone e delle macchine in cui esse viaggiano.
A decine ci chiedono di intervenire con nostri articoli sulle strade disastrate sannicolesi.
Vista la situazione, stiamo pensando di creare una apposita rubrica (probabilmente la denomineremo “La mappa del dissesto stradale”), nella quale pubblicare questo materiale che si fa sempre più cospicuo, corredandolo con foto che noi stessi andremo a scattare. Non perché non ci fidiamo dei lettori -spesso incazzatissimi (e qui vanno sicuramente giustificati) ma anche un po’ maleducati (e qui non condividiamo nella maniera più assoluta) nei confronti della cosa pubblica- ma perché riteniamo il problema tra i più impellenti ed improcrastinabili per una normale vita quotidiana dei residenti, soprattutto di quelli che pagano le tasse in virtù di doveri morali che gli vengono ricordati a fronte di una spaventosa inefficienza dei servizi. 

La nostra decisione, “sofferta e meditata” (un po’ come sono abituati a dire, a volte simpaticamente piangendo, i governanti quando fanno qualcosa), scaturisce anche dalla ingente mole di provvedimenti amministrativi, che leggiamo sul sito del Comune, riguardanti la costituzione in giudizio dell’ente in seguito a continui risarcimenti di danni richiesti da cittadini colpiti da disastri causati dallo stato indicibile del manto stradale, provvedimenti di scelta degli avvocati difensori dell’ente, esborsi di soldi dalle casse comunali rimpinguate dagli incolpevoli contribuenti.

Insomma, si può ben dire -sfidiamo chiunque ad affermare il contrario- che i cittadini di San Nicola la Strada si “autopagano” gli scassamenti delle loro macchine: più precisamente quei cittadini corretti contribuenti che continuano a pagare le tasse alle aliquote più elevate nonostante il dissesto finanziario del comune sia finito da due anni e il sindaco continui a tentennare sulla parola data in campagna elettorale.

I risarcimenti, comunque, continueranno ancora chissà per quanto tempo.
Di aggiustare le strade, infatti, nel senso di non metterci una toppa che poi va di nuovo subito via al primo passare di michelin e al secondo scrosciare di pioggia, non se ne parla proprio. 

Inutile illudersi. Perché anche se l'acqua c'è (come si vede nella foto), la papera continua a non galleggiare.
 
L’assessore ai lavori pubblici e finanze, infatti, rispondendo il 21 gennaio alle domande poste da una delle fonti più autorevoli che esistono a San Nicola la Strada, come il Comitato Cittadino Città Partecipata, lo ha detto chiaro e tondo che per quanto riguarda il completamento del risanamento della rete stradale, al momento l’amministrazione comunale non riesce a determinare l’effettivo ammontare delle risorse di bilancio da poter dedicare a tale obiettivo, perché non è ancora realizzata la chiusura finale del dissesto che ha interessato l’intera consiliatura 2015 – 2020 (cosa che, al 28 gennaio, solo una settimana dopo, sembra risolta, avendo la commissione straordinaria di liquidazione depositato il piano di estinzione delle passività...-ndr).
 
-...Ci sia, comunque, a questo punto, consentita una considerazione...

Insomma, il dissesto, ancora il dissesto, ancora questo maledetto dissesto!!!
Carissimo, ma che diavolo hai combinato (scherziamo, ovviamente, eh!, per fare una battuta e sorridere un po') che qui non si riesce proprio a chiudere 'sta faccenda, che stiamo tutti invecchiando e intanto l’ “alibi” diventa sempre più roccaforte di giustificazioni per l’amministrazione, dove, peraltro, ci sono ben quattro, assessore compreso, di quelli che nel 2014 volevano la tua testa e che oggi ti ritrovi accanto?

Stop. Torniamo all’articolo.

In sostanza, come l’assessore il 21 gennaio ha spiegato al Comitato e il Comitato ha riferito, “è stato concordato con una parte dei creditori di liquidare il debito del comune pagando solo una parte dell’importo dovuto (circa il 40 – 50%). Altri creditori, invece, non hanno accettato la transazione proposta e reclameranno per via legale l’intero importo del credito che, in sede di giudizio finale, il comune sarà costretto a rimborsare totalmente. Questa cifra, al momento non ancora calcolata ufficialmente dalla Commissione prefettizia Straordinaria di Liquidazione del dissesto (ma qui ripetiamo la nota precedente in merito al deposito del piano di estinzione delle passività depositato il 28 gennaio), dovrà essere messa a bilancio nei prossimi anni, togliendo risorse al bilancio comunale. Al momento, l’amministrazione sta “pressando” la commissione per avere il quadro finale della situazione, senza aver avuto risposte finora. 

Insomma, ripetiamo: i risarcimenti continueranno ancora chissà per quanto tempo e di aggiustare le strade (nel senso di non metterci una pezza con un po’ di catrame acquistato al supermercato) non se ne parla proprio. 

Parola d’ordine, che serve soprattutto per farci stare più sereni e rassegnati: inutile illudersi! 

Ed allora, ecco una nostra proposta: perché non estendere il già esistente progetto “Adotta un’aiuola” alle buche stradali?

Per chi non si ricorda o non sa cosa sia questo progetto, riportiamo questo passo di un nostro articolo del 5 marzo 2016:
«NASCE IL PROGETTO “ADOTTA UN’AIUOLA”. Lodevole originale iniziativa dell’amministrazione Marotta che tende a coinvolgere direttamente la cittadinanza nella gestione del verde pubblico. “Il nostro obiettivo è quello di stimolare e accrescere il senso di appartenenza. Va coinvolta, infatti, la cittadinanza nella gestione attiva dei beni comuni e nella loro valorizzazione. Anche a soggetti privati va affidata la realizzazione, l'allestimento e la manutenzione di aree a verde di proprietà comunale”. Con queste parole, scritte in un post su fb, il sindaco Vito Marotta ha annunciato l’approvazione in giunta comunale, su proposta dell’assessorato ai lavori pubblici, del progetto "Adotta un'aiuola", consistente nell'affidamento a soggetti privati ed enti associativi di spazi pubblici per la realizzazione, allestimento e manutenzione di aree a verde di proprietà comunale.».
Questo il link per chi volesse rileggere l’articolo per intero, in calce al quale è riportato il testo dell’accordo: https://www.corrieredisannicola.it/tutti-gli-articoli/notizie/ambiente/nasce-il-progetto-adotta-un-aiuola 

Non stiamo scherzando affatto! 

Nel caso del quale ci stiamo occupando adesso, si potrebbe denominarlo, vista la destinazione, “ADOTTA UNA BUCA”.
Insomma, prendendo spunto dal testo che regola l’esistente progetto promosso in pompa magna nel marzo del 2016 e varie volte rispolverato, si potrebbe, modificando qualcosina giusto per l’appunto, copiando ed incollando come nel palazzo si sa fare benissimo, scrivere così: «"Il nostro obiettivo è quello di stimolare e accrescere il senso di appartenenza. Va coinvolta, infatti, la cittadinanza nella gestione attiva dei disastri comuni e nella loro valorizzazione. Anche a soggetti privati va affidata la realizzazione, l'allestimento e la manutenzione di strade di proprietà comunale”».

Con queste parole, nella sostanza, si potrebbe annunciare l’approvazione in giunta comunale, su proposta dell’assessorato ai lavori pubblici, del progetto "ADOTTA UNA BUCA", consistente nell'affidamento a soggetti privati ed enti associativi di buche stradali comunali per la loro manutenzione.

L’iniziativa, come si preciserebbe nel corpo della delibera, partirebbe, modificando ad hoc il testo di "Adotta un'aiuola", dalle seguenti premesse:

-è intendimento di questa Amministrazione coinvolgere la cittadinanza nella gestione attiva delle buche delle strade e nella loro valorizzazione;
-la sensibilizzazione dei cittadini, singoli o associati, o delle imprese, dei circoli, delle associazioni, volta alla tutela e salvaguardia del territorio comunale passa attraverso processi di partecipazione e autogestione del patrimonio comunale;
-il recupero delle strade pubbliche, con finalità sociale, estetico-paesaggistica e ambientale, ne migliora l'efficienza avvalorando il concetto di bene comune;
-la manutenzione delle strade comunali può essere attuata anche attraverso la collaborazione di cittadini ed imprese.
Nella sostanza, l’Amministrazione intende provvedere a concedere in affidamento in favore di soggetti privati e/o pubblici le buche delle strade comunali, conservandone la destinazione prevista dagli strumenti urbanistici vigenti».

Cosa ne dite?

Intanto, noi cominceremmo la nostra nuova rubrica “La mappa del dissesto stradale” con la segnalazione di Via Galvani al confine con Recale.
Non perché e non foss'altro, manco a farlo apposta, si tratta di un eloquente doppio biglietto, da visita e da commiato, per chi entra in città e per chi ne esce, ma semplicemente perché ne avevamo già parlato tempo fa (https://www.corrieredisannicola.it/lavori-pubblici/notizie/lavori-pubblici/al-di-la-del-ponte-un-altro-mondo) e sinceramente pensavamo fosse risolto: si, pensavamo fosse risolto, perché, si sa, noi siamo sempre incurabili ottimisti...

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola