La sottovalutazione dei dati (che a San Nicola la Strada hanno contorni tutt’altro che rassicuranti) è il nemico più subdolo.
Attendere che altri decidano per noi è la peggior risposta che gli amministratori locali possano dare alla loro popolazione.
La guardia non deve abbassarla soprattutto chi governa: è fin troppo facile dire che la colpa è sempre e solo dei cittadini.

Guardando con attenzione i dati statistici che quotidianamente pubblica il Corriere di San Nicola attingendo le informazioni dalla Fonte Ufficiale Asl Caserta, ci sembra utile ribadire che, pur senza assolutamente lanciare allarmi (anche se moltissimi provengono continuamente dai cittadini attraverso i social), sarebbe estremamente importante attivare SUBITO qualche misura per contenere i contagi nel nostro comune.
Non foss’altro perché, rapportando il numero sia dei casi che dei morti alla superficie su cui vive la popolazione e riferendo l’indagine ai comuni con 20mila abitanti ed oltre, San Nicola la Strada è tra i centri della provincia più colpiti nella storia di questa epidemia.
Il Covid a San Nicola la Strada, insomma, per dirla terra terra, trova un "affollamento" superiore a tantissimi altri comuni della provincia.
Sono, questi, purtroppo, parametri di cui non tiene conto la regione (che usa altri metodi), ma che, invece, dovrebbero fortemente interessare gli amministratori.
La sottovalutazione del fenomeno, a nostro avviso, è il nemico più subdolo, il pericolo più grande.

Occorre PREVENIRE.
I dati lo suggeriscono e quasi lo impongono.
Dire che la situazione non richiede ancora ulteriori misure restrittive rispetto a quelle emanate dalla regione e dal governo non è la migliore risposta di chi, invece, avendone i poteri, potrebbe intervenire nel contesto locale senza perdere ulteriore tempo.
Basta una minidose di saggezza per capire che quando la regione decide di intervenire è perché le cose si sono già messe male.
Occorre, dunque, attraverso misure intelligenti ed adeguate di prevenzione, far sì che mai ci si possa arrivare.
In attesa di successive disposizioni degli organi di governo regionale, il metodo più saggio e responsabile, al di là di quello scientifico, comunque prioritario, su cui fondare le scelte di contenimento dei contagi, sarebbe quello di CALARSI nella realtà locale, “virtù” che più della scienza dovrebbero conoscere i governanti del luogo e che meglio della scienza potrebbe ANTICIPARE eventuali ulteriori problemi.
Tutti devono essere responsabili. Soprattutto gli amministratori, ai quali è demandato il compito di prendere le misure necessarie. Soprattutto nel rispetto dei cittadini corretti, che, fino a prova contraria, e sperando che ben lo si comprenda, sono i loro più validi alleati in questa durissima battaglia.

La responsabilità maggiore è in testa agli amministratori e a nessun altro.
Nessuno più di chi, a tutti i livelli, governa, studia, osserva e decide ha colpa dei disastri che succedono.
Tutto dipende, insomma, dalle loro decisioni, alle quali i cittadini hanno l’obbligo di uniformarsi.
A San Nicola la Strada, insomma, c’è poco da stare allegri e tranquilli. Tutto si deve fare tranne che sottovalutare il problema.
La guardia non devono abbassarla soprattutto gli amministratori, per evitare che riaccada ciò che accadde ad ottobre e novembre, quando tutti sapevano della seconda ondata e nessuno fece niente per arginarla.
La terza ondata, di cui tutti stanno parlando da diverso tempo, è la più tremenda.
Comprendano i responsabili della cosa pubblica che la saggezza è nella PREVENZIONE. 
Bisogna smetterla una volta per sempre di accusare sempre e solo i cittadini di condotta scorretta.
Condotta scorretta è anche attendere senza prendere decisioni. Questo, anzi, è il PEGGIOR INVITO che si possa porgere al Covid per permettergli di continuare ad entrare tranquillamente nella nostra città e diffondersi senza freni.

Ma noi, come sempre, siamo sicuri che ce la faremo. Anche stavolta. Nonostante tutto. Nonostante loro.  

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola

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